154 RIVISTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI scuole s'insegna il lavoro manuale, lo slo1d, che non è però materia obbligatoria. · Tale è il programma delle scuole po1olari; ma ogni consiglioscolastico I a il dirillo, col pc1111essoe d'accordo coll'a11toritàsuprriore, di cambiare il corso genernle, di estenderloo ristri11gerlo adntlandosi alle co11di1,_io11i e ai bisogni locali. Tutte le scuole sono mantenute a ~pesa della parrocchia, ma mo' te parrocchie sono sussidia te dal governo. Questi sussidi sono destinati generalmente alla retribuzione del personale scolastico, e nel 1896 raggino· sero la somma di 4,557, 869 crone. Le spese generali del governo nel 1896 erano di 15,599,136 crone. Ogni scolaro viene a costare 21 crona ; per ogni abitante la spesa e di 3 crone. Nelle scuole popolari insegnano egualmente i ma>lstri e le maestre, ma gli uni come le altre devono aver finito il seminario (la scuola di magi;tero ); anche quelli che hanno la laurea universitaria (che insegnano nelle scuole popolari superiori) non sono ammessi se non hanno fatto almeno un anno di magistero. Nelle scuole rurali il consiglio addita tre candidati e propone la scelta alla parrocchi2. Nel 1896 il numero dei maestri e delle maestre era di 13,962. Oltre a questi v'erano 847 insegnanti per le materie speciali, come per esempio, il disegno, lo slo1d, la ginnastica. Nelle scuole preparatorie e accelerate le mat:stre superano il numero i maestri, nelle scuole complete sono in egual numero. La paga dei maestri non è uguale dappertutto, e dipende dalle condizioni finanziarie di ogni siPgola scuola. Però la legge stabilisce il minimum della paga per il maestro delle scuole rurali, contando otto mesi scolastici, e questo minimum è: r .0 600 crone all'anno; 2. 0 l'alloggio di due stanze e cucina (per la maestra una stanza e cucina); 3.0 le leg~a; 4. 0 il mantenimento per la mucca ; 5.0 un pezzetto di terra per l'orto. Nelle città essi ricevono di piu ; per esempio, a Stocolma la pa~a del matstro va da 1400 a 2000 crone. La paga dei maestri delle scuole superiori è da rooo a 2000 crone. Ogni quinquennio i maestri e le maestre hanno l'aumento. Dal 1B66 è stabilita una cassa pensione per i maestri delle scuole superiori e le rate non sono pagate dai maestri, ma dalle parrocchie; e oltre a ciò la cassa ha un sussidio dal governo che supera 350,000 crone. Esiste anche la cassa per le , edove e per gli orfani: le rate di questa cassa souo pagate dagli insegnanti stessi, il governo passa solo 63,500 crone. A questo punto è opportuno di dire due parole delle scuole popolari superiori ( una specie d'università popolare). Di tali scuole la Svezia ne conta 26; 11 speciali per gli uomini e 1 5 per i due ses~i. Loro scopo è di sviluppare, piu che sia pos~ibile, le ca pucità iatellettuali del popolo e svegliare in lui l'interes•e per tutte le quistioni generali e sociali. I mae;tri hanr.o l'istruzione superiore. Essi cercano d'eccitare in ogni modo l'attività negli scolari, e a questo scopo, oltre le ore stabilite, tanno conferenze libere sopra tutte le quistioni, anche di sera. A molte conferenze assistono pure i contadini dei dintorni. li corso, in q Jcste scuole superiori, è di 6 mesi, ma il 20 °/ 0 degli scolari restano ancora per il 2° anno. Siccome queste scuole non danno cogn zioni speciali, co,ì non c'è n<ssuna necessità dei diplomi ; nonpertanto il desiderio d'istruzione è cosi forte eh , nel 1896, 1,211 persone frequentarono tali scuole. La massima parte di queste scuole è fondati a spese di privati, oppure a spese delle società rurali e provinciali. li go, erno nel 1896 ha assegnato loro 65,9~0 crone, e ha pagato per i poveri r 5,000 crone, giacchè queste scuole sono a pagamento. Ali' esposizione di Stocolma, si poteva vedere una quantità di fotografie delle differenti scuole rurali, e all'entrata si ergeva un grande tdifiz·o a due piani. Questo non era il palazzo fatto per l'esposizione, ma una vera s~uola fondata da una parrocchia e ceduta per l'occasione all'esposizione. Tale edifizio attirava l'attenzione generale e specie i contadini svedesi ne osservavano con amore tutti gli angoli, aprivano i leggii dei bambini, dove erano esposti i libri, guardavano le carte, le lavagne, i banchi e le stanze destinate al maestro. L'edifizio è una scuola fatta per un villaggio, ma intanto ha stanze alte, grandi finestre, i muri interni di legno verniciato, i banchi larghi con grande spazio, pu lasciare ai bambini il movimento libero. Nelle tavole si trovano i libri, gli astucci, le scatole colle lettere e colle cifre. Ai muri sono appese le carte geografiche mobili, (ogni classe ha quattro carte: La Palestina, i due emisf1:ri, l'Europa e la Svezia; le altre carte sono nelle stanze del maestro. Cose che meravigliano nelle scuole svedesi, sono la qualita, il comodo e il tenue prezzo insieme all'eleganza di tutti gli oggetti di scuola. Per esempio, un tavolo di perfetto modello, colorato e verniciato, costa meno di 3 e q2 crone, ciò vuol dire meno di 5 lire. I periti della esposizione, aggiudicando i premi agli esponenti di oggetti scolastici, prendevano in considerazione non solo Ja qualità,_ cioè la fattura e l'utilità dell'oggetto, ma anche il suo basso prezzo. Si afferma che la Svezia si appassioni troppo per i lavori manuali ( slo1d) e ciò a: pregiudizio dello studio: io non posso nulla dire nè pro, nè contro, essendo stato poco tempo in lsvezia, ma debbo o;servare che lo. slo1d non è una materia obbligatoria nelle scuole e ogni scolare può rifiutare d'impararlo, e che esso è introdotto non per fare i mestieranti (in generale il mestiere si studia qui dopo aver finito la scuola popolare) ma per speciali considerazioni educative e pedagogiche ; - quindi è razionatissimo. È dal '70 che si è incominciato in lsvezia ad attribuire una grande importanza allo sloid, che sin d'allora era stato introdotto solo in certe scuole rurali per l' iniziativa dei privati e delle società rurali. li governo, persuaso dell'utilità del lavoro manuale, ne introdussse l'insegnamento nelle scuole di magistero; e nel '77 com111ciòa dare i sussidii alle scuole bisogncse per lo sloiJ dei maschi, in ragione di 75 crone ali' anno per ogni scolaro. Nel 1896 il sussidio gorernativo per lo sloid dei maschi raggiungono la cifra di 185,236 crone. Il sussidio si concede a condizione di non pregiudicare lo studio; il lavoro si basa soltanto su considerazioni pedagogiche, e di ciò rest~no garanti le autorità scolastiche. Ora lo sloid è penetrato rn tutte le scuole, e, beachè non sia obbligatorio, quJsi nessuno scolaro si rifiuta di sottomettervisi. Per lo sloi·d il governo non prescrive nessun limite formale e non domanda nessuna unità d'insegnamento. Le scuole sono libere di scegliere qualunque genere di lavoro, secondo le cond:zioni locali, l'inclinazione e la necessità della popolazione. Però, benchè tutti i rami dello sloid siano differenti, il metodo d'insegnamento è dappertutto lo stesso; poichè lo scopo dell'insegnamento dello slcil è educativo, e non professionale, i metodi sono informati allo stesso fine. I maestri, studiando nelle scuole di magistero i mestieri, studiano anche la pedagogia dello slciJ. La scuola magistrale di Niiiii, e il metodo di Niiàs, sono ben conosciuti; ai maestri s'insegnano anche i giuochi pedagogici all'aria aperta. 1 m3estrì adop,rano tutte le forze perchè il Ja,,oro manuale insegnato corrisponda alle inclinazioni e alle forze Jel bambino; e perchè 11 lavoro non sia fatto meccanimente, ma sia preciso e fiaito. In certe scuole si danno ai b-mbini dei modelli, in certe altre dd disegni, ma sempre si bada che il lavoro non si allontani da questi o da quelli nelle dimensioni, come nd taglio. Il lavoro delle bambine, come lo slc1d dei bambini, non è obbligatorio, ma nessuna bambina vi si rifiuta. E solamente dal 1896 che il governo ha cominciato a sussidiare lo slod delle bambine: tutti sono convinti della importaoza educativa di questa parte dell'educazione. Lo scopo dell'insegnamento dello sloid alle bambine è così espi esso nei programmi: 1°. Esercitare l'occhio e la mano; 2°. Sviluppare la facoltà di ragionare ;:3 °. Forti-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==