I, 'I I 1 I' ( "R..IJ''ISTA 'POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 477 fenomeno chimico che la produce è spesso un fenomeno di combustione. Ciascuna cellula è come una massa di sostanza esplosiva. Ogoi eccitazione nervosa può essere paragonata ad una piccola esplosione che per la deflagrazione del carbone e dell'idrogeno in presenza dell'ossigeno sprigiona dalla forza. I bisogni dell'individuo si riassumono in questi : ossigeno, carbone-, idrogeno, materie azotate, acque e sali. La lotta per l'ossigeno sarebbe la più difficile perchè senza di esso la vita non è possibile, ma non v'è da temere un deficit perchè l'ossigeno è abbondantissimo in natura. Gli esseri ne hanno a disposizione 1000 miliardi di chili. Così per l'.1cqua. Come diceva Michelet e< l'acqua è la generalità, la terra è l'eccezione ». Al contrario il carbone non è un elemento così abbondante come si crede. Il carbone calcareo ton è ·adatto all'alimentazione umana. ll carbone fossile, che rappresenta in natura la quantità di carbone più considere,·ole, non è direttamente assimilabile. Il carbone dell'atmosfera, 400 miliardi di chili, nem-· meno è assimilabile per gli anim1li. Noi dobbiamo consiJerare il carbone fossile e il calcareo come una riserva per l'avvenire, ma attualmeute il carbone delle piante e degli animali è il solo che può essere tenuto in conto per l'alimentazione degli esseri. Vi sono altri elementi necessari, i sali e l'azoto, ma tutta la lotta nella vita fisica è pel carbone che è forza, movimento, energia. (Revue Scientiftque. 10 Giugno). Paul Stapfer : Chécos' è il pubblico? Mai il pubblico acceicetta senza resistere ciò che urta, anche poco, le sue abitudini. Domanda delle novità perchè s'annoia, ma ne domanda sopratutto per riderne. Più pigro in fondo che veramente curioso, non vuole apprendere che ciò che sa, non udire che la musica che ricorda a orecchio, non vedere che ciò che i suoi occhi hanno veduto cento volte. Ogni sorpresa lo urta e ne è dispiacente. Ogni novità gli pare brutta. Il bello è l'antico; il bellissimo è il più antico ancora ; il brutto è il nuovo. L'uomo abile è quello che conosce il suo tempo, osserva le nuvole, segna le variazioni del barometro, e piega al momento opportuno le vele. L'arte suprema è di avere con lo spirito dell'oggi, quello del domani e del posdomani. ( Grande Revue. I giugno). Paul e Victor G/acha11t: I manoscritti di Victor Hugo. Per il loro aspetto grafico, per le annotazioni, e per le lettere inedite annesse, i manoscritti di Vietar Hugo sono un prezioso repertorio d'informazioni. Essi rivelano di versi processi di com· posizione e di stile, vi si vede la nascita dell'immagine nel cervello dd poeta, come vi germina l'idea, come si sviluppa e si fortifica, e a prezzo di quale sforzo si determina, s'illumina e giunge alla sua espressione adatta. Si prende sul fatto, dopo il getto del metallo in fusione, <' la lentezza della lima » tutto ciò infine che l'esperienza ebbe di spontaneo e di volontario, in modo che dinanzi all'osservatore l'opera si deva poco a poco, « lent1mente, lentamente come un sole ». Victor Hugo col suo testamento del 31 agosto t 885 ha lasciato i suoi manoscritti originali ed i suoi autografi alla B,blioteca Nazionale. Trentaquattro volumi vi sono depositati, e altri sono ancora in mano di chi li conserva piamente in attesa di poterli aggiungere agli altri. Questi manoscritti si possono dividere in tre classi. Prima maniera. Manoscritti di combattimento. L'autore getta le sue idee sul primo foglio che gli capita, da uomo economo che non vuol lasciar perdere niente. È il momento delle lotte eroiche. In veste da camera il poeta si rinchiude in una stanza con una bottiglia d'inchiostro, e scrive 'N..otreDame de Paris in poche settimane, 'R.,uy 'Blas in alcuni giorni, e nel tempo stesso dei Poemi inspirati ad un sentimento tenero e generoso in cui si riflette la sua vita di famiglia e la sua vita privata. La scrittura è in carattere finissimo assai allungato e molto piccolo. Secondamaniera. La gioventù passa, la sicurezza viene, ma l'occhio si affatica, e appare, coi manosçritti dei Chatiments e dei Travailleurs de la mer, la carta bleu e la scrittura più grande e più allungata. Terza maniera. È venuto il presbitismo e nel medesimo tempo la piena coscienza del genio : Carta bleu in folio : la scrittura si gonfia e si rialza: a uno scrittore di prim'ordine ci vuole uoa ·scrittura di prima grandezza. Tali sono i manoscritti della Légende des siécles. Le cancellature non sono numerose, ma, contrariamente a Giorgio Sand e Lamartine che non amarono metter due volte le mani sui loro manoscritti, Hugo non risparmiò per essi nè tempo nè Ltica. Aprendo i manoscritti di lui è un morto che resuscita, un fantasma che riveste per noi carni vive. A scrutare quei fogli venerabili si sente un'emozione straordinaria: i ricordi ritornano, la vita del poeta si scopre giorno per giorno, e dell'opera e dell'uomo si acquista una conoscenza più esatta, e l'ammirazione per l'uno e per l'altra è giustificata e anche fatta più forte. ( Revue de Paris. I 5 giugno). Filippo Po rena: JI sentimentoesteticodellaGeografia. L'azione de_ll'ambiente geografico sull'Uomo è oltre ogni dire molteplice : dalla modificazione dei caratteri somatici all'ispirazione delle più alte e comprensive tendenze ideali. A queste ultime si fa strada coll'impressione ed eccitazione estetica, la quale, penetrata nella psiche, vi s'allarga nel dominio della fantasia, e del sentimento, e arriva a provocare il nostro giudizio, a determinare la nostra volontà, e a reagire così, tutt'insieme, sulla nostra vita intellettiva e morale. Che l'influenza del fattore estetico vi sia nella Geografia non si tardera a convincersene per poco che s'istituisca una comparazione fra le idealità e le fondamentali istituzioni di alcuni popoli e le scene in cui essi si formarono e si svolsero. Renan e il Padre Didon concordano nell'affermare che non può intimamente comprendere le origini prime del Cristianesimo chi non abbia visitato e percorso la Terrasanta, e dalla sua vista non abbia messo ! suoi sentimenti eJ affetti all'unisono con quelli di Gesù. E 10verc la 'Buona 'N..ovella poteva solo annunziarsi in quella cerchia pastor.ile, coi suoi colli gentili, adorni di uliveti e di vigne, coronati di palme e di cipressi, colle apriche sue vallicelle, tappezzate di erbe fresche e molli, frequentate da gregge e seminate .di capanne e di rustici abituri, addensantisi in qualche piccolo villaggio senza che alcuna torre, alcun castello alcun bastione richiamasse, il bisogno della protezione e delld difesa. I regni della Terra, basati sulle armi e sulle ricchezze, si risapevano, appena appena, lontani; unico presente vincolo era quello beato dell'amore. E a questa idillica rappresentazione s'ispirarono tutte le parole, tutti gli atti di Cristo : le sue prediche sul monte, le sue p:irabole sul lago, le sue visite alle predilett: famiglie, i suoi conviti tra gli affezionati discepoli (Flegrea, 5 gmgno). REO~SIONI Fausto Squillace : La tendenzapresente della letteratura italiana. ( Saggio di critica scientifico-letteraria). 1899. Roux e Frascati. Torino. L. 4. 11 titolo del saggio dello Squillace è pretenzioso; lo diviene di più colla introduzione nella quale rimonta alle origini della critica letteraria sino ad Ales;an1ria e Pergr.mo per discendere - attraverso a Lessing, Villemain, Taine, Saint-Beuve, Foscolo, Settembrini, De Sanctis ecc. ~ sino a Lombroso, Guyan e Nordau. L'impressione si aggrava quando finito il libro si trova che egli in conclusione non si è occupato che di Verga e Stecchetti quali rappresentanti del realismo, di Fogazzaro pel mist cismo, di D'Annunzio per l'egotismo. La parte quarta, che si occupa della Sociologia letteraria non è che il riassunto delle osservazioni fatte precedentemente e la determinazione della importanza ed influenza del realismo, del misticismo e dell'egotismo. Ma crede proprio l'egregio aL tore - che è gio• vane che stuJia con amore - che solo da quattro scrittori, per quanto di prim'ordine possa egli indurre le tendenze ddla letteratura italiana presente ? E Carducci e Rapisardi, per non ricordare che i sommi ? Ciò premesso coqstatiamo che lo studio· è condotto assai bene; che c' è indipendenza e serietà nei giudizi ; che si deve rnttoscrivere al suo credo formulato nella laconica prefazione: « L'arte è una energia sociale ; si trasforma, ma non perisce. « Il mezzo dd suo studio largo e sicuro è la critica scienticc fico-artistica. Lo scopo dev'essere sociologico. » In fondo lo Squillace non è n~ pel realis -no, nè pel misticismo e molto meno per l'egotisx.o. Mostra maggiori simpatie per Verga e stima ver Fogazzaro; ma non flagella abbastanza il D'Annunzio, di cui avrebbe potuto dire che falsò, peggiorandolo, il superuomo di N:etszche. AJ UN bW Wv bW Wb ~ bW ~ Dr. Napoleone Id. Id. Id. Colajanni: Per la Raz.z.aMaledetta, • L. 0,50 : La grandebattaf{liadel lavoro » 0,75 : Mouvements sociaux en Jtalie » 1,- ( Settentrionali e Meridionali Prof. Ettore Ciccotti ( SettentrioneeMez.z.ogiorndo'Italia I,- Per cambiamenti d'indirizzo, od altro che riguardi l'amministrazione della Rivista, dirigersi al sig. GIOACCHINO MONTALBANO - Via della Vite N. 74, Roma.
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