'R..lVISTA 'POPOLAREDI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCJALl 115 capo chino, l'occhio vuoto e la gola arida, per la strada, la quale non fa sperare nè sosta, nè oinb;a ? Il carro dell'ambulanza si ferma di tratto in tratto per raccogliere i caduti. Alla prima nota della fanfara uo fremito corre per le file. La musica si lev1 per l'aria, dapprima stanca, poi, man mano più allegra, più viva. . Uomini e bestie rialzano la testa, ed il reggimento procede più svelto. M1 il sol;: bru;ia semp·e, e la via è sempre, sì, lunga, senza alberi. Il cuore però torni allegro, l'.;.nima acquista fiducia, l'arsura diminuisce, la speranza torna. Si arriverà pure in quartiere I Nello stesso carro dell'ambulanza, pieno di sold:iti colpiti da iosolaz:ooe, la musica porta un soffio di speranza buona, e sulle labbra del moribondo, strette dalla disperazione, spunta un sorriso pallido..... Il reggimento corre veloce alla méta. * * * Or bene è necess3rio dirti, che la breve commediola cc Frau Sonne JJ risponde perfettamen :e alle idee, che sull'arte i0 professo, compie meravigliosamente, la funzione, che all'arte io 2ssegno ? Ecco, dunque, perchè io l'ho tradotta con piacere - ecco perchè nessun capocomico italiano ha osato eJ oserà metterla in is en;i, quando ed in Americ;i, ed in Inghilterra la Signora Sole viene accaparrata dagli impresari - ecco perchè il pubbli.o nostro la fischierà se un ardit0 nostro attore avesse la melanconica idea di farla rappresentare. · M.1, sopratutto, sorellina mia, ecc0 perchè a te, a te sola, io l'ho dedicata. N.,apoli, Setlembre del 99. GIUSEPPE PARATORE. Sperimentalismo Sociale La cooperaziori~ nella Svizzera. Un avvenimento importante per la Svizzera fu la riunione dt:l primo congresso coopLrativo avvenuta ad 01ten il 19 Febbraio '99 per fonl'are ddìnitiva:nente l'Uuione cooperativa svizzera. D1 un certo tempo in quà le socie1à cooperative hanno preso in }svizzera un grande sviluppo; ntl 1898 ce n'era·no 230 con 84,500 soci. Il numero dei cooperacori e ·il valore delle loro compre si accrescono rapidamente da un anno all'altro. La cooperativa di Basil-:a - la più importante - nel 1896 vendette per L. 7,219,156; nel 1897 per L. 8,440,521 con un guadagno di L. 85 r,576. Ciò permise di dare un dividendo del ro o;o proporzicnale alle compre. E così delle altre. Per f~cilitare gli acquisti all'ingrosso le principali società hanno fondato nel 189', una Unione svizzera delle Socie1à di Consumo, che ha uno scopo puramente com• merciaie. Essa mantiene un uffido centrale a Basilea, incaricato di comprare all'ingrosso e di rivendere a prc1zo di costo alle società affiliate. Accanto alle cooperative di consumo che prevalgono nelle città, si sono fondati, specialmente nella Svizzera tedesca orientale, dei Sindacati agricoli, collo scopo di facilitare agli agricoltori la compra delle derrate, concimi, strumenti ecc. di cui hanno bisogno. La Federazio• oc dei Sindacati agricoli della Svizzera orientale ha il suo centro nel cantone di Zurigo e nel 1898 contava 119 sindacati coa un totale di 82 ro membri. <.luesto movimento cooperativo ha provocato una reaz'one tra i piccoli commercianti e in generale tra gli intermediari tra produttori e consumatori, ,he la cooperazio:1e vuole eliminare. In alcuni cantoni questi interessati sono riusciti a far pagare alle cooperative delle imposte pesanti. Per resistere a questi attacchi le cooperative e i sindacati agricoli stabilirono di aggrupparsi. Una prima riunione ebbe luogo il 20 Marzo 1898; si elaboraroqo gli Statuti della Unione, che furono approvati in febbraio '99. All'Assemblea, presieduta da Schaer di Basilea, presero parte 3 5 3 rappresentanti di 200 società con 88,ooo membri. Nel discorso di apertura Schaer disse che la società mirava al bene dei piccoli e dei deboli ; non aveva colore politico; non voleva privilegi o protezione dallo Stato; non voleva che conciliare lavoro e capitale sul terreno della cooperazione. Si votò una energica protesta contro le tendenze fiscali di molti governi cantonali. Fu fondata l'Unione cooperativa e ne fu stabilita la sede centrale in Zurigo. RIVISTADELLERIVISTE Noi: Il Congressonazionaledel Partitorepubblicaniotaliano. Le discussioni sul programma del Partilo dei precedenti Congressi non fecero minimamente r.apolino nelle lunghe e pure animatissime sedute di quest'allnO a Lugano. Ciò significa che i repubblicani italiani sono 01·mai uscili dalla fase acc.ademica e « sentono che sarebbe superccfluo discutel'e di ciò che tatti vogliono del pari garan- « lito, la libertà presidiata dalla conquista della sovra- « nità popolare; e intorno al com.e e ai modi migliori (< l'esplicazione e l'esercizio (sebbene ai più non manchino « idee precise e stabilite) sentono che ci sarà tempo a « discuterne, quando la libertà di discuterne sarà piena- « mente conquistata». Pd i·iol'dinamento grnridico del nostro paese, e, sopl'attuLto, per- la conquisla della libertà, sarà prezioso e necessario il concorso del partito socialista, perché l'alleanza della vigilia non sarà meno imperiosamente necessaria all'indomani quando, a deviare, confondere e adulterare la volontà del popolo si tl'over«nno coalizzati i repubblicani conservatori del domani, i callolici non più astensionisti e la Lurba senza nome che si volta col vento del su.:!cesso, e che non portando in sé alcuna idealità pesa sopra ogni istituzione ,~all'opaco ingombro dei p1·opri pregiudizi e dei propri interessi. - ll Congresso si tenne fuori di Lugano tra Caprino e Campione, sulla. riva opposta del l 1go. Le discussioni amplissime ebbe!'o per r·esultato che si ottenne quasi l'ananùnità - fatto .veramente nuovo e significativo - sia sull'ordine del giorno relativo alla situazione e all'obbligo della resistenza come rei trasferimento del Co:nitatato Cenlrale a Roma,. i elle vuol dire che molti malinte:;;i furono dissipali, alcuni preconcetti sfatati, più di una antipatia e diffidenza sconfitta. Il fatto i111po1·tante è l'ingresso del Mezzogiorno nell'orbita del Partilo. Inoltre per la prima volta sono intervenute di persona clieci deputati e altri otto avevano mandato la loro adesione. L'on. Del Balzo, ch'era tra i presenti, in merito all'iscrizione al Partilo ebbe notevolissime parole affermando la sua fede repubblicana, riconoscendo giu-;to e logico che il deputato repubblicano confermasse :'azione sua ai sentimenti e all'indirizzo collettivo. « Fo1·sc - soggiunse - io così parlando e agendo, per- « derò il <:ollegio, ma non impor·ta pe1·ché potl'ò sempre « lavol'are, anche tuori del Padarnonto, per le nostre « idee ». Pel Mezzogiorno si riconobbe necessaria una pl'opaga11da attiva ed un lavoro che per l'addietro era mancato, e perciò si delibet·ava di stabilit·e dei segretarialt a Napoli e Palermo. Caldeggiatori del trasferimento del Centro a Roma furono i milanesi perché era opportuno che la calunnia dei ,noclerati inJ.orno al preteso separatismo o egoismo dello Stato di Milano venisse sfatata. (Educazione Politica. 15 settembt'e). Andrea Torre: Le due Francie. La sentenza di Rennes è stata un nuovo delitto; tale l'ha giudicata tuLlo il mondo civile. Questo fatto e parecchi altri che aLtomo gli si aggruppano sono l'indizi della fine della Francia~ Forse. La situazione al di là delle Alpi é gravissima, perché il conflitto è immanente Lra la democrazia e il militarismo. La democrazia é solo nella f'ot·ma; la sostanza delle istituzioni francesi non è democratica, precisamente pet·ché vi è potente il militarismo. che ha dietro di sé molte fol'ze reazionarie: tutta la Francia è dominala dal vecchio spirito centralizzatore. Perciò, in realtà, c'è una monarchia senza Re, com'è stata definita l'attuale n.ruh~
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