RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOClALl E dopo tutto concludiamo dichiarando che ci reputeremo felicissimi se tra non guari i fatti ci diranno che in Italia ci sono ancora dei magistrati che possono tenere onorata compagnia a Vincenzo Niutta Presidente della Suprema Corte .... borbonica. NOI Preghiamo caldamente i vecchi e 1uwvi abbonati - e specialmente i numeros~ssimi, quasi i due terzi, a cui r' abbonaniento è scaduto il 15 Luglio - a mettersi in regola colf am,ninistrazione, ricordando loro che, come di regola generale, gli abbonamenti a tutte le riviste si pagano anticipatamente. PER UNA Ol\1ISSIONE L'on. Plebano nel ringraziare con parole assai cortesi l'on. Colajanni per l'articolo consacrato alla Storia della Finanza italiana ha aggiunto queste considerazioni su di una omissione che gli era stata rimproverata e che contemporaneamente gli venne rilevata dall'Economista di Firenze: « Voi osservate che avrei dovuto almeno intorno alla finanza del Piemonte aggiungere qualche studio sulla finanza delle altre antiche regioni italiane. « Ed avete ragione. Vi dirò anzi che quello studio era nel piano del lavoro Ma quando mi accinsi a svolgerlo mi accorsi che avrei dovuto scrivere un volume prima di arrivare al tema che mi ero proposto di 1rattare. « Se tuttavia scrissi qualche pagina intorno alle cose del Piemonte non fu per Sf gnalare a preferenza di tutte le altre quella regior~e ; ma egli è che mi parve opportuno tentare di richiamare al pensiero dei lettori la grande impresa economka compiuta dal Conte di Cavour, che fu, quanto l'opera politica di lui, codfìciente efficace, e non sempre abbastanza apprezzato, del risorgimento nazionale e nella quale si racchiudono non pochi utili insegnamenti, che parmi vadano ognor più cadendo in oblio ». A. PLEBANO. ~ L'ESTREMSIANISTRA GIUDICATA DAI SlJOI AVVERSARI Da Chindamo .... a Cavour. - Si è discorso e si è chiacchierato molto, sul contegno dell'Estrema Sinistra nello scorcio dell'ultima sessione e sopratutto sull'atto salutare di violenza compiuto ntlla seduta del 30 Giugno a dift sa del diritto e della 11 berta; ma quanto più se ne discute tanto più essa guadagna e giganteggia ntlla pubblica opiofone. La concordia unanime colla quale gli uomini eminenti di patte monarchica, si sono dichiarati sull'open e sui propositi del ministero Pelloux, costituisce la più bella e completa giustificazione della condotta dei nostri amici. I nostri lettori conoscono i discorsi pronunziati dagli ex ministri Zamrdelli, Branca, Bonacci, Colombo e dall'ex sottosegretario di Stato Nocito; aggiungiamo che non furono meno espliciti e severi gli on. Gallo e Fortis; ai quali hanno fatto eco colle interviste pubblicate dalla Gaz_z..eltdaal Popolo di Torino gli on. Villa e senatore Ferraris e persino il senatore Domenico Carutti, bibliotecario del ~e. Dei minori non ci occupiamo; ma è davvero significante questa circostanza : quasi tutti gli ex ministri guardasigilli hanno dichiarato pazzesco e incostituzionale il decreto-legge sui provvedimenti politici, che dal suo autore asinescaooente era stato dichiarato illegaie in piena Camera dei deputati. Tra le ultime singolari manifestazioni in tale senso venne l'articolo del senatore Bonfadini nella nuova Antologia del 16 Luglfo, che ha fatto le spese per quindici giorni delle discussioni della stampa quotidiana. L'Estrema Sinistra che aveva agito per sentimento alto del dovere, senze preoccupazione dei giudizi degli avversari, in questa guisa nel consenso e nell'approvazione implicita o esplicita dei medesimi, ha trovato un compenso, che non osava sperare, che, completando l'approv.1zione indiretta venutagli dalle elezioni amministrative, ne ringagliardirà e dìsciplinua l'azione nelle prossime battaglie politiche. A queste battaglie serve di preparazione t fficace la unione e la solidarietà sempre più intima, che si è riristabilita - e che non avrebbe dovuto mai rompnsi - tra i tre gruppi - radicale, repubblicanoe socialista - che siedono alla Montaina. Se ne hanno le testimonianze più significative nell'articolo di Ettore Sacchi pubblicato nel Secolo e in quello di Ferri che vide la luce nell'..Avanti I T aie armonia di propositi ne n ha trovato che una sola voce dissenziente: quella dell'on. Chindamo. Il quale, con un coraggio raro, ha dichiarato di separarsi dall'Es.rema perchè non ne approvava la condotta .... Il distacco del disgraziato Carneade non poteva arrecare a1con nocumento alla forza ed all'autorità della Estrema; la quale è stata compensata dalla iscrizione nelle sue fila ... del Conte di Cavour. Cavour è morto da trent'otto anni, perciò la nostra affermazione può sembrare una facezia di genere non bello, ma non ne siamo noi gli autori. L'affermazione si deve al senatore Bonfadini. Questi nell'accennato articolo sulla '13uferapolitica cosi ha scritto: « In uno dei voli d'aquila del suo pensiero, il Conte di Cavour disse alla Camera che non si sarebbe meravigliato di dover chiudere la sua carriera politica sui banchi dell'Estrema Sinistra, seduto vicino al suo amico personale, al derutato Brofferio ». E conchiude volgendosi agli uomini, ,he stanno al governo; « Non spingetevoi a -Sinistra il Conte di Cavour I » C'è forse bisogno di commentare l'episodio opportunamente rievocato? È chiaro: per l'illustre moderato, che presiede all'Associazione della starrpa di Roma, se Cavour fosse vivo passerebbe all'Estrema Sinistra/ Si può modificare lo statuto. L"Ukase. - Il decreto-ltgge che tramanderà ai r esteri il nome di Pel101:ix, da Claudio TreYe~, in un articolo della Critica sociale del 1° Luglk, venne chiamato l'Ukase. Il brillante pobblicista non pott va trovargli un nome più adatto. I sequestri ~ balorditivi toccati a11' Adriatico di Venezia e all'Jtalie di Roma - giornali d'indubbia fede menar-· chica - c'impongono la massima prudenza. Non vogliamo far d ,be il Fisco ci ghermisca la Rivista; preferiamo quindi> come nei tempi ddlo stato di assedio, di riferire i giudizi degli altri che non furono ritenuti incriminabili Con c:ò crediamo dì rendere un buon servizio ai nostd lettori; ai quali raccomandiamo caldamente di seguire il nostro metodo ; di servirsi, cioè, dei giudizi degli avversari quando vogliono difendere il proprio programma e la propria tattica. Ora che cosa è l' Ulrase? Lasciamo la parola all'amico Treves: « Sarà una legge ? egli chiede ... No ! perchè il potere « legislativo deve essne collettivamente esercitato dal « Re e dalle due Camere, e quella roba non è stata da « una Camera che scandalcsamer, te fis,hiata ~enn che « niuno si attentasse ad applaudire, e l'altra Camera << ignora affatto la sua esistenza.
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