RlfTISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALJ Crispi e salgono e scendono le scale dei consolati per mendicare vergognosamente qual che croce di cavaliere: e quando sono invasi dalla fr('gola patriottica la sfogano al piu con qualche goffa dimostrazione organizzata in occasione della festa dc::llo StatutO o del 20 Settembre, o con qualche discorso vuoto e reorico a base di menzogne st0riche e di basse cort1giaoeri('. In quanto alla mlssa dei hvoratori poveri, ha'1no poco da dare, hanno scarsissimo il sentimento nazionale e della patria lontana non ricordano che la miseria e le angherie che vi subirono. In questa massa, dd restO, prevalgono i meridionali quasi tutti analfabeti e affatto disinteressati dalla vita politica. Questa è la dolorosa verità. Ad ogni modo crediamo nostro debito di plaudire alla iniziativa Op· portuna e santa degl'italiani di Australia, e ci auguriamo di tutto cuore, che es~a trovi una eco larga e simpatica nell'America del Nord, nel Brasile, nell'Argentina, nell'Uruguay, in Tunisia ecc. Gl'italiani all'estero rispondendo all'Appello del Comitato « Pro libertateet J ustitia » faranno opera .doverosa di figli pietosi e provvederanno anche un poco a loro stessi: il rilevamento delle condizioni politiche e morali - che produm:bbe anche quello economico della madre patria -- presto o tardi si tradurrebbe in guadagno netto per le colonie, che si vedrebbero piu stimate e rispettate dagli stranieri. LA RIVISTA. LACROCIATA INTERNAZIONALE DELLA PACE \Vii liam Stead, il giornalista celebre che nella Pall-Mall Gaz.ette di Londra denunziò le turpitudini ddl'arist0crazia e dell'alta borghesia inglese; che con pari ardore mise alla gogna gli amministratori disonesti di New-York e di Chicago - fa. moso l'opuscolo vendutosi a milioni di esemplari: Se Cri1to venisse in Chicago!- ora ha intrapreso una santa e nobile crociata in favore della pace. Egli ha visitato e intervistato lo Czar e i principali capi degli stati europei, ed è ritornato in Inghilterra più entusiasta che mai di Nicolò II che egli ritiene sinceramente devoto alla causa della pace. ~In Londra e in Inghilterra ha organizzato comizi e manifestazioni, e vuole addirittura dare i caratteri di una vera crociata all'agitazione che sembra tanto lontana dallo scopo che si prefigge, ma che noi siamo sicuri sarà realizzata in un non lontano avvenire. Nè lo Stead si fa molte illusio'li sui risultati immediat;. Per ora, egli dice, basta che il cuore del popolo sia commosso e che il sentimento nazionale cominci a volgersi verso la pace. Questa è la conclmione dell'articolo: The internalionale crusade of Peace, che si trova nell'ultimo numero della sua Reviewof 'R._eviews. Nel quale, con quella mistura strana di misticismo e di ser.so pratico, eh' è propria degli inglesi, lo Stead prende le mosse dalla crociata di Pietro Gautier, detto l' Ere• mila, per conchiudere che la Gerusalemme odierna, in conformità del vero spirito del Cristianesimo, dev'essere la pace. In questo numero della 'R._evitwof Revicws vi sono tre moduli di sottoscnz10ne: 1° per l'arrm)• lamento nel\' armata internazionale per la crociata in favore della pace; 2° per l'abbonamento alla Cronacadella Crociata, pubblicata dallo Ste:id sotto il titolo : Guerra contro la guerra; 3° per lo indirizzo da inviarsi allo Czar. Questo indiriz;:o può essere sottoscritto da ogni persona, che ba l'erà di sedici anni ed afferma: I' la gratitudine per la iniziativa presa dallo Czar in favore della Conforenza per la pace; 2· la convinzione che s:a arrivato il momentO in cui i governi debbano Sl!· riamente preoccuparsi di promuovere una di: ci:;- sione internazionale sui mezzi più efficaci per a,- sicurare a tutti i popoli i benefizi di una pace l f. fettiva e duratura, e sopratuttO per porre fine :il progressivo sviluppo degli armamenti attuali. . L0 Stead chiede all'Inghilterra: un milione di volontari arruolati pel servizio della crociata ,lella pace; cinque milioni di firme nell'indirizzo per lo Czar; meetings e Comitati locali in ogni città e in ogni distretto; ed un volonteroso che s'incarichi della propaganda in ogni Chiesa, Cappella, Associazione, Unione di qualunque specie. L'associazioc e alla cronaca della crociata : Guerracontrola g11e1a1 che dal I 2 Gennaio in poi si pubblicherà ogni settimana, costa uno scellino e sei pence (circa L. 1,60) all'anno. Al numero di Gennaio della 'R_eviewof Reviews, infine, è unito un interessante supplemento speci.tle alla Guerra rontrola guerra I nel quale si trov:tno : il brano principale della circolare del Conte Moli• ravieff del 24 Agosto 1898; il manifesto della crociata internazionale per la pace ; il precedente diplomatico inglese, ad iniziativa di lord Roseb~rrv, nel 1894 per il parziale d:sarmo ; i calcoli di lord SaLsbury di quello che costava nel 1888 la pare armata in EuroJ'l ; i giudizi dei principali uomini di stata inglesi sul manifesto della crociata ; il I csocont0 del grande Meeting tenutosi in St. Jan11 s Hall il 18 Dicembre 1898; il programma della crociata ecc. ecc. S:>no numerosi gli scettici su questa Crociata in favore della pace; e gli scettici credono di avei e buon giuoco di fronte agli armamenti che co1,tinuano nonostante la proposta dello Czar, ed ai pericoli di guerra tra Francia e Inghilterra. Noi non siamo del numero, ed agli scettici ricordiarno che la realizzazione di un grande ideale non si ottiene in un giorno, nè in un anno. Non possono . scomparire come per miracolo le numerose ca1;se di guerra che tanti secoli di Storia hanno lasciato in triste retaggio al mondo ; nè in un istante ::i possono mutare i sentimenti e le condizioni psicologi che dei popoli. Sappiamo, però, di certo che moire guerre sono state evitate mercè la propaganda degli utopisti della pace, che hanno sei 1· sibilrnente modificato l'ambiente sociale-. Quanti secoli non passarono prima che dall'Europa e dal- !' America scomparisse 11 schiavitù ? Ed essa or.i non è più che un triste. ricordo! Ciò che avvenne della schiavitù avverrà dell.t guerra. Non manifostiamo una speranza, ma u 1.1 protonda convinzione! LA RIVISTA. Dr. NAPOLEONE COL.4J.4NNJ Mouvements sociaux en Italie Paris, 1898. Lire UNA
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