Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 14 - 30 gennaio 1899

'RJVIST A POPOLARE 'Dl POUTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Lo spirito militare anzichè generare idealità, le pr~- -suppone; esso ~on è che un me~zo ?cco~rent: in d~te circostanze stonohè perchè certe 1deahtà s1 estnnsechmo -e si realizzino. Ed ora facciamoci spassionatamente ad esaminare dav• vicino come operi e su che poggi nella realtà questa « scuola di moralità» che si chiama esercito; cosi solo potremo coglierne l' intimo valore morale e giudicare , della potenza educativa che gli è propria. I cittadini che vengono reclutati per far parte dell'e- " sercito diversificano grandemente per cultura ed educazione ricevuta, ma per tutti quando. avvie~e il r~clutamento è già tra~corsa gran part: d1 q?ell età pn'i atta allo sviluppo fisico e alla formaz10ne d1 un forte carat - ·tere morale. Del resto l'esercito, così com'è presentemente ordinato, non si dà la curà di iniziare nei cittadini che recluta una specifica ed unica ed~cazione mora)e; nè lo po~r~bbe; - perchè, eliminate le d1fficoltà,~orse1ns?rmont~b1h, eh~ si opporrebbero ~ .t~I~ ~p~ra d.1edu~az1on~ d1p~ndent1 dalle varie irriduc1b1h md1v1duahtà ps1colog1che già formate, rimarrebbe pur sempre da ~uperare la difficoltà materiale proveniente dalla . brev1t~ . della terma; per la quale riesce assolutamente 1mposs1bilesvolgere od anche solo sbozzare una qualsiasi educazione morale, nell'animo poniamo, del contadino reclutato rozzo, spesso analfab;ta, che vive, prima di far. parte dell'esercito, in una sfera di moralità confinante più con quella del bruto che con quella dell'uomo. .. . . . La ferma inoltre ha per rag1om finanziane, una tendenza spicc~tissima 'a farsi sempre più breve; si _vi_e!le co,i a diminuire maggiormente, col tempo, la poss1b1htà di tentare una educazione morale unica su cui basare saldamente l'esercito. L'ambiente militare si trova quindi, per necessità di cose da lui affatto indipendrnti, a presuppore nei reclutati ciò che la maggior parte di essi non ha; cioè un forte sentimento patriottico, una chiara co.scienza deg_li interessi nazionali d1e spingono a tener umta la propria nazione e a difenderla da qualunque attacco nemico. Il principio dirtttivo d:I!' ednca_zi~ne mili!are che I~ maggior parte degli eserclll stanzuh europei segue, s1 riduce a questo semplic)ssim.o: « Fo~mare nel breve tempo della ferma dei soldati atti matenalmente alla guerra; capaci cioè di maneggiare un fucile, e di eseg_uireautomati.:amente i comandi che vengono loro dati. » Con questa d1luciJazione preliminare ~oi po~siamo inoltrarci con sicurezz,'l nel grande meccanismo m1htare, scomporlo ntlle sue varie parti, .e most;ar: in c~e esso effettivamente consista e come agisca sul! ammo d1coloro che lo compongono. . L' ambiente militare dovendosi adattare alla matcna bruta che la nazione 'precedentemente crea e indi recluta perchè venga Istruita mil\tarmente, si trov? _costrett~ a sviluppare con sempre maggior finezza e prec1s10nequei mezzi che si dimostrarono più atti alla rapida formazi-one d'un esercito pronto per la guerra; e venne a rivestire così un carattere odiosamente coattivo. L'ambiente militare, in altre parole, non potendosi dare la cura di unificare moralmente la massa diversificata che entra a far parte dell'esercito, deve rivolgere tutta la sua attività, tutta la sua forza e il suo studio a teneda materialmente, meccanicamente unita ; epperciò dispone di potenti mezzi coattivi materiali come il codice penale militare e il regolamento di disciplina, i quali fissano pene e punizioni enormemente sproporzionate ai reati e alle mancanze che contemplano. Ma oltre a questi mer,zi coattivi materiali, l'ambiente militare ha saputo, costrettovi dalla necessità, sviluppare un intero e finissimo arsenale di mezzi coattivi morali che agiscono continuamente sul soldato e che hanno la grande virtu di addormentare a poco a poco le coscienze, di smussare gli spigoli ribelli, di stornare e di impedire la manifestazione e lo sviluppo delle varie individualità. Ed ecco formarsi, per necessità di cose, lentamente, pietra su pietra, il meraviglioso edificio militare moderno, ecco for~,ars1_tutto quell' equilibrato meccanismo, maestoso ne,l,.m~1e_mec,ur~to e minuto nei particolari che afferra 1 md1v1duo cosi come la nazione glie lo dà e a poco per volta me~cani~amente lo piega, lo contorce, lo plasma come megho gh conviene e gli talenta. II. Appena la recluta veste la divisa - primo mezzo di c?azione morale d'un'importanza morale molto maggiore d1 qu.tnto comunemente non si creda - il cittadino scom_pare;.ma ~on scomp~re solo materialmente e agli occh~ degli altn, ma bens1 moralmente e ai suoi propri ~echi; tutte le prerogative individuali, tutte le orignahtà che valevano a distinguerlo dagli altri, per uno strano feno~t:_no eh~, se_ ci . si ~assasse l'ardita espressione, defimre~mo ?I otticapsicologica, scompaiono nella monotona umform1tà della divisa. Q~esta con_correinoltre - e qui è il suo carattere depress1v~ massimo - .a dare risalto maggiore alle differenze d1grado, per cm un sentimento invincibile e grande di soggezione penetra nell'anima della recluta al cospetto dei graduati. . La ~rmoto_nia de_lleoccupazioni e delle istruzioni, il npeters1 continuo, mcessante degli stessi atti, delle stesse cose, completano colla divisa il mezzo· coattivo morale che primo abbiamo preso ad esaminar;: l'uniformità la quale fa p~r?ere ~l!'i?div!duo la .~oscienza del proprio ~alore, lo spmto dt 1mzlat1va e 1 impulso alla originalità. , La. recluta trova una classe anziana già adattata alI ~mb1e_n~ep, er la conoscenza che quest'ultima ha della -vita m1htare acquista un certo spirito di superiorìtà sulla classe nuova, da poco chiamata sotto le armi. L.t classe anziana si vale largamente - perchè già educata alla tnste scuola della gerarchia che fa d'ogni uomo nello stesso tempo un soggetto e un capriccioso tiranno - della sua superiorità, per irridere alle « cappel(onale » dei nuovi giunti, per scherza re sui dolori che essi provano trovandosi così, da un giorno all'altro. sbalzati in un ambiente sconosciuto e complesso che ~fugge ad una comprensione rapida, per divertirsi barbaramente a spese della confusione caotica che ogni recluta all'inizio della sua vita militare, ha nel cerveflo. La classe anziana perciò agisce sulla molla più potente dell'uomo: sull'amor proprio. La recluta per sfuggire alle sanguinose punture è spinta ad adattarsi nel minor tempo possibile all'ambiente; a transigere, di conseguenza, sul disordine morale che tale ~d lttamento ~orta al suo organismo psichico ; è spinta 1nsomma, a distruggere da sè ·stessa la ~ua precedente educazione, negando i principi morali su cui da borghese imperniava la sua vita; se conserva l'illusione che in qualche contingenza le potrà tssere resa giustizia contro un suo inumano superiore, questa illusione che, lasciata in tutte le reclute potrebbe imporsi nell'ambiente e essere sorgente di maggior giustizia, è dalla classe anziana stessa violentemente distrutta ; brutalmente, umiliandola ed irridendola 'le dicono chiaro e tondo che contro un superiore avrà sempre torto, che le sue son pretese da bambino, che ora non ha più la difesa della mamma .. ecc. Allora quel rimasuglio di coscienza morale, di affetto puro, di amore alla giustizia e alla verità che la prima raffica della vita militare non ha saputo disperdere, viea racchiuso gelosamente in fondo all'animo; la recluta si ripiega su sè stessa, s'adatta sul volto la maschera delfo scetticismo per coprire le lagrime, il dolore, la nausea che quanto l'attornia le desta, e impara anch'essa adirridere gli altri, quelli che ancora osano, per mancanza di pudore del cuore, estrinsecare un affetto gentile, un pensiero giusto, uno scatto di ribellione santa. Iniziata cosi brutalmente all'adattamento, la recluta si fa lentamente· una coscienza più o meno chiara del mondo in cui vive, ma che ad ogni modo basta per con-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==