234 RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI a svolgersi in maniera che è loro particolare. Restano gli altri: e su questi appunto si dirige l' occhio fidente dell'educatore. Con quale cost. utto ? Egli, nemmeno per q_uel poco. che_ con previggente modestia s'era prefisso, nesce ad 10flmre: perchè la comunità che spesso lo subisce come la grandine e sempre lo compassiona come un diavolaccio affamato - non si preoccupa di garanti~gli quel prestigio che gli è necessario per operare energicamente e durevolmente sulla coscienza dei suoi discepoli. Rappresentatevi l' immagine di uno stimato sacerdote cht si affacci a catechizzare quel gran fanciullo che è il popolo. Egli è vestito di paramenti chiassosi e si erge su di un pulpito pieno d'mtarsii collocato in una superba aula. Egli parla ascoltato, e nei riposi l'organo, quando non l' orchestra, tiene desti i mistici sentimenti nei fedeli. Non vi è calcolato tutto con rara sagacia? Tutta quella scenografia è messa in giuoco per assicurare il fenomeno della suggestione. Occorre appena avvertire che qui trattasi non della sug_gestione allo stato ipnotico, ma di quella meno appanscente, allo stato normale, per cui le vibrazioni energiche del cervello del predicatore si trasmettono, date le condizioni in cui parla, vivamente nel cervello degli uditori affascinati, e li costringono all' attenzione e all'obbedieza. . ~i qu~sta s1;1gge~tionesiamo tutti, dovunque e sempre, vittime m vana misura: e la scuola non può prescinderne. « Ogni educazione - avverte infatti l'illustre Nordau - ogni iusegnamento sono suggestioni ». . Ed anche il maestro, come quello stimato predicatore, 1mprendc a suggestionare il suo difficile uditorio. Ma quale differenza ! li maestro non può sbrigarsela coi precetti divini ddl'oratore sacro, e non può, nel poco tempo di cui dispone, raccomandarsi, come inconsciamente ed efficacemer.te .pratica la societa, agli esempi vivi, occasionali: deve adoperare certi cadaveri di esempi, di cui presenta poi l'estratto in tanti precetti. Ora i precetti - mi approprio una frase del Gabelli - non sono moneta corrente, ma appena cambiali che piglian valore dal traente. In questo caso il traente è quel sospettato, quello spiantato del maestro, e ... non è vero che mi permetterete di non calcolare per decenza il valore della sua firma ? Del resto ch'egli sia un disgraziato lo dicono al fanciullo tutte le apparenze: dalla casa poco comoda all'abito lucido, dalla cucina piu che modesta, alle s~arpe non sempre irreprensibili: e dove l'intuito birichino del frugolo non arrivasse, arriva certo la sbadataggine di papa ? dello zio (I), i quali non si periteranno d'imprecare m. sua presenza alla legge che impone la distruzioneobbltKaloria ai bilanci comunali. Perchè i fanciulli - spesso stipati in gran numero in un locale inadatto - crederebbero più al maestro che li sermona dall'alto di una cattedra... sotto il livello dei banchi e con voce appannata dall' asfissia incipiente - crederebbero più a lui che allo zio pizzicagnolo nonchè consigliere comunale, al quale lo stesso maestro fa di grandi sberrettate? - I maestri?! quelli li possono bene moralizzare perchè hanno assicurato lo stipendio! Ma voi la loro morale conservatela in tasca per le solenni parate: seguendola nella lotta per la vita morreste di fame ! - Ecco quanto si dice, o, che è lo stesso si fa capire a_gli alunni, fuor!, dai babbi e dagli zii - Ì quali poi non s1 stancano dal npetere congestionati e furibondi che ... la scuola non educa. ~a _cr~ate, sig':1ori_miei, al _maestr? le c~ndizioni per ~m gl! nes~a faCJle 11 suggestionare 1 propn alunni e lo 10durh ad mfìlare e percorrere durevolmente la via del bene; studiatevi inoltre di mettere i vostri discorsi e ancor piu la condotta VC'Strain armonia colla morale che pretendete s'insegni in iscuola: e dopo ... Dovete sapere che nella Cina, quando un ragazzo comm~tte c~ttiye azioni, si procede saggiamente ali' arresto dei gemton. (I) li quale, pottr cause, può essere anche un co111,11et1datore! Ebbene -:- dopo ~ se l'_alu?no commetta la più piccola mancanza, 10vece dei genuon, arrestatelo pure il maestro e: fuoco! Per ora ha ragione lui e voi torto marcio. (AMILLO VACCARO. ~~ POLEMICA NUOVA PER UNA QUESTIONE VECCHIA (Sempre sull'accordo fra radicali, repubblicani e socialisti). L:i, nec~s~ita ~i un'azione c~ncorde, per_quanto distinta, fra 1 partm radicale, repubbhcano e socialista si sente - in questo quarto d'ora di bufera reazionaria - si generalmente nell'aria, che un imperioso dovere mi spinge a scendere, salutando, risolutamente nel libero torneo in cui sono gia sce~i, da bravi giostratori, il Socialistoid; e il Travet prima, e gli on. Ferri, Sacchi e Colajanni dopo. Il dibattito obedisce alla legge di ernluzione. Ai deboli colpi iniziali dei due primi, sono succedute le stoccate vigorose degli altri, vibrate nel cuore del tema. Prei:netto u~ esame critico delle ragioni sostenute dai valenti che m1 hanno preceduto : poi farò seguire il mio modesto ma franco avviso. * ~I Socialistoide (1) accusa"/ socialisti di avere, colparalizzare e demolire i radicali e i repubblicani, reso un grande servigio alla causa monarchica ; mentre il Travet ( 2) gli ribatte che ogni accordo dei socialisti coi radicali_ e coi :epubblicani è destinato a sempre fallire, se qu~su non s1 ?eci?eranno ad e~sere.... un po' più radic~h e repubb~1c~01_e, se non s1rassegneranno a non piu ntenere I socJahsu come usurpatori e come fratelli cadett_i: _le _quali accuse sono, poi, recisamente negate dal Socialistoide ( 3) facendo anzi rilevare, di rimando, che l'entente è stata, finora, resa difficile dal braminismo dei repubbl!cani, ma pia dal bigottismo dei socialisti. Tagho corto: una. siffatta intonazione polemica non l'a_pproyo. Essa n_o~ fa _eh~ recare nel campo teorico, gh ~rtI e !e recnm1na_z1on1che, a solo vantaggio della reazione, s1 sono avuti finora nel campo pratico. Segue l'on Ferri (4). Il Sl!O divisamento lo riassume nel motto : comunedifesa e non alleanza confusionista. Ri~iene_n~t1;1ralel'unione dei radicali, dei repubblicani e ~e1 soc1ahsu per la comune difesa delle liberta popo- )an; ma crede funesto al partito socialista l'impegnarsi m alleanze confusioniste_ con gli altri partiti avanzati, perchè, essend.o troppo giovane, esro deve ancora formarsi le ossa e non rinun2iare alla propria fisonomia speciale. Ed aggiunge : rispetto reciproco ed azione di comune difesa finchè si vuole ove si tratti di conservare le conquiste liberali dei nostri padri; ma quanto all'azione propria di ciascun partito nell'organizza2;one, nella propaganda e nel movimento elettorale, ognuno per la pro• pria strada e nella propria strada. E sta bene. Ci t:o~iamo. - o m'inganno - nel campo di luoghi comum, 1 quah, appunto perchè tali, non parrebbe che possano provocare obiezioni di sorta. Viceversa, le obiezioni potrebbero sorgere alle risposte che potrebbero provocare questa semplice domanda : li monito che il partito socialista deve conservare la sua fìsonomia speciale evitando le allean;,:e confusioniste, esclude che la sua tattica debba tendere non solo all'esclusivo suo sviluppo, ma anche a fiaccare la mala signoria che ora comprime ogni vitalita della nazione col. sospingere al _culi:nine del potere i partiti più avan~ z 1 at1 della borghes!~• 1 quali, c~m la semplificazione del- ] ordmamento polmco, determmerebbero via via quello (1) Il Socialistoide: « L'ingratitudine dei monarchici » Nella 'l(ivista Popolare del 30 agosto 1898. (2-3) Travet e Socialistoide: « Radicali, repubblicani e socialisti». Nella Rivista Popolare del 30 settembre 1898. (4) Enrico Ferri « Comune difesa o alleanza confusionista? » Nella 'N..,ttova Terra di Mantova, del 2 3 ottobre 1898.
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