Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 5 - 15 settembre 1899

r RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI dalla condanna di Rennes ? Non la Francia ma il militari ,mo! Ora il militarismo si appalesa dapertutto uguale: aRennes e a Parigi; a Madrid ed a New-York; a Berlino e..... altrove. 11 militarismo non ha patria. Gl'italiani, e i monarchici in i,pccie, dovrebbero ricordare inoltre com'è messa la lotta in Francia. hi stanno da un lato : i legittimisti, gl'impcriali ,ti. i clericali, gli orleanisti, i monarchici di tutte le gradazioni: e tutti complici del militari,mo. L'onta e il di,onorc di quest'ul imo costitui cono l'onta e il disonore di quel partito politico che governa cd impera in Italia. Stanno dall'altra parte - della giu tizia e della liberti - i repubblicani, i sociali,ti, tutte le sfumature della democrazia vera, cioè i nostri amici politici. I primi sono i nemici d'Italia e gli amici del Papa, che se riu~cìssero !ld afferra re il potere non saprebbero fa_r di meglio che dicbi_arare la guerra al no. tro paese.... E bene che lo si sappia:! d. . 1 d . . . a· . ·1· . d' Ma 1 1sonore e a vergogna e1 cinque grn 1c1m11tan 1 Rennes ricadano su tutta la Francia, sì da proclamarla un paese abbrutito, che r.on puo pretendere di convocare il mondo civile alla festa della civiltà ? Se co ;ì fo.se - e non è -: I'Italia per le sue colpe maggiori, da un pezzo dovrebbe essere Hata cancellata dal novero delle nazioni ci,ili; e nonchè convocare non potrebbe prender parte ad una fe~ta della ci, iltà ! Rimontiamo per un momento al Panama per potere discendere al giudizio ed ai giudici di Renne3. La campagna di diffamazione e di odio contro la Francia è cominciata col Panama, ed è arrivata alla sua enne~ima potenza col processo Dreyfu ~.Ma in fondo, ed in sostanza, non è campagna contro la Francia; ma contro la repurblica. Ed ecco perchè interveniamo, sebbene le tante volte· a\·es~imo dichiarato esplicitamente che a noi non piacciono nè i modi come la repubblica fu proclamata in Francia - non la vorremmo mai tra noi come effetto di un disastro nazionale ; ne le istituzioni cbe la fiancheggiano - non comprendiamo la coesistenza del militarismo e dell'accentramento con un regime sinceramente democratico. Ciò premesso ritorniamo al Panama. Fll scandalo grosso e rivelò un gua\to morale estesi ;~imo ; ma non inta:cò la ma ,sa del popolo francese. Ci forano i Beaurepaire - stanno oggi coi m'litaris:i di Rennes ! - Il'a ci forano giudici che mandarono in galera un ministro, Baibaut, e condannarono Lesseps, il granJe france,e. anzi uno dei più grandi cittadini del mondo. Il popolo fu giusto, anche se, ero: eliminò dalla ,ita pubbl ca uomini come Floquet, come Clemenceau l E in Italia? Ooando qua-i contemporaneamente l'on. Colajanni denunziò i fasti della Banca Romana, il Presidente del Con,iglio parlò di un vento di diffamazione che veniva di là dalle Alpi. Il Popolo romano, l'organo ufficioso più autorevole di tutti i Mini.steri, ferisse che quelle erano calunnie raccattate nei trivi : scrisse come parlò Miceli, che in premio dei suoi atti e delle sue parole venne nomina\O senatore La magi~tratura, poi .... In quanto alla magistratura preferiamo tacere per ora, e rim,mdare i lettori alla req1.,,i toria Bartoli ed alla relazione dell'ex mini,t;o Costa ... (r) In quanto al popolo ... A Napoli fa una affettuosa dimostrazione - forse gliela fecero gli stes~i indi\ idui, che ora dimostrarono per Dreyfus ... -· a Re Pappone reduce dalla deplorazione, e più tardi gli conia una medaglia d'oro e - si capi~ce - lo rimanda plebiscitariamente a Montecitorio; a Roma porta in trionfo il sor Bernardo Tanlongo reduce dal verdetto assolutorio della Corte di Assise ; altrove si dedica una piazza ed una .... scuola e si propone un monumento a chi fu ufficialmente riconosciuto come uno degli svaligiatori della (1) Appena avremo un po' di spazio 1·iprodurremo dalla Cassazione Unica un articolo di un magistrato sulla quistione della magistratura in Italia. Banca Romana. E gli uomini politici e qualche gentildonna ne seguì, piangendo il feretro ... Oh ! la corruzione .... francese ! La corruzione italiana e.... ben altra. Sentite quà a cbc ne eravamo .... allora. « Il popolo italiano non è ancoramaturoper l'esercizio « della civiltà moderna. Se gli date il voto lo vende .... « al governo ; se gli date il giornale non lo compra <e e costringe il giornalista a farlo comprare dal governo « o dagli ambiziooi, che aspirano a diventare governo, « o dai Tanlongo, che hanno vecchie magagne da co- « p:ire o nuovi interessi da scoprire .... Non fingete di « arrossire o fratelli l La colpa e del popolo d' Italia, « ignorante e povero, che non sa leggere e non può « spendere e pcl quale il giornale è an:ora un mistero « o un lusso .... >>. Dove credete lettori caris~imi che si può leggere questa prosa robusta? Nella Tribuna... E n' è autore, non u11 socialista, non un repubblicano : Vincenzo Morello, Rastignac in ,egnò al suo principale Luzzatti, che oggi dichiara indegna la F1 ancia, che proprio il popolo italiano non è ancora maturo per l' esercizio delta civiltà•... For.;e la pera sarà maturata colle bato3te di Adua e colla e,pugnazione del Convento di Monrorte. Non ba~ta. Lo l:,tesso giornalista monarchico nello stesso giornJle ballofofo, se non erriamo, scriveva: « La (( catastrofe della Banca Romana non trascina soltanto « con sè cinque o sei persone nel fondo del Codice pe- « nale; ma trascina con se nella ro-.ina molte illusioni, « se ne erano rimaste, sul mondo onde si svolge, ·}i <e governa e procede la -çi•a politica italiana. Vita de- « tale, ~enza sangue e senza muscoli, con un sistema « ner, oso sensibilis5imo, cbe di quando in quando dà « irritazioni ed ubriaca· ure fenomenali, che servono a <, riYelare il cancro non a11cora estirpato ch'è il cancro << delle immoralilà. Perchè le classidirigenti italianesono « state nei secoli e permangonorefrattarie alla morale... « Ricordate la protesta di Martino Lutero dopo di <e aver visto Roma? Vorrei pagare centomila fiorini - « egli s;:lamava scandalizzato - per non aver visto la « capitale del cristianesimo ! - E non aveva torto. Nel « periodo della Rinascenza tutti i germi dell'immoralità « governante vennero in fiore pomposamente; e il po- « polo più artista del mondo visse in un secolo tutta « la vita del piacere, senza alcun freno di coscienza: il « pfacere dell'arte, dell'aurora, del lusso, della gloria, del « delitto, dell'imperio; e del Vaticano che doveva esse- « re la reggia della religione, fece con l'autoctona fami- « glfa dd Borgia il lupanare di tutte le fantasie della << sua ricca natura latina. Perchè pretese oggi, quel ch'è « impossibile ottenere ? La magiior parte di noi è cosi <<fatta,che le sfugge il criterio del dovere e la pazienza e< della virtù. Non consideriamo la vita come una mili- « zia, ma come una rappresentazione teatrale, soave de- « lizia dei sensi e dell'anima, non torturata dalla punta « di nessun imperativo categorico, di cui solo un popo- « lo di teologi e di moralisti come il germanico ha bi- « sogno, ma occhieggiantee ridente a tutte le follie e a « tutte le nequizie. Che sforzo, piu classico che sentimen- « tale in verita, più d'imitazione che d'impulso, che sforc< zo l' austerita, la rigidezza, la severita morale degli « eroi della rivoluzione ! Ma finita la rivoluzione, il tem~ « peramento prese il sopravvento. Il sangue non è cc acqua I E attraverso le varie Regie e le Merictionali, sia- « mo arrivati.. .. alla Banca Romana I > Forse i giudizi di un giornalista brillante, benchè monarchico, non saranno ritenuti convincenti; bisogna perciò suffragarli con altri più autorevoli. Ecco quà quelli di un ex ministro della Pubblica Istruzione, professore e senatore del regno : sono di Pasquale Villari. L'illustre storico chiese un giorno ad un alto magistrato inglese: - « Che cosa fareste voi, se v1 trovaste nelle no5tre presenti condizioni ? - cc Voi mi ponete, egli mi rispose subito, un caso impossibile. .Alla prima di çijfatte accuse (trattavasi

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