Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 5 - 15 settembre 1899

RIYISI.& POPOLARE DI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOClALl Periodi. 1872-76 1892-96 Omicidi. 60 79 Stupri sufanciulli. Furti e abusi di fiducia 59 64 73 84 Questo aumento è presso a poco proporzionale a quello delle persone, che sapevano leggere e scrivere, giudicandone almeno dal numero dei coscritti, io tali condizioni, che erano 1'8o 0r 0 nel 1874 e il 91 °{o nel 1894. Il progresso dell'istruzione è stato accompagnato da una diminuzione dei crimini cupidi e voluttuosi, stupri, furti e abusi di fiducia; risultato, che può essere spit'gato s 'prattutto colla correz·onalizzazione. Ma d'altra parte, contro ogni aspettativa esso coincide con un reale aumento nel numero dei crimini di sangue. La partecipazione delle persone completamente analfabete, in senso assoluto, ha decresciuto rapidamente: in numero proporzionale esso è diminuito di metà - d:1 36 a 18 °10 ; in numeri :issoluti da 812 a. 461. Però la diminuzione ddl'anallabetismo è stata assai più rapida nell'ins eme della popolaziont'. Nella classe del 1874 sopra 283.768 giovani sottoposti a leva, p ,620 non sapevano leggere e scrivere (cioè il 18 0 1°); mentre nella classe del 1894 sopra 337,109 ccscritti solo 18.659 (cioè il 5,53 °1 0 ) erano sforniti di questo grado elementare d'istruzione. Si vede, che la loro proporzione è diminuita più che di due terzi, mentre tra gli omicidi è diminuita un poco meno della metà. Que5ti risulta.ti vengono meglio confermati, guardacdo all'istruzione superiore dei coscritti e dei criminali. Nt:lla classe del 1874 si contavano 1964 giovani che avevano il grado accademico di baccelliere io lettere o 'iCÌet:?ze (0,69 °1 0 ); in quella del 1894 essi erano 6392 (cioè 1,89 °y 0 ). La loro proporzione numerica nel trentennio si era quasi triplicata; invece quella dei furti, d'abusi di confidenza e e,micidi imputati a pnsooe istruite, neppure si raddoppiava, e diminuiva anche quella delle incriminazioni relative agli attentati contro il pudore. Questo risultato ravvicinato al precedente, di cui è la controprova. stabilisce l'mfluenn moralizzatrice dell'istruzione. Vediamo adesso se l'indulgenza del g,ury si Jasci influenzare dal grado di cultura intellettuale degli accusati, e in quale sensC'. Nel 1896 sopra 546 accusati completamenti! analfabeti, il giury ne assolse 158 (29 •r 0 ). Sopra 2870 accusati che sapevano leggere e scrivere, 929 (32 °10 ); sopra 134 accus ,ti che avenno ricevuto un grado d'istruzione superiore, 59 (44 °1 0 ). Sopra 546 analfabeti, 188 sono stati condannati a pene afflittive e infamanti ( 34 °1 0 ); sopra 2870 che sanno leggere e scrivere, 883 (30 °(.); e sopra 134 con istruzione superiore, (27,20 °1 0 ). I tre gruppi di accusati non sono trattati con eguaglianza quasi completa che in ciò che concerne le condanne a pene correzionali. Q_,,esti risultati non sono particolari all'anno I 896; essi si riproducono tutti gli anni con alcune varianti senza importanza. Da tutto ciò che si può dedurre che l'indulgenza del giury è proporzionale all'istruzione degli accusati. L'inverso si comprenderebbe meglio; ma, come disse Ponsard : La co11ditionoù les hommes sont 11és; Les a, plus d'une fois, absous ou candanmés 11. Sin gui lo scrittore della pregevole rivista di Lione, nel quale noi saremmo inclinati a riconoscere, G. Tarde, l'illustre direttore della Statistica giudiziaria francese. Ai fatti esposti nel breve articolo, noi. però, sentiamo il dovere di aggiungere qualche considerazione, che meglio sottolinea l'influenza benefica dell'istruzione. Devesi rilevare anzitutto che il numero dei delinquenti che sanno leggere e scrivere è già sensibilmente inferiore a qut:llo dei coscritti. Ciò che depone in favore della buona influenza della istruzione specialmente per gli omicidi e per gli stupri. È minore la distanza pel furto: 84 e 9 I. Si sapeva già che l' istruzione mitiga i reati contro le persone e no::1quelli contro la proprietà; nei quali muta la forma, i mezzi, sostituendo l'astuzia più raffinata alla violenza, alla brutalità. D'altra parte gli elementi, che si vengono a comparare non sono del tutto comparabili per uno degli elementi importanti: l'età. Infatti i coscritti sono al disopra dei venti anni; i delinquenti sono presi complessivamente in ogni età: al disopra e al disotto dei venti anni. Ora dati i maggiori progressi dell'istruzione elementare negli ultimi tempi e sotto la repubblica è evidente che l'aumento reale del numero di colore-, che sanno leggere e scrivere per ogni età, - come pei delinquenti - è superiore a quello che viene dato dai ,coscritti. Perciò il progresso generale nell'analfabetismo risulta maggiore di quello osservato tra i delinquenti. Di più: è noto che in Francia i maggiori guasti morali si osservano nei minorenni ; non può dirsi quindi, che le difforenze siano di poca entità. Il paragone fatto tra coscritti e delinquenti in quanto al progresso tra gli uni e gli altri sarc:bbe ben posto solamente nel caso m cui nel computo dei delinquenti si mettessero solamente coloro, che hanno sorpassato il 20° anno, come si fa pei coscritti. In ultime, vogliamo dire una parola sulla benevolenza che il giury francese palesa in favore degli alfabeti e delle persone con coltura superiore, sia col numero delle assoluzioni, sia colla qualità della pena. A prima vista si dovrebbe concludere che la preferenza sarebbe determinata da sentimento di classe. Questo non è da escludersi interamente, ma non si deve dimenticare che le persone con una cena cultura si sanno è si fanno difendere meglio, e meglio anche organizzano i loro reati. Il sentimento di classe forse interviene più vivamLnte nell'assegnazione della pena; e questa costituisce una vera ingiustizia, che va ad aggiungersi alle tante altre. N. C. Glionesti [indizideirepnb~licani in«1esi Dalla Peti/e repubb!ique riportammo la nobile e cora ggiosa lettera di Hyndmann sulla controversia tra l'Inghilterra e il Transvaal. Ci piace ora far conoscere come la pensano sullo stesso argomento i r~pubblicani ingle1;i. Il loro organo più diffuso - Il Reynolds'sNewspapcr (N. 2557). - la politica seguita nell'Africa meridionale da Chamberlain la chiama politica omicida e fangosa. A que~ta politica di sangue, tgli scrive, il ministro delle colonie si è d.1to appena ha avuto le mani libere colla chiusura del Parlamento. Deplora il sileoz•o delle Chiese, che non si levano contro l'ipocrisia e la scelleraggine del governo inglese, e rimpiange la mancanza d1 Gladstone, che produce nel partito liberale una crisi come mai &'era vista l'uguale. e, Noi denunciamo, continua il giornale del popolo, la v:olenza contro il Transvaal come uno dei più odiosi delitti commessi dal governo inglese nella lunga carriera di soo)iazionc contro i popoli deboli; ed ogni inglese che non protesta contro questa politica da ladri e da assassini, dev'essere considerato come complice e responsabile di ciò che si opera dagli uomini di Do,-i.·- nig-street >. I CONFLITTI NAZIONALI NELLAMONARCHIA USTRO-UNGARICA (Continuazione. Vedi Num. 4). Ma gli Slavi che od orgogliosi, a buon diritto, come i Cechi e i Polacchi, di vetuste tradizioni storiche e d'una antica e impo1tante letteratura, o svegliati, come gli altri, ormai da circa tre quarti di secolo, dal lungo torpore aspiravano tutti a luminosi destini, potevano tollerare che, proprio quando la stessa gerarchia ecclesiastica s'acconciava volentieri a sorreggerli, (I) si persistesse (r) Dopo il febbraio, quando scrissi queste pagine, ogni tanto si son ripetuti tumulti anticlericali nella « Germania austriaca )>, tumulti che, congiunti alla tendenza di staccarsi da Roma per passare al luteranismo, mostrano l'importanza dell'appoggio che la gerarchia cattolica quasi dovunque presta agli Slavi. E' naturale che il progredire di tali propensioni s'accompagni col diffondersi del paugermanesimo, del quale stato d' animo sono indizio palpabile gl'inni come il « Wacht am Rhein » il « Deutscland ubbi alles » e quello di Bismarck, che, di solito., si cantano durante le dimostrazioni.

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