Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 3 - 15 agosto 1899

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI In presenza di una tale situazione, è utile ricordare che l'anno scorso Camberlain fe.:e tutto il possibile pc:r imbrogliare le cose tra la Francia e l'Inghilterra a proposito ddla Compagnia dd Nige~. J?opo, è stato ~rov~to il?- m_od~ inc~>ntrastabile, che era, 10s1eme a parecchi dei suoi, az10msta d1 qu7sta Compagnia di cui egli appoggiava allora con tanta energ1~ le rivendicazioni, a rischio di s..atenare la guerra, e che egh ha recentemente venduto le sue azioni allo Stato inglese, ad un prezzo elevatissimo. È possibile che J. Chamberlain e i suoi fratelli non posseggano azioni nominative delle Compagnie delle Miniere d'oro, ma non v'ha dubbio, ptrò, su questo, ch'egli agisce, cioè, nell'interesse dei mandatari di Joh,.nnesburg ; e, si può dire, dopo c,ò che noi abbiamo vedut~ ne_ll'~ffaric del Niger, eh: è più che probabile che Chamb.:rlam sia rnteres,ato . pecunanamente all'annessione del Transvaal. Per ..hè è per 1annessione del Transvaal, e non sdtanto per le libertà politiche da d.ir,i agli Outlanders, ch't·g i combatte, e con lui combatte il governo tory. È orm<1i tvidente per tutti oggi. Uua ta'e annessione è vile quanto in~iusta. Quali sono i motivi per cui agisce? La speranza d'un buon interesse, per ..hè, ho _dispiactre a di:lo, la nos:ra po_li~ica nel Sud dell'Africa è iotteramente dommata da dei moti v1 finanziari. Giammai un partito senza scrupolo trovò un capo più sprovvisto di scrupoli dell'attuale ministr<;> d~lle colonie, e, in qualunque altra epoca ddla nostra stona, 11 buon senso del popolo inglese avrebbe ~bbligato Chcimberla in aj abba~- donare il potere. Anche oggi, le proteste sollevate dalla politica, che consiste a far servire la potenza ddl'Inghilterra alla realizzazione delle amb,zioni personali, diventano senza posa pur forti e pur. energich_. . . Ma i Francesi che hanno dovuto guardare m faccia la gran fèbbre so11evata dalla missione militarista, sanno com'è difficile di far vedtn: al popolo, sotto il lc.,ro vero aspetto, i fatti innestati e dissimulati coi maggiori inten:ssi di una cricca egoista e senza scrupoli. È a tah difficoltà che noi dobbiamù far fronte oggi in Inghilterra. Disgraziatamente poi, il Governatore del Capo e Alto Commissario nell'Africa del Sud è uno strumento tra le m:10i del pa• tito anness•onista. Dopo che Sir Alfredo Milher .;bbandonò il giorn ..l smo, per non essere ri usi.:ito, dopo che, per Ji veot~re segretario di Go ;chen ed essere stato inviato al governo d'Egitto come uno dd rappresentanti ufficiali dei pona1ori dellt:: obbligazioni egiziane, s'è applicato a meritare gli elogi e a ricevc:re i benenci che pos5ono dargli le personi: di cui non è che il salariato, egli si fece ovunque l'avvocato ddl'. stensione imperialista ad ogni costo, disprezzando tutte le consider.izioni cht:: non fo;sero fondate sul desiderio del profiit ), È col medèsimo metodo che andò avanti in Africa. Infatti noa v'è stato mand.,to che per questo motivo, ed è più il mandatario dei gruppi finanziari, eb:ei o cristiani, d'Austria strett, di St-W1hins Lane e ai Bishops Gat~ street, piuttosto che il rappresentante del popolo inglese. E quindi impos,ibile di accordare la minima credenza a ciò che aice e a e ò che scrive. D'altronde nella situazione che resulta dagli errori del nostro governo sono necessarie una delicatezza, un'as;enza di pregiudizio ed un tatto e~cezion.lli. La repubblica del Transvaal tu, infatti, d~lla Convenzione del I 864, costituita in uno stato indipendente. Il lt'.ggero controllo c.he il governo inglese si riservava sulle relazioni della Repubblica con le potenzic estere non gli davano in alcun modo il diritto d'intervenire negli affari interni dd paese. Questi accomodamenti, criticabili o n0, furono conclusi di proposito del.berato dal nostro governo e d<!vono esser rispettati, soprattutto a cau,a ddla nostra schiacciante superiorità numerica e perchè i Boeri sono debolissimi di fronte a noi. Dopo che la co:ivcnzione è ~tata firmata, il Rand è diventato un centro min-:rario importante, e de!le quantità enormi d'oro sono state e5tr.1tte dal suolo con grande profitto degli Oudanders che vi si erano sino stabiliti numtr siss1mi. Questi Outlanders sono la medesima specie di gente che s'incontra in t1.itti i terreni minerari del mondo. Non è certameute ad essi che gli abitanti originari del paese vorrebbero affidare la cura di governarli. Ciò è pertanto quel che domandano gli Outlanders e il governo inglese, in virtù della convenzione del 1864. E quel che dt::siderano gli arcimilionari, ed è per questo ch'essi fanno di tutto per spingerci og~i alla guerra, per questo soltanto, e non per rendere giustizia agli Outlanders che sono molto meglio trattati e hanno più diritti politici che dei milioni d'ingltsi nel loro paese - : no, ciò che voglioao, è l'annessione del Transvaal all'impero brittanico. È questa l'ipocrisia odiosa di tutta questa campagna, ipo;risia che rivolta ogni uomo onesto. I Boeri sono una razza rova e crudele, io non lo nego, ed io non ho alcun entusiasmo per essi. Ma il Transvaal è il loro paese di origine, è loro in base a tutti i tratt ,ti , essi fanno in questo momento delle grandi concessioni agli Outlanders, che dopo tutto sono dei tristi individui, e, ciò che non vogliono ammettere, è un sistema c.he darebb<! a degli stranieri il d ritto dei padroni di casa. 1 precedemi del dominio inglese sono po.:o incoraggianti. Nell'India 250 milioni d'uomini vivono sotto il nostro governo diretto di cui nemmen uno ha il diritto al vot0, e 300,000 anglo-indiani sono privati di tutti i diritti politici. Dichiarare la guerra ai Boeri, in tali condizioni, mi sembra un'abJminevole iniquità, e cominciare le ostilità in questo momento ci coprirebbe d'infamia dinanzi al mondo civilizzato. Io spero dunque che i socialisti e i raJicali frmcesi che hanno fatto tanto, e corso tanti rischi per mantenere la pace tra la Francia e l'Inghilterra a tempo ddla crisi di Faschoda, aiuteranno vigorosamente il popolo inglese a non disonorarsi dioanzi a tutti i suoi amici del continente per una politica di brigantaggio e di ferocia contro un piccolo popolo, completamente sprovvisto d'intenzioni aggressive. H. M. HYNDMAN P. S. Non un soldo d'indennità è stato ancora pagato ai Boeri dopo la vergognosa spediiione di Jameson; invece gli autori di questa aggressione sono festeggiati da tutta l'alta società di Londra, e al momento io cui la crisi è più acuta, lord Salisbury, primo ministro, si è seduto, giorni or sono, accanto a Cecil Rhod.!s, il promotore di quella spedizione di pirati, alla colezione offerta dal Conte Hatzfeldt a Carlton Hou,e Terrace. H. M. H, ~/"" Perunmonumento adAugusCtomte Mentre in ogni nazione nnmerose sono lè st1tue consacrate agli uomini politici o ag'i uomini che colle armi seppero operare qualchè prodigio di valore, rari invece sono i monumenti che raccomanJano ai posteri il nome e la gloria dì un qualche trae del pensiero che abbia aperto alla s.::it::nza orizzonti inesplorati e all'umanità preparato nuove conquiste. Eppurè _ bene lo disse l'Hegel - la storia del pensiero è ciò cht! v'ha di più intimo nella storia del mondo l Gli è che la nostra educazione fatta con criteri antiquati ci insegna ad ammirare e ad apprezzare soltanto ciò che vi è di più esteriore e di più appariscente nella storia di un popolo, senza cercare di renderci conto di quelle laboriose conquiste dell'intelletto che formano il retaggio più luminoso e la gloria più fulgid.i di una nazione. Gli è perciò che mentre tutti i giovani, uscendo dal Liceo, conoscono a meraviglia le battaglie napoleoniche e, forse, anche il numero e l'ordine delle dinastie faraoniche, e sanno ripetere a memoria le v:1rie ipo• tesi emesse per spiegare le cause del famoso errar ovidiano, ignorano, al contrario, perfino i nomi più gloriosi di coloro che più audacemente si sforzarono di penetrare i grandi problemi dell'universo e della coscienza umana. E così avviene che la nostra gioventù più che temprarsi nelle forti lotte del pensiero si diletta in vane e garrule disquisizioni. Questi pensieri ci vennero alla mente rileggendo la nobile circolare che la commissbne esecutiva per innalzare una statua ad Augusto Comte ci ha da tempo gentilmente mandato per invitarci a tar parte del comitato promotore e internazionale. Ci parve questo fatto dell'elevare un monumento a uno dei più grandi pensatori del mondo un sintomo lusinghiero e un annuncio di una nuova orientazione dell'educazione umana, perchè con con questo monumento, alla cui erezione partecipano uomini di tutti i ceti, non si mira soltanto ad onorare il filosofo il1ustre ma anche il pioniere glorioso che con indomito coraggio e con fede invitta h1 combattuto in favore dell'emancipazione della ragione umana dai ceppi del dogma, aprendo alla scienz.1 la via trionfale del positivismo. Ancora : non solo non è una schiera di dotti che con affet• to devoto preparano un omaggio degno al Maestro immortale ; non solo non è una nazione che onora riconoscente un proprio cittadino illustre, ma - spetucolo bello e altamente cotlfortante ! - è tutto il mondo - almeno nella parte sua più eletta - che al disopra delle tradizioni, dei temperamenti

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