Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 8 - 30 ottobre 1898

'R._I"ITISAT 'POPOLARE DI 'POLITTCA LETTERE E SCIENZE SOCIALI diminuire la quota della spesa per il pagamento degli interessi del debito pubblico, del dovere di evitare nuovi debiti per lavori pubblici, della esiguità delle imposte sotto i Borboni, ecc., ecc. Qualche brano, però, sentiamo il dovere di riprodurlo: « Noi siamo come gli antichi cavalieri erranti, crociati- « senza battesimo, mercenari senza mercede, spinti in alto « mare alla ricerca del vello d'oro, e poi·lanc'iati nel de- « serto di sabbia, dietro la ignota chimera della favola! « A ,tanto ci ha condotto quel vieto abito dei paesi po- « veri, ch'è Il manìa del fasto; a tanto la pervicace re- " pugnanza a non ripiegarci mai in noi stessi, a non « avere mai un concetto rigido, un sentimento sereno, « raccolto delle cose nostre ... » Con l'on. Prinetti ritiene che « se la nuova Italia non « riuscirà a risolvere il problema economico del mezzo- « giorno, essa verrà meno ad una delle maggiori fina- « lita per le quali è risorta. » Il galantuomo, infine, si rivela quando confessa le cause degli ultimi tumulti: « Le sommosse di Puglia e di Napoli non nacquero « se non da uno squilibrio di civiltà, perchè noi abbiamo « ciecamente persistito nei due errori fondamentali che « hanno presieduto alla costituzione del nuovo Stato: « aver creduta l'Italia capace di una potenzialità finan- " ziaria di molto superiore a quella che realmente essa « ha, e aver dimenticato che un regime di libertà, nel « mondo moderno, non è assolutamente compatibile se « non col benessere e col consenso delle moltitudini. Il « movimento fu rapido, improvviso, una esplosione di « contagio sociale, uno di quei ft nomeni di psicologia « della folla, che la scienza osserva e studia. Ma le cause, « se furono di ordine princ'palmente morale nel Setten- « trione, quaggiu nel Mezzogiorno, perchè piu povero e « meno progredito, furono esclusivamente di natura eco- " nomica . ..Accusarela propagandasovversiva dei rnoti « popolarinellenostrecampagne,non è giusto,e, sopratutto, « non è vero. » Così ha parlato un conservatore onesto e intelligente, che ammonisce facendo sue le nostre parole: « Quello che è avvenuto durante il :tl'laggio, qui in « Minervino Murge, alle porte di casa nostra, forse sarebbe « già dovuto accadereda anni, e potrebbe,Dio non voglia, « ripetersi altrove da un giorno all'altro. . ,, • * .. Questo lo stato presente. Ma cosa dobbiamo fare per modificarlo? Nulla! ha risposto l'on. Fortunato; e questa risposta ha suscitato vivaci polemiche ed ha costretto l'oratore a scrh•ere diverse lettere per iscagionarsi dalla accusa di contradizione, che noi non sappiamo perdonargli. Questo suo 11icbilismo, però, ha un significato che non hanno saputo - sembra a noi - lumeggiare i suoi contradittori, e che, a parer nostro, si connette intimamente al suo credo politico: monarchicoed unitario. Questa desolante risposta: Nulla! perciò per noi implica una importantissima quistione sulla quale ci riserbiamo di ritornare con calma un'altra volta. LA RIVISTA, GIOVANNIBOVIO IL GENIO (Un capitolo di psicologia) Su questa importantissima pubblicazione, ci limitiamo, per 01·a, a presentare l' indice de' Capitoli. 1°. Origine naturale, storica, e definizione del Genio. Il0 • Luoghi, tempi e tipi ne' quali si rivela. Il processo dellR-critica, rispetto al genio, nelle ultime due generazioni: critica estetica, critica storica e c.;ritica antropologica. III0 • Gradi del pensiero rispetto alla colturn, e rispetto al Genio. I V0 • Distinzione del genio, secondo la facoltà (genio scientifico, genio artistico e genio operatore) e secondo il soggetto (genio individuale, nazionale, ed etnico). V0 • Naturale distinzione tra l'uomo di genio, l'uomo geniale, il genialoide, ed il cattivo genio. Vl0 • Suoi caratteri nella vita intima ed esteriore: amori, religione, morale, politica, lingua e stile del genio. VII0 • Parallelo tra genio e follia, cioè tra l'associazione volontaria delle idee e l'associazione passiva. VIII0 • Genio e delinquenza. IX0 • Avvenire del Genio. SPERIMENTALISMO SOCIALE Produzione prezzidei cereali. Ai nostri lettori oggi presentiamo uno sperimentalismo sociale di grandissima, di urgente necessità : quello che si riferisce alla produzione e al prezzo dti cereali. Offenderemmo i nostri lettori se ricordassimo loro che tutto ciò che si riferisce a questo sperimentalismo ha in Italia una importanza politica eccezionale. Questa importanza non è storica, non è rdrospettiva; ma ha relazione col presente e col futuro prossimo. Infatti il prezzo dei cereali si mantiene altissimo in Italia e in qualche punto del mezzogiorno sale, e sale continuamente. L'ultimo 'Bollettinodi Notizie agrarie (N. 0 2 I Ottobre) che si pubblica da\ ministero di agricortura e commercio segna un prezzo medio da L. 23 a L. 28 al quintale pel giorno 7 Ottobre. In Sicilia e in Puglia in questi ultimi giorni siamo arrivati a L. 30. Non è questo già il prezzo ddla fame, e perciò dei tumulti? Il governo se n' è preoccupato e, per mezzo dell'on. Fortis, ha diramato una circolare che dimostra molte platoniche buone intenzioni. li ministero vuole conoscere sopratutto l'esistenza del grano presso ciascuna provincia affinchè siano sventate le male arti della speculazione e scongiurata la ripetizione dei dolorosi avvenimenti della scorsa primavera. Noi non diremo coll'autorevole Economista di Firenze che questa circolare abbia un carattere medioevale in quanto accenna a porre limiti alla onestalibertà di com• mercio ; ma ci dichiariamo perfettamente di accordo colla suddetta rivista nel ritenerh perfettamente inutile. Imperocchè per la parte di utile che essa potrebbe contenere - la conoscenza esatta delle quantità di grano che attualmente esiste nelle varie parti del regno - la circolare non riusci1à ad ottenerla subito, cioè quando è necessaria. Le ~tatistiche agrarie sono le piu difficili, e i mezzi per raccoglierle non si possono improvvisare. Non ci resta, dunque, che da lodare il ministro del pro-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==