Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 19 - 15 aprile 1899

RIPISTA POPOLAREDI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI comunali e vicinali, l'analfabefr,mo, la deficenza ,\i capitali, l'usura, le imposte insopportabilmente esaurienti, la rottura delle relnioni commerciali colla Francia nel 1887, la sistematica denegazione della giustizia ecc. crearono o aggravarono un immiserimento biologico, economico e morale da fare spavento e da fare temere prossima la dege• nerazione completa e la scomparsa degli abitanti. Non tenterò qui, e adesso, uno studio sociologico per indagare il nesso genetico dei vari fenomeni succennati; basta assodarne la coesistenza e ricordare sinteticamente che la dominazione romana, la saracena, la spagnuola, e •.•..... l'italiana da venti e più secoli gareggiarono nella spogliazione economica e nella tirannide politica; generarono le condizioni menzionate e queste alla loro volta, agendo complessivamente, produssero la scarsa densità della popolazione e l'emigrazione, la grave mortalità, l'estrema miseria, l'altissima delinquenza. Raramente tali fenomeni si riscontrano in tale desolante armonia e con tanto parallelismo nella intensità; sicchè le cifre, che li rispecchiano a chi le paragona con quelle <lei paesi civili producono un vero senso di sconforto e quasi •di terrore. E lo sbalordimento si alterna colla indignazione quando ::i pensa che i governanti dell'Italia nuova han.no tollerato tutto ciò con loro indelebile vergogna! Con una popolazione la cui densità sorpassa di poco i 30 abitanti per chilometro quadrato - quanti se ne trovano nelle contrade più sterili e sotto i dimi più rigidi o in una fase di evoluzione, che rasenta la barbarie - parrebbe impossibile che vi si determinas5e una corrente di emigrazione. Ep • pure da qualche anno i sardi, attaccatissimi all'isola e che soffrono di nostalgia, cominciano ad emigrare in cerca di pane e di lavoro, quasicchè la terra natia non potesse darne a loro sufficientemente .... Questa specie di paradosso demografico - popolazione poco densa vivente su terra non arida, ed emigrazione - basterebbe a dare un idea della miseria degli abitanti della Sardegna; ma i dati sulla mortalità completano il cupo quadro; infatti mentre la mortalità del regno, secondo la Statisticadellecause di mortepelr897è discesa a22,16 e quella speciale per malaria a 01381 in Sardegna si mantiene a 24,16 e arriva a 2,38 - la più alta quota che si abbia nell'Europa civile I -- quella delle febbri palustri. E la emigrazione e la mortalità sono effetto ed indice ad un tempo della grande miseria economica. Questa alla sua volta viene eloquentemente dimostrata : dalle espropriazioni per inadempiuto pagamento delle imposte e per insolvenza di debiti privati, dai salari bassissimi e dai consumi molto scarsi. Le espropriazioni sono in numero enorme ; ben trentacinquemila proprietari vi sono stati ridotti in p0chi anni allo stato di proletari; interi villaggi sono passati in proprietà del Demanio; e i beni messi all'asta non hanno trovato compratori. Cosa fareL>bedi più e di peggio il collettivismo tanto temuto da molti? La misura del salario non può che corrispondere a siffatto stato di cose. Il lavoro delle miniere per cause indipendenti dal governo è male retribuito e peggio ancora lo è quello delle campagne deserte e male coltivate In media la giornata di lavoro non si paga più di una lira al giorno ; ma il problema la cui soluz10ne è difficilissima è quello di trovar lavoro. Si capisce, da tutto ciò quello che possono es,ere i consumi: ce lo fece conoscere !'on. Pai, affermando che in alcuni luoghi e a ce1te epochev'è chi vive di fichi d'India e di erbe selvatiche t Quando su questa gran<l<!miseria si è innestato il malefico tronco dell'analfabetismo si avrà ragione dell'altissima delinquenza delli Sardegna : delinquenza contro la proprietà, che supera, con la logica inesorabile delle cose, quella della m1ggior parte ddle altre contrade d'Italia; delinquenza contro le persone, che è sempre spaventevole, ma che per l'omicidio si è ridotta inferiore a quella della Sicilia. Ed t!cco come per un insieme veramente eccezionale di fattori sociali si riesce ad una criminalità barbara, che non ha bisogno dell'intervento di una razza maledetta per essere spiegata. .. * * Contro questo insieme di mali profonJi e inveterati si studiarono e si propongono ora rimP.di innumerevoli; si assicura anzi che il generale Pelloux si sia messo in viJggio con una valigia piena zeppa di prog~tti. ~on si saranno dimenticati quelli esposti dal Prof. Todde, che rappresentano la quintessenza del liberismo economico e riassunti dal Prof. LittarruZanda. (Rivista Popolare Anno I. N. r 3); informati a moderato intervenzionismo dello Stato sono gli altri esposti <lJl libro di Vinelli e dalla relazione Pais (Rivista Popolare Anno Jl. N. 8). Non è il caso di ripeterli perchè i lettori della Rivista mi lusingo che li rammentino ; ma per somministrare all'ammalata tali farmaci occotrono questi veicoli - oltre il decentramento ed altre opportune modificazioni legislative - : denaro,denaro,denaro I Il denaro occorre per fare davvero; e di altro denaro deve disporre il governo sotto altra forma, cioè: sgravando le imposte, che schiacciano la povera Sardegna più delle altre regioni d'Italia, che stanno esse pure assai male. Il fiscalismo : ecco il grande nemico che si deve debellare I Data la diagnosi e data la cura sinteticamente esposta quale valore può avere il viaggio del Re e della Regina in Sardegna ? Se il capo dello Stato possedesse le virtù taumaturgiche che si attribuivano nel medio evo ai rampolli di certe dinastie ci potremmo lusingare di assistere al miracolo della rigenerazione economica della povera isola appena Umberto e Margherita vi avranno messo piede. Ma la fede nei miracoli è venuta meno in tutti, perchè miracoli più non si vedono; e molto meno del genere di quelli, che occorrono nel caso presente. Con ciò non è detto che il Re non potrebbe esercitare una benefica influenza visitando la Sardegna: uua influenza più duratura e meno effimera che non sia la sospensione - semplice sospensione veh! - delle vendite all'asta ordinata in questi giorni dal ministro delle finanze. Il suo interessamento potrebbe indurre i ministri allo studio dei problemi, che la riguardano; ma in questa specie di azione egli è stato prevenuto: libri e studi dei privati, inchieste e relazioni ufficiali sulla Sardegna ce ne sono a bizzeffe e sono davvero e,aurienti : non c' è un lato solo della quistione che non sia ben nota!

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