Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 9 - 15 novembre 1898

'R..IVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI la fonte della domanda di lavoro: ed il pane guadagnato oggi per la somma virtù della politica del lavoro, egli lo strappa a sè e a cento dei suoi compagni per molti anni avvenire. Pure, malgrado l'assurdità evidente di questo rimedio contro la disoccupazione, tale è da parecchio tempo e tale è ancora la politica ufficiale, ben accetta a quasi tutti i partiti : egli è che alla incoscienza delle classi dirigenti fa riscontro l' incoscienza delle masse, e queste, se chiedono pane o lavoro, credono meglio soddisfatto il loro interesse e meglio rispettata la loro dignità nel ricevere la beneficenza pubblica sotto forma di lavoro: e anche i partiti democratici si fan vanto di questa soluzione del problema dei disoccupati, e imprecherebbero anch'essi a chi bandisse la crociata contro quella stolta terapeutica che, per curare un sintomo del m..le, ne rende più violente e più acute le cause ! Direbbe invece una santa verità chi affermasse essere un male assai minore il dare non lavoro, ma pane ai disoccupati involontarii: quel pane sarebbe tolto dal fondo di consumo nazionale, e non varrebbe almeno a portar nuovo decremento a quel capitale produttivo che è la sorgente naturale della domanda di lavoro e del reddito delle classi lavoratrici. (Continua) c. A. CONIGLIANI. Perla~unncao,ntruona~unna ~ Contro una donna, per amore di antitesi: poichè :N.,eera è, in fondo, a malgrado di ogni sua contraria dichiarazione, piuttosto un alleato che un avversario di chi combatte per la donna, per dare a lei diritti uguali ai diritti dell'uomo : nè, in verità, quando mche veramente ella fosse un avversario, nessun avversario potrebbe essere più simpatico di :N.,eera. Neera ama professarsi antifemminista, acerrima nemica della cosidetta emancipazione della donna: di tale professione di fede sono piene queste sue 'Battaglieper un'idea (1) - articoli di rivista ora raccolti in volume - il libro che ho fra le mani e che voglio esaminare, poichè, essendo esso dedicato rutto alla questione dell~ donna, nessuna opinione a questo riguardo mi sembra possa essere cosi interessante come l'opinione di una donna - espressa in quel modo che Neera sa e usa nei suoi scritti : con una chiarez~.a, una efficacia, una eleganza, grazie alle quali una idea anche non buona seduce. Affrontando il grave problema femminile Neera confessa subito che non ha pretesa di risolverlo scientificamente, tenendo conto degli elementi d'ordine economico e di ordine fisiologico : ma che, anzi, ha voluto rimanere nel campo del sentimento « che è il vero dominio della donna», secondo la chiarissima scrittrice; ma che ad ogni modo, anche nella vita di ogni giorno, non è il ~olo dominio - aggiungo io: poichè, se l'uomo non vive di solo pane, la donna vive anche di pane. Pre- (1) NEERA, 'BaJtaglieper 1111' idea, Milano, Castoldi, 1898. scindere da questo fatto - che è appunto di ordine economico e di ordine fisiologico - in una ·q_uistio_necome l_aquistione .della donna significa nnunc1are semplicemente a nsolven: tale quistione: oramai gli studi sociali sono cosi avanzati e hanno posto cosi stabilmente le loro basi sulla economia e sulla biologia, che il < sentimento ,. non ha più valore: è vaporoso fumo. Data la premessa di Neera sarebbe ozioso da parte mia, esaminare il suo libro da! punto di vista scientifico per combattere le conclusioni alle quaìi esso conduce. Io mi compiacerò, im·ece, di notare come i u sentimenti " della signora :N.,eera poggmo sull'affermazione di quei principi scientifici che essa vorrebbe negare e che sono negati da coloro i quali, con la signora Neera, si dichiarano antifemministi. Nel libro di Neera si direbbe quasi volontario lo sforzo di plasmare una statua deforme su un abbozzo di bella figura greca: di svolgere male uno schema bene lineato: di trarre false deduzioni da esattissime premesse. Per cui balza agli occhi, nel libro di Neera, una contraddizione che non si sa capire nè spiegare: ne viene fuori un tipo di donna ideale inconcepibile, dai contorni doppi, e c~e si sdoppia, in fatto, in due distinti tipi, diversi, che assolutamente non è possibile conciliare, dei quali l'uno è l'abbozzo greco, l'altro la statua deforme: e, in verità, l'abbozzo vale meglio della statua, la premessa della conclusione. Neera dice «. L' osservazione la più superficiale ci dimostra che la civiltà è maggiore dove gli interessi dei due sessi sono egualmente tutelati : e per interessi intendo specialmente la libertà d' azione e di coscienza. » Verità più sacrosanta e più esatta scientificamente l'autrice non avrebbe potuto enunciare : esatta scientificamente, poichè se anche fosse vero che antropologicamente la donna è inferiore all'uomo, questa inferiorità non sarebbe mai tale da giustificare una inferiorità giuridica della donna rispetto all'uomo: inferiorità che pure - stridente - esiste ancora nella maggioranza dei codici moderni : nello stesso modo che non si saprebbe ammettere che un uomo più debole, fisicamente o intellettualmente, di un altro dovesse, perchè tale, avere diritti minori di quest'altro: fra gli uomini esistono differenze antropologiche di gran lunga più spiccate delle differenze che possono esistere, se pure esistono, fra l' uomo e la donna : eppure, fra gli uomini vi è uguaglianza di diritti: nessuna ragione sussiste, quindi, perchè a tale uguaglianza non siano ammmesse anche le donne. E alla teoria della inferiorità antropologica della donna rispetto all'uomo, Neera muove poi, con una grazia tutta femminile, e con una profondità veramente ....... virile, obiezioni assennatissime. Ribatte cosi, in modo che non esito a chiamare scientifico, (benchè anche a questo proposito l'autrice voglia dire che di scienza non si vuole impacciare) l'accusa di inferiorità contro la donna, dedotta dalla constatazione della minore ampiezza del suo cranio, del minore peso del cervello, di una pretesa minore sensibilità in rapporto al dolore, al piacere, al pudore, etc. Si lamenta, deplora cheversola donna si usino i medesimi trattamenti usati coi bambini: che è il modo, infatti, col quale, per esempio, esplicitamente dicono si dovrebbe trattare la donna due

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==