Rl'ITIST.A POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCI.AL] 377 casa di salute, e ne fugge subito. per andare a chiedere ricovero in un monastero belga. • Quando questo libro sarà stampato, la risposta sarà • già venuta. Eppoi? Poi? Un nuovo spasso per gli « Dei, che di tutto cuore ridono, se noi piangiamo la- • crime amare • ( r ). No, per Dio, non ci è lettore che possa, come vuole il signor Paul Scheriog, ridere, leggendo questo libro. Innanzi ad una tragedia simile ogni giudizio, ogni espressione vien meno, tanto è lo sgomento che reca una si• mile lettura. (Continua) GIUSEPPE p ARATORE. (1) lvi, fine. Gli abbonati che ancora non si sono messi in regola coll'Amministrazione sono pregati vivamente di farlo colla massima sollecitudine dirigendo cartoline-vaglia all'On. Dr. NAPOLEONE COLAJANNI- ROMA. r- r<",.. h -• ,Si ricorda,·per· ri'o'rma, che· gli abbonati annui, hanno diritto,aggiungendo 60 centesimi a ricevere in premio il SOCIALISMO del Dr. Napoleone Colajanni (2.' edizione anno 1898) un volume di s~s fittissime pagine posto in vendita al prezzo di Lire 4. Dire, che i premi rendono semi-gratuita la " Rivista ,, - i nostri amici devono riconoscerlo - è dire, dunque, anche meno della verità. L'AMMINISTRAZIONE. RIVISTADELLERIVISTE Roberto:1,{irabelli: Problemi di libertà. Mai da oltre 40 anni - dall'ultima legge del 1858 - si era cercato di render più severo l'Editto Albertino che non è certo un monumento di libertà. Non bastava che gran parte del medesimo fosse copiato da quelle leggi di reazione che sono le leggi settembrine del 1835 in Francia; non bastava che parecchi articoli traessero origine dalla legge francese dd 1822 che è stata definita un oltraggio ai progressi del diritto penale contemporaneo ; non bastava che le altre due leggi del 1852 e 1858 sulla stampa - l'una figlia del colpo di Stato in Francia, l'altra della corrente illiberale sprigionatasi dopo l'attentato Orsini - ci ricordassero le influenze straniere ; non bastava : era necessaria proprio la censura che è agli antipodi della libertà. Ma i bavagli della stampa non salvarono oè la Convenzione, nè il Direttorio, oè il Consolato, nè l'Impero. Si spiega il plauso della Destra dia nuova proposta reazionaria, sebbene sotto la Destra non si fosse osato mai leç,islativamente attaccare la libertà di stampa; ma non si spiep;a, 11 plauso o, per lo meno, l'acquiescenza colpevole della Sinistra che vorrebbe ancora sventolare la sua bandiera dei vecchi principi. Quella bandiera sarà la bandiera del pievano Arlotto, fatta tutta di pezzi e a mille colori, se la si ripiega anche oggi dinanzi allo strazio delle pubbliche libertà e ai colpi di picc11ne, onde si vuol demolire il regime costituzionale moderno. Ma risolleverà la vecchia bandiera il partito radicale, repubblicano e socialista, non perchè le libertà moderne sieoo un'emanazione dello Statuto, ma perchè lo Statuto riconoscendole si ~ooforma, io questa parte, alla evoluzione civile della democrazia in Europa e nel mondo. Ma può il Parlamento fare e disfare le leggi costituzionali ? il Parlamento è io Italia costituente? Non tutti gli scrittori pubblici riconoscono che il potere legislativo sia confondibile col costituente ; ma sia che si accolga la dottrina di Minghetti, secondo cui non si può intaccare la costituzione, sia che si voglia obbedire ai postulati scientifici e storici della scuola democratica, noi non possiamo toccare una legge organica ccme la legge sulla stampa, non possiamo restringere l'esercizio d'un diritto essenzialmente politico e costituzionale, senza calpestare l'art. 32 dello Statuto. « lo ho concluso alla Camera " con un monito del Fortis. Egli, nel 188 3, disse al Presidente « del Consiglio, Depretis : « La vostra politica è pericolosa, « perchè dall'esperimento, che voi fate, sorge inevitabilmente « questo dilemma : o voi siete impotenti a governare colla « libertà, o la libertà non si concilia colla costituzione. » Nè " più nè meno » (Rivista Critica del Socialismo. Aprile). Lud. Gavazzi: San Mun e l'esportazionedelle sete chinesi per l'Italia. Nell'Italia superiore, e specialmente in Lombardia, da più di un mezzo secolo s'importano sete chioesi per rivenderle, torte io trama ed organzino, alle diversP. fabbriche di seterie io Europa. L'importazione si può calcolare dai 2 5 ai 30 milioni. Queste considerevoli materie prime danno lavoro a non meno di 25,000 operai a cui si danno più di 7 milioni di mano d'opera. Due soli sono i grandi mercati di esportazioni di sete chioesi : Sciangai e Canton. Il centro più impor• tante per l'Italia è Sciangai, il maggior porto chioese, la cui esportazione in seta è di 2 milioni e mezzo di chilogrammi, incettati dai mercanti indigeni che sono informati in modo meraviglioso ,della quantità e qualità presumibile per ogni raccolto. Le tratte bancarie sono negoziate a Sciangai da istituti di preferenza inglesi e francesi che dispongono di somme colossali. Credere che possano fare altrettanto istituti bancari italia1i, pve l'in!eresse -normale è il doppio che •io Francia ed , Ingnilterra, è una folle illusione. Stabilendoci a San Mun noi faremmo cosa dannosa per noi, costosa, e inutile, perchè non potremmo riuscire a sviare il commercio da Sciangai e Canton, che sfanno poi a grandi distanze da San Mun. Non si vede che costrutto si caverebbe ad occupare un paese gelosissimo degli stranieri, che diede filo a torcere a nazioni beo più forti dell'Italia, e che se volesse ammodernarsi getterebbe a mare tutti gli _stranieri, gl'italiani compresi, il che non gli sarebbe difficile con 400 milioni di abitanti. La Svizzera potrebbe invece servirci d'esempio. Non ne abbiamo dunque abbastanza dell'esperiP.nu dell'Abissinia? Ricordiamo piuttosto le vaste regioni ove convergono a centinaia di migliaia i nostri poveri coloni. L'America del Sud nasconde ricchezze immense e chiede braccia per metterle alla 1uce. È li che dovremmo posar lo sguardo non p~r far delle conquiste ma per saviamente indirizzare, amorosamente aiutare la nostra emigrazione, di cui pur troppo si ha cosi poca cura. ('N,uova A11tologia, 1 aprile). Patti Lcuis: Imperialismoanglo-sassone. L'imperialismo anglo-sassone è diventato in questi ultimi tempi uno dei fattori essenziali della politica generale. Esso ha tre caratteri essenziali e tra loro cootradittori : ha origine da un esaltazione sciovinista, è destinato a salvare i privilegi della classe sovrana, e finisce col romper delle frontiere formando la più vasta agglomeraoza d'uomini che si sia mai vista. - Da due secoli il Regno Unito ha messo a base della su1 azione l'espansione coloniale. Dal giorno io cui l'industria s'è sostituita alla produzione agricola, il Regno Unito s'è volto verso i paesi lontani, ha proceduto ad annessioni continue, ed è riuscito a riunire intorno. a sè un agglomeramento di territori in confronto al quale gl'imperi dell'antichità sono giuochi di fanciulli. Le viste del Regno Uoito per l'Estremo Oriente non sono meno:vaste .. Accanto al partito africanista v'è un F~'r East Party che. s',è dato per programma la conquista e l'ass,milaziooe compi_1:tadel Celeste Impero. Questa espansione divorante ha messo l'Iogli.ilterra•~ia contrasto con parecchie grandi'poteoze, e se la crisi gravissima è pel momento scongiurata, nessuno può garantire pel domani. La dottrina dell'espansione esotica ha conquistato tutti i partiti e soltanto William Harcourt, Joho Morley e Lobouchére hanno resistito alla corrente di esaltazione nazionale. Il più gran maestro d'imperialismo è Chamberlain. Questo imperialismo si spiega colla decadenza dtl commercio del Regno Unito, collo stagnamento dell'industria e coll'apprensione che questa decadenza inattesa ha prodotto nelle classi dirigenti. Dal 1888 al 1897 infatti il commercio totale inglese non presentl che 55 milioni di aumento, mentre questo, pel medesimo tempo, è rappresentato da 1.414 per la Germania, pel Belgio da 148, pei Paesi Bassi da 1. 377, aussia 362, Belgio 126, Caoadà 224, Stati Uniti 1810, China 872, India 404· e Giappone 1323. Anche !'esportazioni sono ribassate: da 6277 milioni nel 1889 a 5834 nel 1898. Le colonie si guardan bene di comprare dall'Inghilterra tutti i prodotti di cui hanno bisogno : si calcola ad l[4 del consumo gli acquisti che vi fanno. L'India e il Caoadà specialmente hanno più contribuito a ridurre la vendita della metropoli. L'India ha ristretto i suoi acquisti da 815 milioni a 685, non mantenendo al Regno Unito che il 60 °[0 del suo mercato io luogo del 72 °[0 del 1881.
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