klVISTA POPOLARE 'DI POLITICA LE1'1r.:J<..t.E SCIENZE SOCJALJ - Io era ubbriaco e cantavo. Del re~to, perchè egli mi ha stuzzicato? Io nulla gli dicevo ! E forse proibito ai poveri di cantare adesso? Ciò che mi fa arrabbiare è il pensiero della mia donna e dei marmocchi, che non sanno ciò che mi è successo, di sicuro, e che devono credermi morto ! Senza di ciò, mio Dio! dormir là o altrove!... - Voi sembrate ammalato e tossite I gli dissi io. - Se· sono ammalato? ... Per bacco!.. .. Come vorreste che io non fossi ammalato ? Bisognerebbe che voi vedeste il nostro alloggio!... Dove noi viviamo l'atmo: sfera è talmente viziata che, ogni mattina, quando ml sveglio, avtndo malamente dormito, ho sempre la sen-, sazione di una piccola asfissia. Non è che nella stra~a, andando al mio lavoro, dopò aver preso dne o tre b1cchiuini che, a poco a poco, i miei polmoni arrivano ~ sbarazzarsi dei veleni assorbiti durante la notte •.. E voi pensate se posso andare allegramente al lavoro, colla fronte stretta, la gola fischiante, lo stomaco indisposto, le gambe deb_oli !... E c?me vole~~ voi che i. figli. non siano del pan ammalati? E la mta donna, 10 mt domando, dove trova la forza di resistere a questo lento e continuo avvelenamento? In quanto a me, la cosa va perchè di tanto in tanto mi ubriaco e che l'ubriacarmi mi pulisce la carcassa ... Ma la !nia donna ...: Ma _i piccini !.. . Essi spesso non hanno d1 che mangiare! E vero che se io bevessi meno, essi potrebbero mangiare di più... Ma se non bevessi da un pezzo sarei morto .•.. Allora, che fare? ... Ciò è. senza rimedio lo vedete; e ciò è abbominevole ! Se si avesse dell'aria almeno ... Nelle case, o piuttosto nelle tane dove ci si forza ad abitare, non ce n' è. Dove prenderne? La porta si apre in un corridoio o sopra un pianerottolo impregnato dei pessimi odori delle latrine e dei piombi.. .. La finestra dà in un cortile prof~n~o, umido e nero come un pozzo, dove svolazzano nell aria, già irrespirabile delle grandi città, tutti i germi mortali, dove si agitano vorticosamente tutti i germi bacillari che possono produrre le scopature stagnanti di cent? cinquanta famiglia accatastate in celle oscure .... Preferisco non aprire e respirare i fluidi emanati dalle nostre immondizie, i nostri veleni! .. Per bacco! Non è giusto? ... E allora? ... Allora !.... Nulla.: .. E l . . . ';> e petIZlOnl .... Evvia ! - E la rivolta? ... - Ne ho mangiato... Si sono fatte d~lle rivoluzioni gridando : cc Del pane !..•, d~I pane!..; ». St potrebbe farne una gridando: « Dell ana !... del! aria !... » Ma c~me le rivoluzioni sinora non ci hanno dato una magg10re quantità di aria p~ra !... Preferisco ubbriacarmi, quando posso! ... - Nessuno si occupa di voi? - Ci sono delle persone che s'interessano ... ma non vogliono ascoltarle... Non si asc_olta se non col~ro ~he fanno le leggi.. E tutte le leggi_ sono contro dt noi .... si capisce!. .. All'.uomo - per vivere• solamente - occorrono cento metri di aria pura, per ventiquattro ore ... meno di questo si ha l'asfissia ... Ora I~, no~tre abitazioni non hanno in media che una capacita d1 trenta metri.. .. E in questi trenta metri son? ammucchiati 1~ fa. miglia, il cane, il_ gat_to, gli ~ccelh_ - perc?è abbiamo bisogno degli animali che c1 amrno. Aggmngete che spesso questi trenta metri ;100 formano che 1:n solo ambiente, ad un tempo cucrna e stanza a dormire, che · il camino o il focolare ribelle, la lampada che fuma, · prendono l'ossigeno utile_e ri~ettan~o il gas pericoloso ... Aggiungete che ad ~gni sch~uders1 del_la porta, entra . l'aria che è passata dt stanza 1n stanza, rn tutta la casa ... · dell'aria che ha circolato negli alveoli di un tubercoloso · in alto· di un tossicoloso in basso; che è passata sulla . difterit;, sulla febbre tifoide, sulla scarlattina. Conclusi?- . ne:· malattia e miseria e finalmente morte ... Amo meglio ubbriacarmi. Fu preso da un accesso di tosse, che gli lacerò il petto .. Dopo di che : ... , - E voi... egli mi disse... voi siete un figlio di borghese ... eppure non mi sembrate più felice di me! Risposi gravemente: Oh l Io... dopo che ho visto tanta miseria, comprendo che non sarò più felice .... Ed un immensa dispera,done entrò in me. OTTAVIO. MIRBEAU. Laquestimoneeridionale .( 1 ) (Risposte all'inchiesta del Pensiero Contemporaneo) La qmstlone delle razze è antica ed ha sollevato in questo secolo discussioni ardenti ed interessanti. Sin da quando visitai 1~ Re~ubblica Argentina e l'~rag~ar (ne~ 187 I) non esitai un istante, constatando . l 1nfenontà d1 quelle repubblic~e ispano•~meri~ane _d_ifronte alla repu?- blica nord-americana degli Stati Uniti - non ancora In quell'anno deturpata dalla corruzione e dall'imperialismo: due brutture, che hanno la loro espressione letteraria ml cosidetto giornalismogiallo -, a ritenere che nè la razza, nè il clima erano l_ecause determina_nti dell_eco1;1dizioni non liete in cui s1 trova vano le pnme; e 11 mio pensiero formulli nella Rivista partenopea, che per poco tempo pubblicossi in Napoli. . . . Oggi guar?ando. alla galoppante d~generaztone d1 cui si scorgono 1 segni nella grande Unione del Nord-America potrei, compiacendomene, addurre come prova della giustezza del mio convincimento di una volta, questa stessa avanzata degenerazione di cui, invece 1 mi rammarico come uomo e come repubblicano. Gli studi modesti, ma sinceri sempre e ·senza precon• cetti, che ho contmuato per oltre ventotto anni nel campo dell'etnologia e dell'antropologia, della storia e della geografia, della statistica e del!a sociolo_gia., J:?Ì hanno se::mpre più rifermato nelle antiche convrnz1on1. * * • Non entro a discutere sul significato della parola razza; nè dirò se oggi di razze si possa scrivere come ne scrivono molti discepoli dell'illustre professore Lombroso. Di queste quistioni a lungo mi occupai nel 2° ~olume della SociologiaCri1;1-i~ale ed. ora ~i basta avvertire eh~ il concetto, per cosi dire, stonco dt ra~za, quale lo esposi in quel libro, è stato accettato e precisato da quel valoroso e coscienzioso statistico, ch'è il dottor Bosco nel suo pregiatissimo studio : L'omicidio negli Stati Uniti. Ammessa la teoria darviniana si comprende che non si può accettare come qualche cosa di fisso e d'imm1;1tabile il concetto di razza. Si potrebbe ammetterlo In tale senso col neo-darvinismo dì Weissmann ; ma questo non regge ai colpi della critica - e vi~orosi gliene assestò proprio il Lombroso ?el. Forum di New-York -· ed il suo stesso autore comrnc1a ad abbandonarlo. Tutto questo riguarda il punto_ di vi~ta ge~eral~ e te?rico; ma . H dibattito attualmente m Itaha è più c1rcoscntto, sebbene abbia maggiore importanza pratica e si riduca ad un problema di più facile soluzione. Il problema e questo: c'è differenza nel grado di .c?ltura tra l'Italia settentrionale da un lato e la mend10nale ed insulare dall'altro? e se c'è, deriva essa da una differenza tra le razze, che abitano le due grandi divisioni dello Stato ? Il resto è secondario . A mio avviso non può cader dubbio sulla presente (i) Sulla questione ,neridionale una rivi~ta d_iCatanzar_o - Il Pensiero contemporaneo - ha aperto u1;1mclue~ta. Credram_o utile pubblicare integralmente ci6 che ha risposto 11 nostro direttore·. · ·· (N. d. R.)
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