RIAPISTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI tributario e dell'altro non meno interessante della teressati - somministra un largo conti ogente alle libertà insidiata vilmente e disonfstamente dagli forze sovversive; che in Italia il suffragio elettouomini che stanno al governo. raie è tanto largo da avvicinarsi all'universale ecc. I due problemi si connettono strettamente; e co- Ercole Vidali non è benevolo col Parlamento e loro che assicurano di voler fare una politica con- meno ancora colla sinistra; e nessuno saprebbe darservatrice ed una finanza democratica o sono in aperta gli torto: tanto più che egli le origini dei difetti malafede o s'illudono in modo sì miserevole da fare e dei gravi falli dei nostri partiti politici le riscondisperare delle sorti di u:1 paese che viene aflìdato tra nel paese, che li genera e li alimenta. Ma riad uomini di poco cuore e di mente ancora più pete un ingi.1sta accusa Ji carattere astiosamente piccola. regionale quando afferma che la rovina d'Italia in Ciò che pensa la vera democrazia sul sistema gran parte è da attribuirsi al preponderare,per la tributario, c.he esaurisce le forze economiche della vicinanzae il numerr, dapprima lento,poi soverchiante Nazione, e sui progetti politici, che vorrebbero ri- e fatale dell'elementomeridionale. cacciarlo indietro di oltre cinquant'anni nella evo- Qui non si è aff tto teneri degli uomini politici luzione sociale, questa Rivista con poca fortuna si, del mezzogiorno; ma delle presente corruzione e ma con tutta la franchezza consentita dal Regio del pen-ertimento del regime rappresentativo le Fisco, lo rip, te da quattro anni senza mai ct>ntrad- cause dirette ed ultime bisogna ricercarle nel tra• dirsi e - quello ch'è più - senza mai essere con- sformismo e in Depretis suo grande pontefice. Ciò traddetta dagli avvenimenti. che in diversi punti ed esplicitamente riconosce il Alle nostre parole, ai nostri moniti, dall'esperienza nostro autore. quotidiana che ne riprova l'onestà e la giustezza, Se volessimo segnare, però, tutte le consideradovrebbe· venire una grande autorità; ma l'analfa- zioni del \'idari nelle quali ci tro.viamo d'accordo, betismo - che non è solo quello dei di-graziati, dovremmo riprodurre gran parte del libro; ma che non sanno leggere e scrivere - l'amnesia, !'in- facendo plauso allo spirito di equità, che ne incoscienz1 della grande maggioranza degli italiani forma l'insieme e riferend0ci ai problemi più urtolgono alla nostra voce quella forza, che la do- genti e più interessanti ci fermeremo sui metodi vrebbe far penetrare negli amici e renderli operosi elettorali, che hanno reso una indegna mistificazione verso un indirizzo migliore, essenzialmrnte divtrso il nostro sistema rappresentativ0, e sui pericoli che dall'attuale. Non ci nascondiamo, altresì, che al- nascondono e creano i criteri di governo applicati l'azione nostra toglie efficacia l'artificio disonesto con predilezione da qualche tempo in qua, ma che dei nostri avversari, che fanno nascere ed accre- trovano precedenti nella storia tutta del regno ditano tra gl'inesperti e i pusilli questo sospetto : d' Italia. essere le nostre critiche e i nostri consigli sugge- Quando si fanno le elezioni, scrive il professore riti dall'ira di parte e dal desiderio di mutare !'or- di Pavia, non s'intende provvedere già ali' intedinamento politico dello Stato, anzichè del vivo e resse dell'uno o dell'altro partito, bensi a quello sincero amore pel bene pubblico. di tutto il paese. Le elezioni sono un grande e so• Consci di queste male arti dei nostri avversari, leone giudizio che esso pronunzia sul proprio goche sono i veri nemici del paese, perciò, poniamo verno .... Ora sarebbe cosa veramente molto strana, ogni studio nel mettere in evidenza il pensiero de- che chi ha da essere .giudicato, potesse scegliersi gli uomini autorevoli, che non militano nella parte i propri giudici; imperocchè nessuno potrebbe crenostra, ma che respingono ogni solidarietà cogli dere alla indipendenza e al disinteresse loro, anzi attuali reggitori dello Stato; e ciò facciamo nella qualunque giudizio loro sarebbe sempre ragionesperanza che trovi credito la loro parola non so- volmente sospettato.» Intanto il Governo non inspettata e non sospettabile di avversione alla vi- tende l'alto ufficio suo, e scambiando le carte in genti istituzioni. E l'accordiamo oggi assai volen- tavola si tramuta nelle elezioni da giudicabile in tieri ad un moderato del vecchio stampo, che da giudice. » tempo parecchio e senza atttendere gli ultimi tristi I metodi elettorali in onore in Italia non nuoceventi agli amici suoi ed al paese va dicendo dure ciono soltanto col dare complici e non giudici al verfrà, che se avessero trovato accoglienza più for-_ governo; ma ancora di più e in modo peggiore tunata, · avrebbero risparmiato e potrebbero tuttavia contribuiscono a generalizzare ed a rendere insari,parmiare al paese molti e seri malanni. - ~ •wn • nabile la corruzione « perchè gli 'amici del MiniI!. moderato cui accenniamo è Ercole Vidari, che « stero, che lo aiutarono a salire, vogliono essere gli scritti pubblicati nella Nuova Antologia,nell'Idea e compensati in qualche guisa dei loro servigi. ~ liberale e in giornali quotidiani ha riunito, fonden- E veniamo, per concludere, alle osservazioni doli, in un libro ( r). sui metodi di governo, che l'on. Pelloux vorrebbe In questo volume Ji attualità dell'illustre giuri- rendere, per così dire normali e costituzionali, che sta dell'Ateneo di Pavia anche da tutto ciò in cui contengono un giudizio severo ed anticipato su consentiamo con lui abbiamo poco o nulla di nuovo quelli infausti progetti politici reazionari, coi quali da apprendere e parecchie cose inesatte o del tutto si vorrebbe impedire la ripetizione dei tumulti sanerronee, vi abbiamo riscontrato, che gli tolgono guinosi dello scorso anno. pregio. Non si può, invero, con lui onestamente « Nonostante l'apparente tranquillità, nota il consentire quando afferma che i nemici delle isti- « Vidari, il fuoco cova ancora sotto la cenere, e tuzioni nel setteutrione provocarono gli ultimi tu- " coverà sempreminaccioso,fino a quando non samulti; che repubblicani e socialisti se la intendono " ranno rimossele cause che lo tengono acceso. Le coi clericali, che la massoneria - b11ialegadi coin- " amnistie, gl' indulti, le grazie possono asciugare " molte lagrime, non vincere quelle cause. Ep- (1) La presmte vita italiana politica e sociale N. Hoepli. Mi- " però credere alla pacificazione sociale, perchè la lano 1899. L· 4,50.
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