Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 4 - 30 agosto 1899

'l{_IVISTAPOPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI assenteista può riuscire alla sperequazione locale nella spesa impiegando le somme ricavate dalle imposte nella soddisfazione di alcuni bisogni, più o meno forti a seconda del grado di civiltà niggiunta. Quando questi bisogni sono tra quelli maggiormente e generalmente sentiti, la sperequazione, che è causa ed effetto ad un tempo dell'assentei.'mo dello Stato, è visibile e si rende odiosa. Spendendo di più in una regione per la diffusione della coltura; per la costruzione di strade, canali, porti ecc.; per alimentarvi grandi industrie, che possono servire ai fini dello Stato - fabbriche di armi, costruzioni di navi, fabbriche di tabacchi ecc. ecc. - lo Stato produce nelle regioni fa\orite un'.maggiore aumento di coltura e di benessere economico, che viene facilmente avvertito dalle regioni che sentono le conseguenze dell' assenteismo, perchè è del pari facilmente avvertibile il dislivello creato nelle condizioni materiali, intellettuali e morali tra le contrade sottoposte a disuguale trattamento. L'obietto della sperequazione nella spesa tal'altra è di quelli che meno facilmente avvertivasi per lo passato, sebbene fosse stato sempre vagamente intuito dalle masse popolari; è questo il caso della diversa distribm:ione delle spese militari. Dico che il valore del fenomeno veniva vagamente intuito, perchè è noto che in generale tutte le cittadinanze ambiscono la sede di un reggimento, di un battaglione, di una compagnia quale elemento di una prosperità locale. Oggi si procl!de a discussioni più ordinate sulle conseguenze economiche della diversa distribuzione normalè delle truppe; e sul proposito sono tipiche quelle relative alla Finlandia ed all'Ungheria, sebbene condotte da diversi punti di vista. In Russia si sollevarono proteste contro la condizione economica privilegiata, che venne fatta alla Finlandia pel passato. Il Baschmatrnff, ad esempio, sostenne che la prosperità indiscutibile di cui gode la Finlandia è un dono della mano degli Czars, e una pianta di serra calda pietosamente coltivata dalla mano della nazione russa. Il mezzo principale con cui la Russia la favorisce riguarda la spesa e le imposte pel mantenimento dell'esercito. Baschmakoff compara le somme sborsate dal governo imp~riale per coprire le spese di cantonamento delle truppe russe nel Granducato, ad una miniera d'oro che versa sopra ogni Finlandese tre volte e mezzo di più di oro che le miniere dell' Ural e dell' Altai non versino sui Russi. Questa osservazione acquista maggior valore dal tentativu di risposta data da un difensore delle regioni della Finlandia. Il Mechelin, infatti, non nega la sperequazione tra la spesa e l'imposta, ma scorge un compenso nella sperequazione commerciale ; dappoicchè la Finlandia spende annualmente per mercanzie russe da 47 a 60 milioni, mentre la sua esportazione in Russia non è stata che di 32 a 43 milioni per gli anni I 889- 99. Soggiunge che se la Finlandia corrisponde in proporzioni minori del resto dell'Impero alle spese militari, ciò corrisponde a giustizia: i Finlandesi, pronti a qualur,que sagrifizio per la patria, ncn sono obbligati a seguire 11 volo lontano dell' Aquila russa; i fini e gli < bb:etti-vi della politica estera della Russia non hanno che vedere cogli interessi della Finlandia. (La question de la prosperitéfinlaudaise et ses causes extert'e-ures. Nella Revue politique et parlementafre. IO Settembre e 10 Dicembre 1896). Questo della Finlandia è il caso inverso dello assenteismo; ma i lamenti e le proteste dei russi e del Baschmakoff provano quali sono le vere conseguenze economiche del medesimo e ne costituiscono la controprova. In Ungheria furono direttamente accampate queste conseguenze della maggiore spesa militare in Austria per giustificare il minore contributo del regno di S. Stefano nelle spese comuni dell'Impero pel mantenimento dell'Esercito. La controversia sorse a proposito delle discussioni sulla rinnovazione del compromessoaustro•ungarico, ed ebbe carattere ufficiale. Il D.r Folk, direttore del Pester-Loyd e relatore dell'apposita commissione parlamentare ungherese, alla nota redatta dal Deputato austriaco D.r Beer (25 Marzo 1896) nella quale si constatava che il ccntributo ungherese era minore di quello che doveva essere tenendo conto della popolazione e della ricchezza dell'U ogheria, rispondeva (2 5 aprile 1896) essere, giusto che fosse minore perchè le guarnigioni sono più numerose in Austria che in Ungheria. (R. Chelord: Le compromis Austro Hongrois et son renouvellementen 1897. Nella Revue p(Jlitiqu-;J et parlmnentaire 10 Marzo 1897). Gli Uugheresi la vinsero e il compromesso promulgato dall'Imperatore ha sollevato in Austria molti malumori. :;: * * In Italia l' asswteismo dello Stato si svolge a tutto danno dell'Italia meridionale e delle isole; ciò che dimostrerà in maggiore ampiezza il professore Nitti in un libro interessante di prossima pubblicazione. L'Italia Settentrionale per i lavori pubblici, per l'istruzione e per le spese militari si trova nel caso della Finlandia. L'Italia Meridionale ed insulare che paga in proporzioni maggiori della propria ricchezza, come dimostrai in precedenti articoli ( Giustizia fin de siècle, e Distribuzione regionaledella niiseria in Italia. 7\_ivistaPopolare. Anno 2° N. 23 e Anno ,° N. 1), si trova nelle condizioni dell'Irlanda per l'assenteismo dello Stato e in quelle particolari dell'Ungheria per la disuguale distribuzione dell'esercito. Con un regime federale avrebbe il diritto di contribuire mEno del resto della penisola sulle spese di mantenimento dell'esercito. Riserbandomi di trattare separatamente della sperequazione nelle spese per l'istruzione e pei lavori pubblici, oggi voglio accennare soltanto a quelle militari. Da calcoli fatti presso il Ministero della Guerra risulta che per l'anno 1897 98 le spese ordinarie per l'esercito furono L. 222,000,000. La somma in cifra tonda pu6 essere così distinta: L. 2,400 ,ooo di spese generali. » 57,840,000 per provviste di vettov., tessuti ecc. » I 62,000,000 di spese effettuate nel territorio dello Stato in proporzione della forza dislocata. Non c'è da fare osservazioni sulle spese dell'amministrazione centrale. In quanto all'ultima somma L. 85,880,000 vennero spese nella parte dell'Italia al Nord della linea Massa-Rimini; e L. 91,360,000 nelle provincie dell'antico re!-no delle Due Sicilie.

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