'l(_IYISTA 'POPOLARE DI J>OLITIC.A. LETTERE E SCIENZE SOCJALl ,._ Rileviamo in ultimo che il rapidisiimo e_ forte ~viluppo del commercio del Capo che si. fa_ m ~ass1cna parte coll'Inghilterra - nelle pr?por_z1omdel 18, 5 ~10 nelle importazioni dalla metropoli e m quelle mag~10ri del 96 4 010 nelle esp•rtazioni verso la metropoli - ci dà qualche lume sulla febbre . briga:1-tesca che ha invaso la Gran Brettagna verso 1 Boeri. '- ~~~~--/, _/_',J'-.../_' .I.. CONFLITTI NAZIONALI NELLAl\lO~~RCHIAAUSTR«;)-U1"GARICA (Continuazione e fi, e Vedi_Num. 5). , __ . Così il Reichstag sarebbe _auto~izzat~ a tratt~re ~olo d!!gl'interessi generali ~stern: ed rnterm e del r~ordrnamento economico e tnoutario dello Stato. A , h1 avverte che, per compire questa rivolu!ione ~olitico-amministrativà occorrerebbe un .:olpo d1stato rispondono che un colpo' di stato di Maria Teresa nel r.7-19 introd?sse il centralismo in Austria, un 'colpo ~i stato nel 67 attuò il dualismo; dunque un altro colpo di stato potrebbe benissimo stabilire· 11aùtonomia provinciale e decreta.re la riforma parlamentare. E l'argoment?. non fa una gnnz~. Quand'anche ncn valesse la pen~ 4 rndagare s.~ no? sta una brutta china qu-~ll~ de' colpi di sta_to,~ass!me I? u? impero _che ne h~. ~isn u?a lunga sene dt cosi. radicali, certo metterebbe conto d1 vedere se, con que_llo vagheggiato dagli Slavi, si· raggiungerebbe sul seno - ed 10 non lo credo - l'eff~tto di sottrarre il parl~mento alle influenze nazionali. Ma non di questo mi volev~ occupare bastandomi porre in sodo e~sere assur_do ~1 sperare in Austria una forma d'autonomia e un nordrname~to· provinciale che valga a concili~re le esigenze della gm-. stizia coll'attuabilità pratica. Di fronte _a questa conclusione così evidente, che valore può nmane;e alla parola autonomia e decentramento, salvo d un passaporto per la prevalenza slava, e di un pretest~ decente, per dare in. pasto alle bram?se. ca_nne de più fc_rti fra' ~opoli ~lavi t~tt'i~tera la Ci~len~ma? ~ep-. pure 11federalismo, m teoria, rnoppugnabile, rn_un impero come quello austriaco, riuscir;bbe_ a soppm~ere 1~ lotte nazionali ove non facesse de van compartimenti, fabbricati escl~sivameote su basi etnico-linguistiche, altrettanti stati, d'area e di popolazione disparatissimi, ~niti dal solo vincolo della politica estera e della trattaz1o~e de' soli interessi generalissimi, insomma una grande Svizzera con decentramento, senza confronto, più l_argo.( r) Ma allora non sarebbe più malagevole a~ attuars.1 ~ell~ stessa autonomia, perchè, oltre gli ostacoli medesimi, s avrebbe uno stato compatto tedesco, eh~ potrebbe. esser tentato di esercitare una vera egemoma? _Se poi. per fede~ ralismo s'avesse a intendere la formazione d1 4 grossi stati federali, la Germania-austriaca, la Boemia,. la. Polonia, l'Iugo-slavia, come ~.i f~tti .e~ig~mo.1~nazI?nI slave dominanti nell'impero, 11ngmsttz1a m_dmtto e m fatto non potrebb'essere più patente, perchè s1 trascurer~bbero interamente gl'Italiani e i Rumeni, s'offende~ebb_ero In _Boemia i Tedeschi si scontenterebbero le mmon genti sia- , , . . . ve, che sarebbero più oppresse d oggi, senz~ rm.sc1reper nulla a impedire i conflitti etnici, che nfionrebbero, sotto questa o qutlla forma, nel . Reich.stag, .co~un~~e costituito, e incomparabilmente più fien degh od1erm m 3 degli stati da erigersi. . Sarebbe invero possibile porre d'a.ccordo e ~ar convivere pacifkamente Tedeschi e Cechi e. Morav~ e Slovachi nel regno di Boemia e in quello d1 ~oloma Polacchi e Ruteni e Rumeni? Ci sarebbe la più lontana speranza di sottrarre gl'Italiani alle violenze e alla b~utale oppressione degli Slavi meridionali nella Iugo-slav1a austriaca ? Che taumaturgo .riuscirebbe nella, politica estera, nell~ quale Cechi e rolacchi si !rovan_o a~li an~ipodi, ad accordare Tedeschi e Polacchi cogh altn Sl;tvJ e so- (1) La Svizzera, é, ormai, andata perdendo l'indi_pe~d_en7:a eantonale militare, la doganale e infine a!1ch_e q~ella grnd1z1ar1a se giuriclic~, sicché, si può dire, tenda all umficaz1on.e. prattutto co' Cechi,. mentre. pure i due re~ni d~lla Ger:- mania austriaca e di Poloma potrebbero b1lanc1are, anzt superare gli altri, perchè con~or~i: ml_l~ faccende della politica estera? Per quanto a~b1a pm e pm volte accennato, alla divergenza fondamentale su questo punto tra Polacchi e Cechi, non stimo supe1fluo portarne due recentissime prove lampanti. Si confrontino le idee cheil polacco Luigi Gumplowicz, un sociologo e filosofo, della politica, addirittura ge~iale, esprime _su . l' offici? della monarchia austro--unganca, che per lm, s1 può d1-.. Tè ha solo ragione d'essere in quanto serva ad antemu-- ro' alla Russia e coopereri alla ricostituzione deU'an, tico regno di _Polonia, che insieme e.on la Germani_a, col-- l'impero austriaco e 11 regno. ung~nco, far:à. da ,d1~a- al panslavismo russo,. grande mmacc1a alla civiltà occ1d,entale con ciò che 11 ceco Karel Kramarsch, deputato au-- tor,::'volissitl).oal Reichstag austriaco e alla Dieta .poema dice della politica estera dell'impero, che dovrebbe definitivamente rinunziare (anzi, secondo lui. ha. già rin-un-.. ziato) a' suoi so_gni di prepo~deranza ?ell~ pemsola bai• èanica sostenendo che Austria e Russia s1 hanno ad al-. . leare contro l'influenza germanica nella B,dcania. ~ in Costantinopoli ( r), e poi si vegga si può immaginarsi un contrasto più irrimediabile di que~to. Una volta. p_ertanto che le oppressioni e le l~!te nazi_on_a_lidove.-;~eropmtt?,st?' ·crescere che scemare, gl 1mparz1ah non capirebber'O pm il perchè del tanto decantato ca.nbiamento, o capirebbero troppo bene che sarebbe diretto, soltanto . a permettere alle nazioni slave, mi si passi la frase, di prim'ordine, di dominar<! e sopraffare. Nè co~ queste mie os~erva~io, ni ho avuto altro di mira che d1 mostr.He agh app:tssionati slavofili .che gli Slavi non sono d~vvero_ Lcampioni del diritto e della giusti~ia ~eorica,. com'essi, a parole si proclamano, ma sono Il pnmo a riconoscere che, ope;ando secondo gl' impulsi etnici, non possono nè pensare né operare altrimenti da quello che fanno. Parlando delle propensioni slave all' autonomia e ad: dirittura al federalismo non ho per anco accennato a1 gravissimi ostacoli che ad un qualsiasi mutamento di tal fatta opporrebbe ~empre tutto. il__ popolo magiarico che, come s' è visto, h~ p1:re 11d1m~o,_ almeno secondo lo spirito della cost1tuz1one dua1Ist1ca ~ell~ monarchia di metter bocca nelle faccende della C1sle1-- tania che '10 _riguardano co~ì da vicino. E, di grazia,. qual cosa interna dell'impero vi _può essere che debba interessare di più il popolo dommante ~el regno ;1n~arico di queste tendenze ? Orbene la nazione magianca,. scarso contingente di genti finniche, perduto fra la foll~ delle stirpi indo-germa~iche, minaccia~o da tutte l_eparti dagli Slavi sentendo d esser troppo piccola ed isolata,, per poter far fronte da sé sol~ a' ri~ali, acctt~a il, dominio della casa d'Austria, che gh offre 11vantaggio duna lunga e gloriosa tradizione dinastica soltanto com~ u~a ~e-- cessità. Allorchè però si fqsse tramutata la C1sle1tama, in uno stato affatto slavo, i Magiari non tarderebbero~ staccarsene (dal '48 in poi non si può dire si! scarso 1! partito separatista ungherese) cerca~d? d'opporsi,. aci. og?1 costo e con ogni mt zzo, alla pohuca della C1_slei~ama. che, per ineluttabilità di co~e, dovreb?e atte~g1~rs1 ~d aperta protettrice degli Slavi ungheresi e qmnd1 sarebbe una grave e assidua, minaccia all'esistenz_a della corona di S. Stefano, cosi come è adesso or<Jmata. Inoltre perchè si potessero compiere. t'-:tte le mo~ificazio~i interne, pretefe dagli Slavi austriaci, senza s:1sc1tar_seene complicazioni esteriori, bisognerebbe che gh Stati c?n, termini se ne disinteressassero del tutto: cosa semplicemente assurda, come i fatti dimostrano. . (i) Alludo al libro (3?ciologic ct_politiquc di L. Gumplo,':icz, edito del 1898 iu Par1g1 co~ appunti e note fatte apposta, 1.1elalu, no medesimo, per la traduz10ne francese, qua e la,. e mas~1me n~l §. 43 - « .La politique• de l'Allemaµ-ue et -~ut~lche v1s--a-y1s dse Polonais et cles Slaves » p. 241 a 24!) e ali articolo del. d_ott. Karel Kramarsch (Reouc cl<P! aris, 7 febbraio 1899)._ beniss!mo riassunto nella Mincroa del prot. Garlanda nel numero _del 10 feb. 1899 -. Un confronto particolareggiato s~rebbe _molt.o proficuo, perché, in sostanza, ~auto_ l' uuo guant?• l altro 11?ter, pretano. fedelmente le _idee naz1ouah della rispettiva loro patria. l r.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==