RIvista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 10 - 30 novembnre 1898

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI l9ì di quegl'istituti e servizi pubblici, che maggiormente influiscono sullo sviluppo e sulla prosperità della vita collettiva. li socialismo municipale, denominazione comunemente attribuita a questa nuova forma di attività dei comuni, ormai non può più dirsi rappresentato da casi singoli ed esempi isolati ; reclamato come necessità dalla opinione pubblica, esso ha trovato sostenitori autorevoli nei migliori uomini politici dei paesi del mondo civile, e, favorevolmente accolto da varie legislazioni, ha con numerose prove dato saggio della sua efficace influenza come fattore di migliosamento sociale. L'Italia nostra, però, come al solito, sempre in ritardo a mettersi sul terreno delle vere riforme, ha sino al presente esitato a fare esperimento di questo nuovo mezzo, da cui pure da molti anni traggono tanti benefici dfetti le nazioni più progredite dell'Europa e dell'America. Sicchè, mentre in Inghilterra, negli Stati-Uniti, nella Germania e nel Belgio le amministrazioni comunali, non solo delle grandi città, ma anche dei più piccoli centri di popolazione, favorite dalle leggi, si fanno imprenditrici degli istituti e dei servizi collettivi, rendendo di essi ai cittadini più facili il godimento e traendone per giunta risorse economiche non trascurabili; da noi, in città come Roma, Napoli, Milano, Pa)ermo e simili, i servizi pubblici municipali restano alla mercè delle società private, il cui spirito di speculazione non si concilia di sicuro col buono andamento dei servizi medesimi. Eppure anche in Italia, tutte le volte, in cui da qualche città si è creduto di romper fede ai vecchi sistemi di amministrazione, e di rendere il comur.e stesso assuntore diretto di uno o pochi tra i servizi pubblici, i risultati pratici del socialismo municipale sono stati così soddisfacenti, da potere, anzi da dover servire di esempio ed incitamento anche ai comuni più ritrosi. È noto, infatti, che Firenze da un acquedotto, che esercita direttamente per fornire l'acqua pota bile ai suoi cittadini, ricava un reddito annuo netto di L. 200,000, che Narni fornisce direttamente ai suoi comunisti la illuminazione elettrica ad un prezzo inferiore del 2 5 per 01 0 a quello fatto in altre città dalle compagnie private, che la stessa Firenze e similmente Spezia, Como, Trento, Tivoli, Pergine e Rivoli esercitano direttamente, chi la impresa della illuminazione elettrica, chi quella del gas, chi quella dell'acqua potabile, e tutte con buonissimi risultati, sia per lu interesse dei privati, e sia per quello delle rispettive amministrazioni. .. .... Ma dove l'attività comunale è venuta assumendo forme ogni giorno sempre più svaria te, ed il socialismo municipale ha ricevuto applicazioni ogni giorno sempre più nuove e concrete, è nel regno unito della Gran Brettagna. Aspre furon quivi le lotte combattutesi nelle due camere legislative e nei vari consigli locali, tenace la resistenza proveniente da coloro, i quali facevansi ad oppugnare le nuove proposte di riforma, o per omaggio ad infondati principi, o per rispetto a vitte tradizioni, o, motivo questo prevalente, in sostegno della speculazione privata. Prevalsero però l'interesse pubblico e le esigenze della civiltà; ed oggi l'Inghilterra può a buon diritto offrire con orgoglio a tutte le nazioni civili lo esempio dei suoi comuni, i quali, inger,mdosi direttamente e direttamente assumendo le imprese dei servizi amministrativi, danno ai cittadini alle migliori condizioni possibili il gas, la luce elettrica, gli omnibus, i tramways, l'acqua potabile, le fognature, i merc3ti eJ i macelli; ed inoltre, allargando maggiormente la sfera dei propri fini, forniscono, con rigorosa osservanza dei precetti della igiene e della sicurezza pubblica, vie larghe e pulite, case comode ed igieniche, giardini e parchi ricchi di aria e di luce; ed infine, preoccupandosi dell'educazione dello spirito, non meno che della salute del corpo, offrono gratuitamente scuole ed istituti tecnici ed industriali, biblioteche, musej, sale di convegno e tutto quanto altro possa influire sulle- sviluppo intellettuale e sulla coltura generale del popolo. Gli esempi di tutte queste forme di attivita ormai si pos,ono enumerare a centinaia, noi ci limitiamo a rilevarne i più salienti. Il servizio municipale del gas e dell'acqua potabile procurava in Inghilterra alle società private imprenditrici profitti enormi : i dividendi degli azionisti non scendevano mai al disotto del 18 °10 del capitale impiegato. S'intese però ad un certo punto il bisogno di reagire contro questo stato di cose, che apportava a pochi privilegiati un illecito arricchimento a danno della universalità dei cittadini, e venne all'uopo il Gas and Water Clauses .Aci del 1847, mediante il quale si vollero apporre dei limiti ai profitti delle compagnie assuntrici dei servizi collettivi del gas e dell'acqua, e si stabilì che il massimo dei dividendi non dovesse superare il ro OJO per le azioni primitive ed il 7 q2 010 per le azioni successive. Ma il Gas n11dWater clnuses.Act non fece raggiungere ai comuni inglesi lo scopo che cs~i dal medesimo si ripromettevano. Anzitutto il saggio dei dividendo fissato dall'atto era per se stesso troppo tlevato, specie se si mette in raffronto col saggio normale dtl profitti in Inghilterra sopra altre industrie, il quale, com'c noto. è stato ridotto dalla limitazione del campo d'impiego ad un livello bassissimo; inoltre le disposizioni contenute nell'atto po - tevano con vari metodi fraudolenti facilmente eludersi; e così infatti spesso avvem:e. Uguale risultato ebbero le leggi successive. tra cui il 'J3urghsGas Supply .Aci del 1876 e il Public Henlth ..Act del 1878. Ed allora, falliti questi tentativi, non restò alle amministrazioni locali mglesi altra via che l'assunzione diretta degli stessi servizi, che qua e là da qualche tempo era incominciata ed esperimentarsi. Senonchè all'attuazione di tale riforma si OP.ponevano molteplici difficoltà. Anzitutto il principio della libertà industriale, riconosciuto in Inghilterra dalla legge e dalle consuetudini, non consentiva la esistenza dt qualsiasi monopolio privilegiato; per giunta erano ancora in vigore numerosissimi contratti di concessione tra i comuni e le società private, i quali non si potevano disconoscere, senza non lede1e dei diritti validamente acquisiti Ad eliminare queste difficoltà pe1ò intervenne la legislazione; vari bills ben presto furono emessi, i quali, largamente interpretatì dalla giurisprudenza, diedero mezzo ai municipi di conseguire ogni loro intento. Glasgow, Manchester, Birmingham, Lh·erpool, Leeds, Bradford, Nottingham furono tra le città inglesi le più sollecite a municipalizzare i due servizi. Ma in breve ad esse si unirono in gran numero anche i centri di più scarsa popolazione, e prima che volgesse il 1896 più di metà dei comuni inglesi esercitava direttamente, con soddisfacenti risultati, le imprese del gas e della distribuzione dell'acqua potabile. Riportiamo in proposito alcuni dati : Nd 1870 in Inghilterra le imprese private del servizio del gas erano 1228, le comunali 75; nel 1885 le prime disponevano di 1300 gazometri, le seconde di 200; alla fine del 1896 i consumatori del ~as fornito dalle s::>cietà private erano 1.213. 322, coll'uso di 201.484 fiamme, mentre quelli che consumavano gas distribuito dalle imprese comunali erano 1.203.572. coli' uso di 288.62 I fiamme. E per il servizio dell'acqua potabile: Nel 1870 le imprese private, che esercitavano tale servizio, erano 130, le municipali 101, nel 1886 le prime erano discese in numero a meno della meta delle seconde; nel 1896 il capitale investito nelle imprese pubbliche dell'acqua era quadruplo a quello investito nelle imprese private. Qaali siano poi i risultati pratici della municipalizzazione delle imprese del gas e dell'acqua in Inghilterra, viene dimostrato dalle notizie che seguono:

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