'RJVIST A POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 153 favorevole testimonianza del senatore e colonnello Siacci, la serietà dell'accusa, risultato luminosamente che il povero Veniero non è per nulla un terribile rivoluzionario, - non solo egli è condannato a due anni di detenzione (una delle più odiose et1ormita dei processi militari napoletani!), ma deve anche subirsi questo profonJo ammonimento del presi lente: Mondino - Dunque di politica voi ne bazzicate, eh? Veniero - Ma chi non ne parla al caffè? Mondino - E meglio lasciarla stare ! -l< * * Riepilogando: insufficienza intellettuale, ma11canza di serietà, brutalità di sentimenti, ignoranza dei p:ù elementari doveri procedurali e giuridici, confessato disdegno dei diritti della difesa e ostentato ossequio alle informazioni sbirresche, infine concs;:zione asSJlutame'.lte m;litare;ca del tri1un ile, personificato in lui solo ... nel colonnello, - ecco le principali note caratteristiche del signor Mondi 10, presidente della ya Sezìone del Tribunale di Guerra a Napoli, the ha condannato a cinque secoli di galera circa seicento incoscienti popolani e parecchi socialisti, colpevoli, in m1ggior parte, di reato di pensiero. Chi può sulla propria coscienza giurare di non avere il sospetto che un tale uomo non debba aver com nesm funesti errori giuridici? WALTER MOCCHI. (Le scuole popolari in Svezia) ..A Guilo Baccellimiriistro della Pubblica [struzione. Nell'ottima Rivista moderna di culwra che da poco tempo si pubblica in Fireuze sotto la din:• zione dell'egregio nostro collaboratore F. Paresce, abbiamo trovato uno di quelli articoli delle apparenze modeste, privo di pretese, ma ricco di fatti, che suggeriscono considerazioni notevoli a coloro che alle chiacchiere antepongono le cose vive e reali. Questo articolo, il cui autore si nasconde sotto le iniziali An. Ar.; è dedicato alle Scuole popolari in Svez.ia e noi sentiamo proprio il dovere di riprodurlo quasi per intero perchè ci somministra indicazioni, e insegnamenti sopratutto opportuni nell'ora presente pel nostro disgraziato paese. Ora che una corrente reazionaria stolta e disonesta vorrebbe abbattere la scuola; ora che si parla del campicello da annettersi alla scuola secondo l'ideale dell'on. Baccelli; ora che si grida tanto contro l'elevata criminalità italiana; ora che si riunisce un Congresso di rJppresentanti dei governi europei per discutere a Venezia i provvedimenti da prendere contro la propaganda anarchica .. pro· prio ora ci sembra assolutamente necessario fu conoscere che cosa sono le scuole popolari della Svezia! Avvertano i nostri lettori : che il campicello e i rudimenti dell'insegnamento pratico dell'a 6ricoltura in Svezia sono un fatto e non un desidtrio ; che l'insegnamento è adatto alle condizioni locali e non accoppato dalla bestiale e mastodontica uniformità rigida chc: si riscontra in Italia; che lo Stato spende presso a poco otto volte di più che in Italia per la istruzione elementare; che gli sti• pendi dei m 1emi, tenuta conto delle diversità delle condizioni di vita, sono ass1i più alti che da noi. Ciò che si fa per le scuole popolari in Svezia, insom•111, dovreb!:ie farci arrossirè. E ciò che si fa in favore dcli' istruzione elementare non insidilta da alcuna corrente reazionaria ci spiega perchè in Svezia possano verificarsi questi fatti: coesistenza della monarchia colla massima libertà politica ; mancanza assoluta di analfabetismo, di omicidi ... e di anarchici. Abbiamo dedicato questo articolo a Guido BacceW, perchè noi lo riteniamo molto migliore della fama che gode nei partiti avanzati ed anche tra i monarchici, che non sanno perdonargli la• vanità ; noi lo sappiamo dotato, se non altro, di eccellenti intenz10ni per le cose del suo dicastero. Avremmo addirittura dell'ammirazione per lui se lè buone intenzioni le accoppiasse ali' energia, la quale dovebbe essere tale da fare ascoltare la propria voce dal ministro del Tesoro m ·glio di quella dei ministri della Guerra e della Marina. Tutte le proposte che si riferiscono alla s-:uola popolare rimarranno chiacchiere vuote di senso e senza alcuna utilità sino a tanto che alla Pubblica istruzione lo Stato consacrerà una somma irrisoria qual' è quella che vi destina l'Italia - ultima tra le nazioni civili per questo e per tanti altri argomenti che all'istruzione intimamente si co:rnettono. Ed ora ecco l'articolo della 7(ivista moderna di collura. « Sia per la parte viva che i contadini di Svezia prendono da tempo alla vita politica del loro paese, sia per la mancanza assoluta del servaggio, la Svezia nell'istnìzione pubblica occupa il primo posto fra tutti gli Stati d'Europa Nel 1896 le scuole popolari di Svezia raggiungevano il numero di 11,170, di cui 8,309 fisse e 2,861 ambulanti. Le scuole del popolo si divido:io qui in scuole preparatorie (smaskola) col corso di due anni; abbreviate (minore folkskola) col corso di quattro anni; complete (folkskola) col corso di sette anni; complementari (forsattningskola) e superiori. Ogni parrocchia deve avere una scuola. L1 s~uola è diretta da un consiglio tutelare compo3to di persone elette sotto la presidenza del pastore. li vescovo (luterano) fa l'ispezione di tutte le scuole, e presenta i resoconti al ministero della pubblica istruzione. Dal 1864, al ministero di pubblica istruzione è istituita una sezione con incarico speciale di dirigere le scuole popolari ; tale incarico è affidato dal governo ad ispettori speciali ( ce ne sono ora 30) per le scuole del popolo. Tutti i bambini, da 7 a 14 anni, sono obbligati di frequentare le scuole. L'insegnamento in tutte le scuole, siano rurali, siano di città, è gratuito; i genitori solo devono provvedere vestiario e libri, ma persino da quest'obbligo i poveri sono dispensati. Le spese per i libri sono ridotte al minimo, per ogni bambino si spende una crona (L. 1,50). Ogni scuola ha il suo deposito di libri, fatti venire dall'amministrazione generale. Materie obbligatorie sono: aritmetica, lingua patria, geometria elementare, storia, geografia, scienze naturali (che comprendono anche le noiioni elementari di anatomia e di igiene), disegno, disegno lineare, calligrafia, canto e ginnastica, Se la scuola ba il suo orlo, o il suo giardino (e la maggior parie delle scuole posseugonoterreni) ai bambini si inregna ancln piantare e collivart le piante, i le1;umi, gli alberi, innestare ~li alberi fruttiferi. In tutte le
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