Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 15 - 15 febbraio 1899

;oo RltISTA POPOLAR.E 'DI POLITICA LÈTTERE E SCIENZE SOCJALI E. T. Mo11eta: Al generale Giovanni Pittaluga. La vostra lettera nella Rivista Armi e Progresso, se in molte pagine è una splendida giustificazione della propaganda per la pace, è però, dove parlate dell' U11io11Leombarda della Pace, il più fiero atto di accusa che si pote,se mai immaginare contro un simile sodalizio. Ad esso, stando alle vostre parole, la propaganda per la pace « serviva di bandiera ad altri scopi »; il suo umanesimo « non era che un pretesto »; l'agitazione promossa « mirava soltanto a demolire le istituzioni politiche attuali »: nelle sue coofereuze, nei suoi comizi erano formulate chiaramente le dichiarazioni di guerra contro la società moderna. Queste accuse non fanno onore nè alla vostra memoria, nè al vostro senno. Se nelle conferenze qualche autore, nella foga del dire, è andato oltre il programma dell'associazione si può per questo accusare I' U11io11Leombarda? Se gli oratori i più erano radicali, non furono invitati per questo, ma perchè si sapeva che erano oratori eloquenti come Bovio, Colajanni, Ferri, Morselli e Ferrero. Il fatto del completo successo che ottennero dinanzi ad un pubblico affollatissimo anche di persone colte, il fatto che i delegati di P. S. non interruppero mai, provano che la scelta non fu avventata. Volevate forse che per far conoscere quel che fosse la guerra chiamassimo a parlarne i suoi apologisti ? Quando di un'associazione che da molti anni vive nel paese, lavora alla luce del giorno, e della cui condotta fanno fede migliaia di persone, si dà un giudizio del tutto fantastico vuol dire che si trascura il primo dover~ di chi vuol giudicare una situazione od un sodalizio, quello cioè di esaminare gli atti e di attingere sul suo conto informazioni da persone degne di tede. Quest'abitudine di giudicare così, portata io un teatro di guerra, o dinanzi ad una sommossa, o nei tribunali avrebbe conseguenze tutt'altro che liete delle quali è piena la storia militare d'Italia da mezzo secolo in quà. Respingendo quei che hanno fede negl'ideali di libertà e di giustizia, gli elementi popolari, ausiliari indispensabili io una guerra d'indipendenza, si hanno le sconfitte del 1848, si i;là a Garibaldi una parte men che secondaria nella ~uerra del 1859 e si perde l'occasione di dare all'indipendenza d'Italia il cemento di vittorie italiane. Dando credito a falsi informatori, si va nel 1866 a occhi chiusi nel quadrilatero, con forze sparpagliate, dando al nemico il modo di vincere mentre si disponevano forze triple delle sue, e io Africa non si vede l'avanzarsi del nemico, e si raccolgono i tristi allori di Dogali e di Amba Alagi. Ho io bisogno di ricordare certi episodi delJa repressione delle sommosse di maggio e le migliaia di anni di reclusione distribuiti dai giudici militari? Tutto questo sarà accidentalità, ma noi alle altre ragioni che abbiamo di aborrire le guerre, che non siano di assoluta necessità, aggiungiamo quest'altra, che cioè non sentiamo iotiera fiducia in generali a cui manca la serenità del giudizio, che sentenziano di cose che non conoscono, e che non sanno adattarsi alle esigenze più legittime del proprio tempo e del proprio paese. {Vita lutemazionale, 5 febbraio). Gwtaf af Geijerstam: AugustoStrindberg. Io feci un giorno una corsa fino aLuod per rivedete Augusto Strindberg. Ricordo: sedevamo in una stanza semplicemente arredata e piena di libri. Niente che potesse attirare l'attenzione dell'osservatore. Solo, ad una parete un quadro, in cui era raffigurato l'autore del « Padre ». E guardavo in silenzio attorno, dappoichè il discorso era venuto meno. Ad un tratto Augusto Strindberg levò gli occhi, e con voce lenta, ia cui pur~ si sentiva una gran !e ironia ed una pià grande tristezza: Fra poco f.:steggerò - disse - il mio Gmbileo. -· Quando? domandai. - Il 22 gennaio 99 compirò il cinquantesimo anno. - Egli non vuole che si festeggi il giorno: giacchè egli vuole restare, quale è, solo. Ma io non posso non ricordarmi di lui, oggidì. Quale uomo ha infiammato dei cuori giovanili, come Augusto Strindberg ! Quale nome è stato più odiato di quello dell'autore delle « Confessioni » ! Ire ed entusiasmi giustificati, io massima parte dalla continua evoluzione dello scrittore, che socialista (Utopie) divenne un seguace di Nietzsche (An offener see). Chi non ricorda la risposta che egli dà nel Maister Olof? « O!of: Chi ccsei tu? - Gerdt: Se io lo dico, voi tremerete. Sì, è vero, ccvoi dovete tremare per svegliarvi. Io mi chiamo, io sono, « l'Angelo scacciato che diecimila volte ritornerà, sono il li- « beratore, che venne troppo presto, sono Satana, poichè vi « amo più della mia vita, mi son chiamato Lutero, Huss, ma « ora mi chiamo ANABAPTIST A I » Questo è certo: Augusto Strindberg ha lottato, ha combattuto battaglie meravigliose, e mal si oppongono coloro che nei fatti esterni vogliono trovare la causa ddla estrema solubilità del suo carattere. Di un male soffrì e soffre Augusto Strindberg: il dubbio. Al dubbio si deve il suo sviluppo meraviglioso. li dubbio lo spinse al socialismo, e il dubbio medesimo all'individualismo. Pretendere che quest'uomo strano non dubiti, vale lo stesso che imporgli silenzio, (Die Zeit, Gennaio). Dio11eo: Le riviste inglesi. lo verun paese le differenti classi del popolo possono essere.meglio studiate attraverso alla stampa periodica quanto in Inghilterra. Ogni classe ha creato il tipo speciale proprio, che riflette completamente i suoi ideali, le sue passioni, i suoi pregi e i suoi difetti. La storia della stampa inglese è la storia della società inglese. Lo studio diligente dei giornali e dei magazzini delle classi inferiori mostra l'aspetto mentale di questa nuova classe di lettori, ch'è comparsa di recente. D'altra parte chi vuole conoscere realmente le classi colte della società inglese deve studiare i grandi giornali quotidiani di Londra e le riviste mensili. C'è da rimanere sbalorditi del grande numero di questioni, a cui s'interessa un inglese colto. La quistione egiziana, il dramma spagnuolo, la ~on1izi?~e de\ f?nciulli nelle officine, la riforma delle prigioni, 1 pnnc1p1 dell euca ecc. ecc. assorbono ugualmente l'attenzione del lettore. Ogni m1mero di una rivista è una enciclopedia delle quistiooi del giorno - una collezione di materiale che il lettore illustra dal proprio punto di vista. L'evoluzione della n vista, dal battagliero pe~iodico al magazzino d'informazioni, avvenne gradatamente, a misura che si formò la coscienza della società. Alla metà del secolo XVIII si sentì il bisogno qi discutere certe quisti~nj se~za -spirito di combattimento ; perciò applrve \a. pnma nv1st_amglese: !lie 9.-Co11thRlyeview. Lo scopo delle n viste annunziato nel pnmo numero era modesto: criticare i libri nuovi ; ma sin àai primi articoli la rivista divenne un organo battagliero. Ci sono : un attacco contro l'intolleranza della Chiesa :mglicana, alcune riflessioni sul patriottismo reale? ~ui partiti politici durante il regno di Giorgio 1° e 2°. La nv1sta :bbe un ~~ande su_ccesso e i conservatori vi'contrap• pose~o subito 1~ Cntical Rev1ew. Lo sviluppo delle idee progressiste sul fi01re_del secolo ~corso e nei principi del presente f~~e na;cere. la E~rnb'."{h 'l{_~vtew, nella quale collaborarono i P!U _bnllan!1 scntton hberah. Hallam vi pubblicò i primi cap1tol_1~ella Storia_ della CfStituzione inglese, e ,vilberforce vi commc1ò la crociata contro la schiavitù. Come antitesi sorse la Quarterly 'l{_eview, l'organo dei vecchi Tories. Nuove classi e nuovi bisogni sono sorti ; ma la Edinbur<Th è rimasta immutata e comparisce sempre ogni tre mesi soiteoendo il vecchio liberalism? dei . tempi di Macaulay, mentre la Quarterly si è adatt~ta a1 tempi e s1 preoccup_a dei bisogni dei nuovi elettori. Poscia venne la filosofica e radicale Westmilwer Review per la propaganda delle dottrine dell'utilitarismo. Sostenne strenuam7ote l'.ema,~cipazione dei cattolici e degli ebrei, l'uguaglianza dei culti, l mtervento dello Stato nella istruzione ecc. Stuart ~ili vi dette l'impronta della sua siocerità e della sua logica. E la rivist~ più stimata e più letta, e continua ad essere un organo radicale. The Fort11ightlyReview nel primo numero fece la _sua p_r~fessione di fede di ra~icalismo pratico. Queste due ultime n viste furono fondate pnma delle due grandi riforme del 1832 e del 1867. Il periodo d'oro della Fortnightly fu dal 1867 al 1882, e rispecchiò le opinioni del direttore Iohn ~orley. ~.utt: le ~1;1istio?ivi son_o tra~tate _con competenza, e 10 n?n ~1u d1 s~d1c1pagme : og01 pagma viene pagata sino a ven_u ghmee. Poi sorsero la Progressive, la Co11temporarRyeview, 'N.i11eteenthCentury. La Co11temporary è divenuta la seconda rivista per !mp_ortanz~.Queste riviste erano troppo care. Nel 1890 sotto la d1rez1one d1. S:ead apparve b 'l{_evieu,of Review, che costa sessanta centes1m1 per numero. Stead è stato successiva- ~ente socialista, teosofista,. spiri:ualista, ammiratore dei gesuiti, ung? _eaccusatore de}la ttranmde inglese in Irlanda. È imposs1b1le pre~edere. c1_òche St~ad pubblicherà nel prossimo numero ; egli commc1ò la camera nel 'N.,orthDaily Express fece l_a su~ c~rriera come direttore. della Pali :Mali Gaz,tte: 1~ sue n velaz,om sulla moderna Babilonia e la sua associazione ~on Miss .'I.noie Besant sono . memorabili. Le riviste inglesi, mfìoe, mao mano che progredisce la coscienza sociale e la vita diviene normale, cessano di essere organi di combattimento e divengouo magazzini il cui obbietto è quello di dare esatt~ informazioni ,ulle quistioni del p:ioroo, e d'illustrarle dai più opposti pu~ti di vista. (Russ!,oieBogatstwo. Gennaio). RECENSIONI Prof. Carlo Previtera: Riforme. Guida degli insegnanti delle scnole medie agrumarie. Trapani, 1897. C_on.vero rammaric~, :na s~nz~ ~ostra colpa, ci occupiamo tardi d1 questo :no_dest1ss1molib~1cc100,che ha pregi intrinseci, che raramente s1 rinvengono nei grossi volumi. L'A., che è un insegnante _del)e sc~ole secondarie, non vaga nelle nuvole; ma fa ?sservaz10!11prat1c~e a_ssenn~te sulle riforme dei progra,:i1m1e sugli mconv~ment1 gravi e numerosi, che tolgon utilità alle scuole, quah sono attualmente in Italia. Lo raccomandiamo vivamente. 'Dr. Napoleone Co/ajam1i proprietariod,irettore-responsabile. ----=---=::---=:--::-----:ccc--:---::c-,------- Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro, 16.

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