'l(J.VlST A POPOLARE DI 'POLITIC.4 LETTERE E SCIENZE SOCIALJ .., ragazzi perché possiamo occuparci d'inverno, ma non « ci son più che vecchi al villaggio : tutti i giovani son « partiti per la citt?- » . • • Sembra dunque che si pqssa, senza far paradossi, dire che le Compagnie delle strade ferrate sono una delle cause dello spopolamentq della ,Francia. . E anche in Inghilterra, malgrado il Cheap Trains Act (1883), obbligante le Coa.ipag_nie a sta?ilire d~i treni operai a buon mercat?, i resu~~au otten~m sono 1nsu~; denti e le città e: piovre » s 1mpadron1scono, della pm gran parte dell;i popolazione rurale. « L'aumento della popolazione di Londra - dice •e< M'. C. H. Denyer, in un suo ultimo articolo - è docc vuta soprattutto all'immigrazione della gente di camr :<e pagna; si valuta a 50,000, il numero delle persoue che 0 C< vtngono a stabilirvisi annualmente; l'ul.timo censimento « indicava che il quarto della popolazione di Londra, era ~< nato al di fuori dei suoi confini. » . In q·ues~a immensa agglomerazione popolata quanto l'intiero Belgio, i treni operai, stabiliti in virtù dell'act del 1883, trasportano tutti i giorni, dalla periferia verso il centro un numeio s~raordinario di.lavoratori; secondo il rapporto del London County Cou?cyl, de_l27 g~nnaio:;r897, la cifra emessa pei worhmen s trains, s è elevata a 7,987,877 nel 1877,.a 31,074,812 nel 1896, e ciascun bi1lietto rappresenta 2 viaggi o 2 viaggiatori, il numero dei passeggeri trasportati. dai treni operai nel 1896 ha oltrepassato i 62 milioni. Solt~nto però qµesta gigantesca circolazione si effet~ua esclusivamente nell'agglomerazione urbana e suburbana. Al di là dei _sobborghi di Londra, è, -senza transizion~, il deserto che comincia ; è la zona degli orti e delle pasture, quasi spopolata, stendente a perdita d'occhio i suoi pabcoli coperti di querci. Alla mietitura soltanto, queste campagne si animano, quando gli operai urbani, gli unemployed ddla ca~jtal~, gl'irregolari dtl lavoro, dei. dochers v~ngono a falciare 11 fieno, p, ima di andare a fare la raccolta del luppolo del Kent. Niente di più impressionante, pel viaggiatore che viene dall'Inghilterra, che. il contrasto· cl.i questi parchi solitari dtlle vicinanze di Lonqra, -cop i sobborghi così popolosi delle nostre grandi città. . . Attorno a Bruxel,les, per esempio, e soprattutto nel Brabante Vallone, tutte le collin_esono coperte di bianche casette, abitate per lo più da operai urbani-. In lgogo. di fissarsi in città, essi vi vanno a lavorare tùtti i .giorni, .ma conservano il. loro luogo da dormire in campagna, e? per l'esercizio sociale delle strade ferrate - pagano dei titti meno alti, vivono in un_ ambiente piè! salubre e si procurano un supplemento di risorse coltivando un pezzo di terra _e un orticello. § 4 La trasformazionecapitalistadelle culture. . ~ L'estensione della proprietà fabbricata, la moltiplicazione delle particelle operaie a spese della proprietà paesana e dello sviluppo dei trasporti internazionali, hanno avuto per principali risultati, dal punto di vista dell'agricoltura la riduzione del dominio coltivato, la dominazione del numero delle produzioni indipendenti e la trasformazione delle terre a grano, a pastura, boschi e colture diverse. I. Riduzione del dominio coltivato. Nell'intervallo dei censimenti dal 1880 al 1895 (volume I). il dominio agricolo si è sensibilmente ridotto a profitto delle proprietà urbane, delle produzioni industriali ecc. Nel 1880 vi era un'estensione totale di 2,704,958 ettari; nel 1895 di 2,607,514 di ettari soltanto, ossia una riduzione di circa 100,000 ettari. II. 'Diminuzione del numero delle produzioni indipendenti. Paradosso strano, mentre che il dominio e la popolazione agricola si riducono, il numero delle produzioni dette agricole aumenta in tutti i paesi e specialmente nel Belgio. • 1846 572,550 produzioni 1866 744,007 id. 1880 910,396 id. Noi non abbiamo le cifre del censimento del 1895 - di cui è comparso soltanto il primo volume - ma d~lle notizie parziali che ci sono pervenute, la progressione v'è ancora accentuata ( 1) I giornalisti, gli oratori parlamentari e altri dottori Pangloss, che leggono tanto bene che male, delle statistiche fatte tanto male che bene, traggono da queste cifre questa conclusione che - contrariamente alle teorie socialiste sulla concentrazione capit~lista - il numero delle produzioni agricole aumenta costantemente, mentre che quello delle grandi produzioni {50 Ettari e più) va sempre diminuendo. Queste affermazioni, conformi d'altronde a quelle dei documenti ufficiali stessi, riposano sopra una pura apparenza, o piuttosto, sopra una nozione manifestamente inesatta di ciò che s'intendeva colle parole: produzione agricola. . L1 verità è, che, se si paragona - - aspettando il censimento 1895 - i censimenti agricoli del 1866 e del 1880 - il numero delle produzioni agricole, piccole, medie e grandi è diminuito. Produzioni » )) » » » da 56 Ettari in su 40 a 50 30 a 40 20 a 30 IO 5 4 3 a a a a 20 IO 5 4 1866 552 7 2Il7 3982 9967 30,996 52,650 22,165 32 987 1880 34°3 1414 3023 7749 2 5,983 48,39o 21,408 32,323 --- 160 391 r.n,693 Così duoq~e, si ha diminuzione per tutte· le categorie da 3 a 10 Ettari, da 10 a 50 Et~ari, come al di sottò di 50 Ettari. D'altra parte, è vero, i censimenti constatano un aumento considerevole del numero delle produzioni dette agricole, di una estensione inferiore a 3 Ettari, e soprattutto un 'enorme moltiplicazione delle « produzioni agricole d1 50 are e meno » ; ma è evidente che queste minuscole particelle - orti o ·campi di patate - non sono, fatte vere eccezioni, che delle vere imprese rurali ; la grande maggioranza di loro restano completamente al di fuori della sft:ra di produzione capitalistica ; esse non producono che dei valori d'uso e qut:lli che le coltivano ne fanno l'accessorio d'un' altra· occupazione, mestiere o commercio. Quanto alle imprese agricole vere, producenti dei valori di scambio, e sottomesse, per conseguenza, all'azione della concorrenza, la diminuzione del loro numero proviene, dall'accrescimento delle culture parziali da un lato, e dall'altro dalla riduzione del dominio agricolo. 1 · Ili. Trasformazione delle culture. Dal 1880 al 1895 l'ingrandimento ddle città e lo sviluppo dei mezzi di (1) Contrariamente a ciò che questi risultati parziali ci facevano prevedere, il volume 3° del censimento 1895, const.ita una diminuzione del numero delle produzioni parcellari. Ecco le cifre di questo censimento: Riduzione da o a 3 Ettari » 3a4 » ,> 4a5 » » 5a10 » » IO a 20 » » 20 a 30 » » 30 a 40 » » 40 a 50 » » 5o al di sopra 684,929 30,732 20,213 49,065 28,151 8,163 3,187 1,601 3.584 829,625 Si vede che, contrariamente a ciò che è, successo nel periodo precedente, il numero delle parcelle operaie e delle produzioni inferiori a 5 Ettari diminuisce, quello delle produzioni superiori a 5 Ettari aumenta.
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