Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 8 - 30 ottobre 1898

RI'JTISAT POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI !Max Nordatt: Politicae carattere. È uno studio interessante in questo momento in cui si assiste al tri,te spettacolo io tutti i paesi di personalità che non arrivano al sommo della gerarchia sociale che per prendervi l'attitudine più deplorevole cercando il successo nel ciarlatanismo, l'inganno, la menzogna, la cinica adulazione delle masse di cui si mendica il suffragio o l'immoralità, ora ipocrita ora senza vergogna, secondo le circostanze e le occasioni. Non è la politica, però, ché corrompe la politica. La folla ha la sua parte di responsabilità nella condotta di coloro che essa innalza sugli scudi. Ess1 non vede che Clcone non può agire o parlare che da Cleonc, sia che egli arringhi nell'agora innanzi alla folla che l'accl2ma nell'assemblea deliberante, sui destini della naz· one schiava della dèmagogia, perchè egli non ha che uno scopo quello di sollevare la città per pescare nel torbido. È Cleone che ha trasportato questi costumi nella stampa, nei meetings, nei parlamenti. Da ciò non segue che i partiti non debbano avere altra regola che il cleonismo. Le rivalità di opinioni non dovrebbero degenerare in ricambio d'ingiurie, come avviene oggi. Gli avversari possono combattersi senza disprezzarsi reciprocamente e non dovrebbero adoperare che delle armi cortesi. La stampa ha .una grande responsabilità nella corruzione della vita politica, e si deve ritornare su quest0 argomento. Intanto per migliorare la stampa è bene che gli articoli siano firmati. L'anonimo ha per conseguenza che non si sa immediatamente con chi si ha da fare, ed impedisce di usare riguardi verso colui che si attacca. che si tratta talora come un miserabile e che può essere un perfetto galantuomo. ('Deutsche 'I{.evue, Ottobre). Senatore I. R. Procto: Isolamentoo imperialismo. In que· st'anno memorabile si deve decidere se gli Stati Uniti devono continuare nella loro politica d' isolamento o prendere il loro posto tra le grandi potenze del mondo od assumere gli obblighi disinteressati e le responsabilità, che spettano alla illuminata civiltà del tempo. Nè la parola di ·washington può invocarsi, perchè ogni genernzione ha il potere di crearsi il proprio destino. Del resto bisogna distinguere quando si parla di politica coloniale. Vi sono due sistemi: il continentale che acquista colonie per monopolizzarne il commercio; e l'angloamericano, col quale le colonie sono incoraggiate verso l'autonomia ed aperte incondizion.tamente al commercio con tutti. Il sistema coloni.le cu1tinentale ha avuto il suo colpo mortale coll'ultima guerra, che ha privato la Spagna delle sue colonie. Ma questo non b,sta: glt Stati Uniti devono provvedere di unita colle Gran Brettag-na in China e in altre regioni dell'Asia. Quando Sir M. I-licks-Beach dichiarò che non dobbiamo considerare la China come un paese di colonizzazione o di conquista per verun:i potenza egli promulgò una nuova dottrina di Monroe, e si deve aiutare l'Inghilterra nd fare rispettare questa nuova dottrina al nuovo imperialismo americano che deve procedere di conserva colle Gran Brettagna per sostenere, secondo le dichiarzzioni di Golachowski (Novembre 18'?6), l,t lotta del r.uovo mondo centro il vecchio. I secoli XVI e XVII furono assorbi1i dalle guerre religiose, il XVIII si distinse pel trionfo delle idee libèrali, il nostro per le questioni nazionali; il XX dev'essere contrassegnato dalla lotta politico-commerciale. Con queste idee dello statbta austriaco si vorrebbe adottare uua politica di repress'onè e di porti chiusi ad esclusivo beneficio delle Metropoli. L'Europa è in armi per realizzare questa politica e l'Imperatore tedesco sopratutto è determinato a fare della Germania una potenza mondiale con uno di questi mezzi principalmente: 1 ° acquistando il possesso di una parte della China o di altra ragione popolosa del!' Asia; 2° conquistando l'Olanda e gran parte dei suoi dominii coloniali, 3° colonnizzando il Br.sile ed acquistandovi possessi, Gli armamenti navali della Francia e della Russia poi so::io uaa minaccia contro i porti che rimangono ancora aperti per gli Stati Uniti. I disegni delle potenze sul- !' Estremo Oriente se realizzati priverebbe gli Stati Uniti di un grande mercato, che deve maggiormente allargarsi in un avvenire prossimo e privando la Gran Brettagna del suo migliore mercato diminuirassi enormEnte il potere di acquisto del migliore cliente pei nostri prodotti. Nell'anno scorso l'Inghilterra comprò 484,675,024 di prodotti nord-amEricani; essa e le sue colonie perciò rappresentano il 60 % della esportazione degli Stati Uniti. Il commercio dall' Inghilterra e degli Stati Uniti colla China poi è sei volte tanto quello della Germania, della Francia e della Russia unite. In conseguenz.1 le prime hanno il diritto di dichiarare che i loro interessi nel Celeste Impero sono permanenti e che esse sono decise a farli rispettare. Per farli rispettare gli Stati Uniti devono cominciare col ritenere le Filippine, che devono essere un grande deposito di carbone. Questa politica imperiale s' impone perchè gli ~tati Uniti non posso?o più_contentarsi del loro grande mercato mterno per 1 prodotti mamfatturati, che h1nno preso un grande sviluppo. In conclusione adottando questa nuova dottrina di Monroe gli Stati Uniti e l'Ioghilterra devono adottare queste cinque proposte, che le metteranno in condizi0ni di sostituire il morente imperialismo della vecchia Roma col nuovo imperialismo destinato a far trionfare i principi di pace e di gius1i,ia, di libertà e di legge degli Anglo-Sassoni. Le pr.:iposte sono le seguenti: 1° trattato di ab trato da essere concluso tra Inghilterra, Stati Uniti cd Olanda e a cui devono essere invitate le nazioni. 2° Queste nazioni d~vono considerare il carbone contrabbando d1 guerra come la polvere. 3° Tutti i paesi acquistati dagli Stati Uniti devono essere aperti al commercio del mondo a condizioni reciproche. 4° Stati Uniti, Inghiltèrra e Giappone devono proclamare la nuova dottrina di Monroe in China ed impedire che vi facciano conquiste le potenze europee. 5 ° Stati Uniti, Inghilterra ed Olanda devono proclamare e mantenere la nuova dottrina di Monroe nelle isole del vasto Arcipelago Indiano. ( T/JeForum. Settembre). E Foumiere: L'idealismosociale. L'evoluzione umana è il risultato delle scoperta continua delle leggi dell'universo, cioè dei rapporti tra i fenomeni e dell'adattamento degli uomini a tali rapporti. L' umanità si è preoccup:.ta di conoscere il posto ch'essa tiene nell'universo e l' ha sempre esagerato in ragione della sua ignoranza. Essa ha sempre popolato l'ignoto coi prodotti della propria immaginazione e calcato l' universo inaccessibile sui fenomeni semplicissimi di cui essa era il testimonio immediato e la manifestazione. Il desiderio, ch'è un bisogno espresso in pensiero, costituisce il fenomeno interno col quale si caratterizza l'attitudine a progredire; desiderare è essere atto a possedere, è aggiungere al possesso presente il possesso futuro. È per sè stesso che l' uomo desidera, ed è a sè stesso che egli riferisce l'oggetto del suo desiderio, e come la vita è per lui il sovrano bene nello stesso tempo che l'unico mezzo di tradurre in sodd,sfazione il suo desiderio, egli si rifiuta ali' annientamento finale. Invano vede morire gli esseri e distruggersi le cose attorno a lui, invano le ossa dei suoi antenati cadono in polvere innanzi ai suoi occhi; invano la natura l'avverte che la malattia è uaa morte parziale ed anticipata; egli orgogliosamente separJ dal suo corpo debole il suo pensiero qualche volta più debole ancora e promette a questo l'eternità. Questa inferiorità, provvisoria e individuale del- !' ideale è stata il primo e necessario grado de' nobilitamento della nostra specie, e noi non possiamo sottoscrivere al semplicismo antropologico ed etnografico, che ci mostra trionfalmente i primitivi di Ceylan e della Terra del Fuoco non ancora pervenuti alla nozione della sopra, vivenza personale, come non abbi:imo sottoscritto al semplicismo econon1ico che si appoggia sul comunismo pastorale ed agricolo dei popoli; arretrati per dimostrare la possibilità o I' impossibilità ulteriore di queste forme di proprietà. Dopo che l'm mo concepisce l'universo, in fatto, e per quanto lo concepisca in modo falso ed arbitrario, egli non è più l'animale isolato e inconsciente, €,ettato dalla natura nel gregge col quale egli comunica mecc~nicameme per la soddisfazione dei bisogni più essenziali e più immediati. Dopo che egli acquista la nozione della sua iudividualità al punto d, non volerne limitare la durata al breve spazio di tempo accordato alla vita umana, egli prende possesso dell'avYeaire e lavora a dare inconscientemente alle specie ciò che egli promette a sè stesso. L' idealismo è dunque la più alta espressione del desiderio: l' uomo può ingannarsi nella formazione del suo ideale; ma siccome è lui stesso, ingrandito e magnificato, che egli trova finalmente al termine della sua ricerca, questa conquista basta a giustificare l'intrapresa. È un errore il credere che l' accrescimento della conoscenza limiti il campo dell' ideale. La parte conosciuta dell' universo è nulla di fronte ali' infinito come sostanza, come spazio e come durata, e i nostri acquisti lungi del- !' invadere su questo dominio ignoto e di ridurlo, ce ne fanno concepire di più l'immensità. E poichè la scienza ha ridotto a fumi vani la Città del sogno in cui l'individualità contava collocare la propria immortalità, la scienza ha pure il dovere di costruire la Città reale nella quale la specie divenuta immortale assicurerà a ciascuno dei suoi figli mortali un riparo sicuro e gradevole. Noi non abbiamo la pretesa di tracciare il piano di questa costruzione ma solamente di affermare che essa è necessaria e possibile. Tutta la storia dimostra questa necessità e questa possibilità. ('R..evuedes revues. 15 Ottobre). A. Uiceforo: Cuba Spagnuola e Cuba Americana. Se la gemma delle Antille fu strappata alla Spagna la colpa è tutta della Metropoli che, colla sua stolta e rapace politica colo-

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