'l{IVIST A POPOLARE 'Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCJALJ 475 del Sud al tempo della guerra civile; vendè poi l'Alaska; oggi fa costruire corazzate nei cantieri americani, compra prodotti americani per l'approvvigionamento delle truppe in Manciuria, locomotive ed ogni genere di macchinario per la costruzione della ferrovia transiberica, ed è, in complesso, uno dei migliori costumers dell'industria americana. Con la Germania, che è già un fattore d'oriente, e con l'Italia, che e sulle mosse di diventarlo, i rapporti sono stati informati al puro scambio di prodotti e la politica ha avuto molto poco da fare. La questione delle Filippine non desta più apprensioni, ed i malumori sorti per quella con la Germania, sono svaniti, nè la faccenda di Samoa viene ad alterare di gran che le relazioni dei due paesi. Il Giappone, ora che la questione di Hawai e risoluta, non può non vedere di buon occhio la presenza degli Stati Uniti nelle Filippine, avendo con essi comunanza d'interessi nella soluzione del problema chinese. Se si tiene un giusto conto delle considerazioni suesposte, si giunge alla conclusione che l'attuale stato di cose in Oriente ed il ravvicinamento anglo-americano non alterano sostanzialmente la posizione politica degli Stati Uniti rispetto all'Europa ; ed è molto difficile che essa cambi in avvenire e specie in forma permanente. La politica del non intervento non può essere disgiunta dal sistema di americanismo, a cui si ispireranno quanti Congressi e quanti Presidenti sono per regolare in avvenire le sorti degli Stati Uniti, finchè nel popolo di America durerà il vero spirito repubblicano. /Continua). Dr. p. BRlGANTI. RIVISTADELLERIVISTE .ArcangeloGlJisleri: L'ostruzionismo. L'ostruzionismo attuale dell'Estrema non può giudicarsi che relativamente al fine e alle circostanze dalle quali è dr:terminato. Che il fine sia ncbilissimo neppure gli avversari possono negare. Non per un interesse privato, locale, ma per un interesse generale, la libei tà, i no~tri amici dell'Estrema stanno sulla breccia. Quanto alle circostanze per cui si decisero alla lotta, data la supina e indecorosa neghittosità della Sinistra, esse aggiungono pregio ai nostri amici quasi tutti costretti a trarre il pane da altre o.:cupnioni profèssionali: per lorò l'obbligarsi a stare alla capitale, in questa stagione, è sacrificio maggiore che non sarebbe pei deputati della maggioranza, quasi tutti reutitrs. Ma sotto un altro aspetto va considerato il fatto, ed è sotto l'aspetto morale. Con questa preconcetta e concorde e ostinata campagna ostruzionista, l'Estrema Sinistra ha mostrato di volere. Da venti e più anni che sto attento ai fatti politici e parlamentari della mia patria ho dolorosamente constatato una sproporzione lacrimevole tra le parole e i fatti, . tra i programmi dei deputati e l'azione loto in Parlamento. E questa di_sarmonia che ha disamorato gran parte dei cittadini - e forse i migliori - dal partecipare alla vita pubblica, ed è da cercare in ciò la genesi di quell'atonia tante volte deplor-ata e di cui certi deputati, anche radicali, sogliono incolpare gli elettori, mentre dovrebbero cominciare a dare la colpa a sè stessi. Molti dicono : noi siamo mandatari, e spetta ai mandanti, al paese, di muoversi; salvo poi, essi stessi, nel caso che il paese accenni a parlare e manifestarsi, di sconsigliare, ostacolare, anche le più legali e pacifiche forme di agitazione. L'applauso che dai più remoti angoli della penisola va ai dt:putati della Estrema è una specie di risveglio della pubblica fiducia: il popolo simpatizza con questo atto di volontà che finalmente è stato dato dai membri del Parlamento. Tutto il secreto della vita consiste nella volontà. Vedc:re il meglio e attaccarsi al peggio è la caratteristica delle società decadenti : la salvezza sta nel volere, fortemente e costantemente volere, la giustizia, la libertà e la verità. (EducazionePolitica. 15 giugno). Il malcontento. Chi ha trionfato nelle elezioni amministrative del giorno I 1 non sono i socialisti, ma la coalizione dei socialisti; coi partiti meno moderati del Paese, alleati più nel concetto di lottare contro altri gruppi avversari che con la speranza di poter poi insieme compiere opere efficaci e d4revoli, SimiU alleanze non devono recar meraviglia: altre volte moduati si sono alleati tanto coi radicali che coi clericali al solo scopo dell'opportunità del momento. Quel che merit1 piuttosto attenzione è che una parte degli elettori che sinora si erano astenuti ha fatto questa volta uso del voto dimostrando così il malcontento che regna dovunque. E se il partito dominante continua a governare senza programma e senza meta, il malcontento aumenterà ancora e diventerà soverchiante. Spinto il debito pubblico a cifre che non possono essere superate ; ridotti i servizi pubblici ad uno stato tale da non poter funzicnare regolarmente; inalzati i tributi alla mas;ima pressione, si è avviato il paese in una strada senza uscita, senza che nessuno abbia il coraggio di proclamare la necessità di cambiare questo indirizzo errato, pericoloso, dannoso a tutti; Si aggiunga che le elezioni :tmministrative vengono in un momento in cui la Camera dà pruova della sua impotenza p.:r l'audacia degli uni e la fiacchezza degli altri. e, Per quanto il paese non sia « con la minoranza, certo però simpatizza verso il manipolo « che fa le sue vendette presso la maggioranza, la quale ap- " pare incapace a concretare qualche cosa, e si può com- « prendere e spiegare il significato delle recenti elezioni, e si « potrà anche prevedere quale sarebbe in questo momento il cc pericolo di ricorrtre alle elezioni politiche. Nulla però ac- « cenna che la voce del paese sia compresa, anzi.. .. » (Economista di Firenze. 18 giugno). Paese e reazione: A Montecitorio l'ostruzione dell'Estrema Sinistra - audace e non fallito esperimento - ha precipitato una delineazione nuova di partiti della quale non può che rallegrarsi chi ami le posizioni nette. Quella grande e informe maggioranza che era con varie combinazioni la base di tutti i ministeri va ora passando da un opportunismo cieco e volubile a un programma di conservazione piccina e paurosa, diventata persona nell'on. Sonnino, il futuro uomo della politica reazionaria. Ma intanto sulle rovine della Sinistra, affret• tate dalla rinvigorita politica dell'Estrema, incomincia ad aleggiare uno spirito nuovo che verrà forse lentamente ricostruendo un solifo grande partito di opposizione a nome di un programma di finanza e di politica veramente popolare e di riforme rad cali. La politica vivace dai partiti estremi provo• cherà una reazione conservatrice anche più violenta ; ma a sua volta la condotta del Governo influirà efficacemente sulla volontà del paese. Nell'Italia settentrionale i partiti popolari hanno riaffermato chiaramente di non voler toll~rare che i conservatori dispongano a loro volontà delle libertà pubbliche, e se dom~ni vi fossero le elezioni politiche, le f ,rze dell'E· strema certo aumenterebbero grandemf'nte io tutta l' AI ta Italia. Dietro alle vivaci affermazioni dei partiti p:,polari comincia anche a far capolino nelle grandi città del Nord un giovane movimento cattolico ben organizz'lto, moderno, consapevole, verso il quale si andranno orientando tutte le forze d'ordine in ~talia. I 3000 o 4000 voti, raccolti a Milano e Torino sui nomi dei cattolici puri, sono poca cosa in sè, ma sono moltissimo qu mdo assumono il significato di emancipazione dei cattolici dai conservatori, e il principio di una serie di !otte contro i moderati e contrò gli estremi. Chi ci dice che i cattolici nou possano, sotto la pressione dei fatti e delle nu::ve idee, fare in pochi anni così grandi progressi in modo che gli avnimenti non li trovino impreparati? (Cultura social•. 16 giugno). Litigi Luz.z.atti : Scienzae Fede. Il pensiero umano dopo le reazioni del '48 e del '49, quasi a risarcimento delle libertà perdute, si volse con maggior impeto allo studio della Scienza pura e delle sue applicazioni ottenendo io pochi anni effetti meravigliosi. La scienza nel pieno fulgore della gloria concepì la speranza di spiegare il mondo della materia e dello spirito cancellando la ft:de e proclamando, coi più giovani, il fallimento della medesima. La reazione non indugiò, e anche questa riscossa contro il tripudio scientifico fu oltracotante ed eccessiva, e al fallimento della religione si contrappose l'accusa della bancarotta parziale, e poscia addirittura, dal Brunetière nel 189 5, la bmcarotta totale della Scienza. Di fronte a queste temerarie asserzioni le quali proclamarono il fallimento delle idee infallibili, Iddio e la Scienza, giova dichiarare che la Scienza non si è mai inalzata ad un apogeo così luminoso, e che la Religione, lasciando da parte i simboli esteriori, non è JtJai stata così rinverdita più che oggidì nella umana coscienza. Viviamo ir. un tempo in cui I;,. Scienza si coltiva senza riguardo a sistema religiosi e morali, con una sovranità che non conosce vincoli di governi, di territori, di climi, di classi. Il metodo di osservazione e di comparazione, assistito dallo sperimentalismo, abbatte qualsiasi barrh:ra, spezza i pregiudizi, vinçe le timidit~, giunge atrestr~mo limite çiel conoscibile, senza
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