'1{.f'JTISTAPOPOLARE 'Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCJALJ 399 perciò acquista delle vedute che oltrepassano quelle della propria classe; ciò che rende più facile la cooperazione industriale tra classi diverse. In Europa la distiozione di casta e sociale nell'industria impedisce effettivamente la cooperazione dtsiderabile tra i lavoratori di tutti i gradi. La libera critica di quelli cht: stanno in basso non vi è incoraggiata ; le doglianze e anche i suggerimenti da quelli che stanno in alto non vengono tollerati. Per principio e per pratica invece i lavoratori americani non hanno rispetto o riverenza se non pel merito. Il costo della vita più a buon mercato del mondo si trova negli Stati occidentali dell'Unione: ivi la maggior quantità di nutrizione può essere procurata con dieci ore di lavoro ; dopo vengono gli Stati dell'Est e poi l'Inghilterra, la Francia, la Germania. Sia detto lo sttsso dei vestiti, quamunque alcuni elementi primi siano più a buon mercato in Europa. Le tasse sono minori in America: Atkinson calcola che le imposte nazionali negli Stati Uniti assorbano il 2 112°10 del prodotto del lavoro di ogni individuo, mentre nella gran Bremgna ascendono dal 5 :-.16, in Germania dal 8 al 10, in Francia dal 10 al 15 °[,. Il militarismo è il terribile flagello dell'Europa; gli anni migliori della vita di un lavoratore vi sono spesi nel servizio militare e sono gli anni nei quali gli operai possono imparare di più e divenire più abili. Nè il danno è soltanto economico ; il sistema burocratico di educazione delle caserme si fa sentire in tutto ; gli uomini imparano ad obbedire come macchine, spegnendo l'intelligenza e l'iniziativa. Alla 5Uavolta il proprietario - lord Mammone - in Europa è senza cuore e non si preoccupa dei lavoratori. In Europa si apprende una sola specie di lavoro; mentre in America se ne apprendono diversi. Lo stesso trade-unionismo dell'Inghilterra non è segno di superiorità, ma è concomitante colla distinzione di classe come in Germania il sociali,mo fa il pendant al militarismo. Il trade-unionismo è un male e il lavoratore inglese è il suo proprio nemico. Le Trade Unions certamente fanno bene sforzandosi d'ottenere l'abolizione del lavoro dei fanciulli, la riforma del lavoro delle donne, e la soluzione del problema della terra ; ma esse mostrano poca intelligenza delle condizioni commerciali o delle esigenze delle manifatture moderne. Anche la peculiare divisione delle ore di lavoro in Europa non è buona. Invece il meccanico americano comincia la giornata con una buona colazione alle 9, lavora senza interruzione sino alle 12, ha un ora pel desinare e lavora di nuovo ininterrottamante dall'una alle 6. Non birra, non the, non sandwiches. È ben nutrito e lavora fortemente. (The E11gineerù1g - Marzo). .Alberto Cim: Tra autori ed editori in Francia. Si comporrebbe un grosso volume con la lista degli scrittori perseguitati e uccisi dalla miseria e dalla fame, e questa lista, in cui brillerebbero i più illustri nomi, formerebbe il vero libro d'oro di tutte le letterature. Colnet de Naval, al principio di questo secolo, ha scritto la 'Biografia degli autori morti di fame che ha pubblicato dopo il suo trattato sull'Arte di desinare i11città, scritto ad uso dei letterati. Oggi, più che pel passato, in ragione dell'enorme sovrapproduzione letteraria che esiste, tutti coloro che vivono della loro penna, sentono la necessità di riunirsi, di organizzarsi, di studiare e discutere i loro interessi, di stabilire le basi e generalizzare l'uso d'un contratto di edizione più equo, e, s'è possibile, più rimuneratore. La prima questione che si presenta a chi ha terminato un manoscritto è quella della scelta dell'editore. Ove andare? a chi rivolgersi? Un buon edit6re riesce a vendere un lavoro anche mal fatto, senza alcun merito, mentre un cattivo editore non riuscirà a trar partito da un capo d'opera - . Val meglio per uno scrittore avere un editore o averne più? Se si tratta di un editore di prim'ordine, sarà preferibile, senza dubbio, aver quello soltanto. li servizio di rifornimento pei libri s1rà più facile, la pubblicità dell'editore si ripeterà anche pei lavori precedenti, ma se l'editore non 'è di prim'ordine il bagaglio intero dello scrittore si trova compromesso. Zola, i De Goncourt, Coppée, Loti, Bourget, Prevost, Ohnet hanno preferito un solo editore, mentre Daudet, Claretie, Mendes, Lemmonier si son valsi di parecchi. Altri, come Michelet, Hugo, Lamartine, sono stat; gli editori di sè stessi, il che è prtfaibile se l'autore se n'intende e se i librai non esigono una percentuale troppo forte. Allo scopo di provvedere ai loro interessi, molti scrittori di ogni genere, romanzieri specialmente, hanno cercato di associarsi, ma sinora l'esperienza non ha dati i resultati che si aspettavano. Presentemente in Francia è in via di formJzione una società di autori-editori, gli statuti ddla quale, elaborati da Marco Marro, tendono ad assicurare agli autori, con la minor spesa possibile, tutti i vantaggi che avrebbero da un grande editore. I lavori saranno fatd a spese degli autori, ma per risparmiare a questi le preoccupazioni ddL, stampa e dell'organizzazione della vendita, sarà un agente nominato da loro che se ne occuperà. L'autore ri metterà all'agente il suo manoscritto, indicherà il tipo e i formato che desidererà, fisserà il prezzo di vendita e, o pagherà l'ammontare integrale dell'edizione, o darà le garanzie necessarie pel pagamento. L'agente creerà in ogni città dei librai corrispondenti che dovranno fare le ordinazioni senza resa. L'autore rilascerà il 40 '10 all'agente per sè e pei librai, e il 10 'lo per le spese di pubblicità; il 50 °[ 0 gli sarà rimesso dall'Agente, mensilmente, sulle riscossioni fatte (Revue des Revues • 15 aprile). Giulio Legras: I resultatidelladeportazione in Russia. L'im• mensa territorio utilizzato dalla Russh per la deportazione comprende due centri distinti : la Siberia intera, dagli Urali allo stretto di Behriog; l'isola di Sakhalme di cui la superfice è due volte quella della Grecia. Quando si parla delle colonie penali della Siberia bisogna distinguere tre gruppi: 1° i politici ; 2° i dissidenti reli51iosi; 3° i condannati per delitti comuni ai lavori forzati. Noi ci occuperemo qui di questi ultimi soltanto. Allorquando i forzati hanno purgato in un bagno della Siberia la loro condanna, sono ripartiti nei villaggi del territorio, e confidati alle autorità loc~li sulle quali lo Stato scarica gran parte dei doveri che avrebbe verso i deportati. Ma la ripartizione essendo fatta senza criteri pratici, quasi la metà circa dei deportati spariscono senza lasciar traccia dalla loro residenza. Nel circolo dell'Amour su 506 deportati, 358 fuggirono; nel Volost d'Ourinovski (circolo d'lrkoutsk) 434 su 561; nel circolo di Krasnoiarsk 10,248 su 20,798; nel circolo di Kansk 8,814 su 16,746; nel circolo di Atchinsk 5190 su 9413. La colonnizz,zione penale è quindi fallita completamente non riuscendo ad altro che a far salire la criminalità a una cifra spaventevole - . Nel!' isola di Sakhaline fu nel 1869 che furono trasportati i primi forzati per estrarre il carbon fossile. Le spedizioni si succedettero, e i deportati aumentarono tanto, che nd 1880 si risolse d' impiegare nell'isola anche coloro che avevano terminata la loro condanna. Però, per mancanza di studi seri, sia dei luoghi adatti alla cultura che delle attitudini dei condannati, tutto fini in un insuccesso completo. - Vi sono state anche gravi difficoltà per la costituzione delle famiglie. Benchè si sia avuta la previdenza di mandare a Sakhaline il più gran numero di donne condannate i.I bagno, la proporzione di esse è stata molto debole. Nel 1896 v'erano 1·8,184 uomini e soltanto 2,516 donne. La sproporzione ha fatto sì che la prostituzione è diventata un mestiere lucrativo. Quei che prendan moglie, non hanno in vista nè la costituzione della famiglia, nè il mantenimento del focolare. Il più spesso la donna non è che una sorgente di profitto : l'uomo la prostituisce e s'ubriaca poi con lei coi guadagni realizzati. La natalità é debolissima, ed i rari figli che hanno la disgrazia di nascere in tale atmosfera di vizio e di corruzione, e col fardello di una tal- eredità, sono fisicamente cattivi e malati, e moralmente depravati sin dai primi anni. ('R_evuepmitmtiaire - Aprile). 'D .r Verl1aeg1:ie La lottacontrol'alcool. Il Congresso che si è tenuto a Parigi dal 4 al 9 aprile è una vera tappa nella lotta contro l'alcoolismo. Oltre che l'avere considerato più largamente questo fenomeno, ha segnato l'entrata io battaglia del Partito socialista in una questione che era restata sin qui fuori della sua sf<ra d'azione. Certo non ignoriamo che il Partito operaio, sorto l'impulso di Vandervelde aveva creato fin dal novembre 1898 la Lera 11azio11as/oecialista a11tialcoolica; non ignoriamo che in !'rancia, all'ultimo congresso corporativo di Rennes (1898), la questione dell'alcoolismo era stata all'ordine del giorno; ma sappiamo pure che la grande maggioranza del proletariato restava indifferente a questa questione, e anche certi capi del movimento socialista si rifiutavano su questo terreno ad un'azione speciale. L'entrata nel congresso ufficiale borghese degli elementi socialisti, portanti la dottrina e la soluzione socialista, è un fatto di grandissima importanza. Per la parte che riguarda la gioventù universitaria, ne!la lotta contro l'alcoolismo furono fatti voti che l'educazione popolare sotto tutte le forme fosse orientata nettamente nel senso d'una attiva propaganda contro l'alcoolismo. Riguardo all'alcoolismo nel. l'armata fu appoggiata l'idea di creare in ogni caserma dd circoli di soldati, delle sale da giuoco e delle biblioteche, in cui essi potessero andare invece che alle osterie. Vandcrvelde, relatore sulla questione dell'alcoolismo e delle condizioni del lavoro dell'operaio, con un discorso " fatto di scienza, d'eru- " dizione, di lealtà e d'eloquenza » con un analisi fine, stringente, profonda, ne studiò le cause economiche; disse come l'alcoolismo si evolve coll'industria, quale interesse ha il proletariato a distruggerlo, e mostrò come il socialismo dovesse vincere l'alcoolismo, non solo pel miglioramento materiale e
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