352 'l{.l'flISTA.POPOLARE DI POUTICA LETTERE E SCIENZE SOCIA.Ll ~ quello di Ferdinando Bruoetière (quel tale che dopo una intervista col Pontefice ha proclamato la bancarotta della scienza I) il quale nella sua Rivista, la Revue des deux Mondes ( 1 Nov.), inneggia _alla religione cattolic~ •e vuol dimostrare che la medesima va facendo oegh Stati Uoiti dei progressi veramente strepito~i : e ~ita in proposito le statistiche. Mentre 1_25anc1 add~etro, 1Icat-; olicismo era rappresentato oegh Stati U~1tu da u_npo ·più della centesima parte della popolaz10oe, ossia da 30.000 anime sopra 3 milioni, oggidì annovera la setti• ma parte di quella popolazione c~esciuta quasi fino a 65 milioni. Ora se beo vi si ragiona su, questo no~ rappresenta per niente un progresso veramente straordinario, poichè si deve tener conto d~ll'a~mento natural~ della popolazione, della ingente em1graz1?oe dai . paesi cattolici dell'Europa, tanto che è da stupire che 1. c~ttolici negli Stati Uniti, secondo 1;ma n:ceote statistica (il Catholicdirectory per il 1894) siano app~na ~,077,85_6; mentre secondo alcuni cultori della materia, 1 .:attolic1 dovrebbero essere almeno in numero di venti milioni, volendo tenere conto dell'emigrazione continua de~cattolici dai paési cattolic! dell'~uropa .. ~a m_vece_~1 osserva che non pochi d1 questi cattoh~1 1~m1gra~1s1_convertono alle varie Chiese Protestanti: 11che s1 nsolve .io una perdita anzichè in un guadagno· per il ·c~ttol~cesimo in quei paesi io cui cresce l'albero della hberta. Lo stesso si dica dell' Inghilterra. li Papa ha un bel .scrivere lettere ed encicliche, ha un bel ino,alzan: o far innalzare delle preghiere per la co~versio~e dtll'lnghi!- terra, ma questa rimane sorda agh appelh del ~tc_ch:o Pontefice di Roma e non si muove. lovaoo qm SI ricorre pure alle sta~istiche per dim~strare i. progressi del cattolicismo nel Regno Unito: anzi le stat1s~1chedimostrano precisamente il contrario. ::3ccond? 11 penod1co inglese PresbyterianReview il numero Jt:1 protestanu è .cresciuto io 40 anni di quasi 10 milioni, D1eo~requell~ dei cattolici è diminuito di quasi due m11lon1. D1fatu nel 1841 vi erano in quel paese 19.563.353 protestaou, nel 1881 ve n'erano 27.206,807; il numero ~ei ~attolici era nel 1841 di 7,214,771, e nel 1881 s1 ndusse a 5,4 s 1,88 r. li quale numero per i cattolici è .ora. pressochè stazionario. E difatti secondo il CatholtcD1recto1y del 1894, vi sono nel Regno Unito 5,405,580 di ca~to• lici, di cui 1,500,000 oell'loghilterra, 365,00? nella Sco: zia, e 3,540,058 oell'lrlaoda; dunque ooo v1 può oè ~1 deve dire che l'Inghilterra sta per ritornare al cattohcismo; piuttosto si deve dire che i tentativi del Papato non hanno punto approdato: e il sogno di Leone Xlii, di _vedere l'loghilttrra cattolica, rimane un so~oo. E vero che si va parlando di conversioni 10 massa di Protestanti al cattolicismo: e il cardinale Waughan dice che le medesime sono circa 600 al mese ! Ma, invece si può affermare che se le conversioni al cattolicismo per lo passato, furono relativamente numerose, ora le medesime si sono fatte rarissime: e anzi si può ancora ass"dare ehe le conversioni dal Protestantesimo al Cattolicesimo e quelle viceversa si equiparano. È vero ancora che si afferma che io qualche frazione della Chiesa Anglicana, alcune dottrine cattoliche si .fanno strada ; ma e vero alt resi che in qùesti ultimi anni piu che mai si è fatta viva l'agitazione contro un qualsiasi movimento verso il cattolicismo, tanto che ancora da questo lato la Chiesa Romana ooo può cantare vittoria. li che è dimostrato dall'accoglienza fatta dagli Ingltsi alla lettera rivolta loro da Leone Xlll • Ad .Anglos » e dalle recenti manifestazioni contro il ritualismo che sembra volere invadere una parte della Chiesa :Anglicana : il popolo che è sempre l'anima di tutti i .rivolgimenti sociali e religiosi, è assolutamente contra• rio ad ogni innovazione che sembri volere introdurre ,nella. Chie~a d'Inghilterra alcune delle dottrine e dei riti della Chiesa Cattolica. Da qualche tempo pure i nostri giornali, vanno parlando di un movimento liberale che si va manifestando nel cattolicesimo degli Stati Uniti, e che è capitanato da uomini come Monsignor Irelaod, il Cardinale Gibboos► Monsignor Keaoe ed altri. Alcuni giornali anche liberali hanno scritto con simpatia intorno a quel movimento, e ne hanno manifestamente esagerato la portata e le conseguenze. Ora conviene osservare che quei prelati non pensano neppure di distaccarsi dal Papato; ma essi con un linguaggio abile e moderno, tentano conciliare il cattolicismo colla libertà : e volentieri vorrebbero dimostrare coi fatti che il cattolicesimo sa adattarsi ai tempi nuovi. Ma vi si riuscirà ? È difficile l'impresa per non dire impossibile. Onde si può prevedere fin da ora che se i prelati americani vogliono andare troppo oltre, saranno ipso facto richiamati all'ordine, i gesuiti ooo permettendo mai che il Papa tolleri tanta audacia e nel pensiero e nell'azione, tanto da far apparire il cattolicesimo americano come troppo indipendente da essi. Nè quei prelati sono co;Ì coraggiosi da potere resistere e da rc:odersi indipendenti dal Papato. Per cui si può prevedere fio d'ora che gli americanisti cattolici avranno vissuto, perchè saranno dimessi O· sottomessi, e così difatti avvenne: il Papa ha or ora pubblicata la sua enciclica contro l' .Americanismo in c.ui condanna le tendenze di una parte del clero americano: e Monsignor Irelaod, io un cogli altri prelati fautori di tale movimento, si sono affrettati a sottomettersi alla pa-- rola del Papa. E da deplorarsi che sia così: ma la storia ci dimostra che il cattolicismo non può essere che uno solo, quello cioè che riceve le ispirazioni e gli ordini dal Vaticano. Quale sarà adunque l'avvenire del cattolicismo? Si sarà data già una risposta alla domanda quando si pensi che i popoli latini eminentemente cattolici, vanno perdendo sempre più di vitalità e di influenza, mentre i popoli anglo-sassoni eminentemente protestanti, vedo.io la loro potenza e la loro influenza crescersi di giornoio giorno. Dott. ENRICOMEYNIER. DISBOSCAMENTO E MALARIA Al Presidente del Comizio Agrario di Avellino • Les sciences forment une republique ou chacun doit ~tre libre de.... dire ce qu' il pense • Veloean. • T1·. compi. de l'art. desacc. Pref. Da qualche tempo la quistione della malaria è all'ordine del giorno, non solo io Italia, ma ancora in parecchi altri paesi d'Europa, i quali, dopo le loro conquiste coloniali, si trovano io presenza di questo problema d'igiene pubblica. Tutti riconoscono nel protozoo, scoperto nel 1880, dal Laverao, nel sangue dei malarici, e da lui appellato ematozoo (hematozoaire) il momento causale della malaria. Finora, iavece, imprecise e contraddittorie erano le nozioni che possedevamo sui veicoli di trasmissione della malaria stessa . Il problema, finalmente, è risolto ; e la dottrina che attribuisce alle zanzare il veicolo di trasmissione dell'impaludismo ha, di recente, ricevuta la sanzione dell'esperimento. Ricerche, condotte con la massima serietà e il rigore possibile, danno la prova sperimentale che la malaria si prende per inoculazione. Anche per questa specie di ricerca i medici italiani si sono distinti per abnegazione, zelo e pazienza, e si deve ai loro studi la soluzione definitiva del grave problema . Il Prof. Celli, i dottori Grassi, Bigoani, Dionisi e altri hanno diritto di essere ricordati alla pubblica benemerenza. Il Grassi ha provato che tre specie di zanzare devono ritenersi enormemente pericolose, per l'inoculazione della malaria: l' Anopheles claviger, il Culex fenicillaris e il Culex malariae.
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