Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 7 - 15 ottobre 1898

126 'RJVISTA POPOLARE POLITICA DI LETTERE E SCIENZE SOCIALI ricerche ha inviato a Torino i risultati di un inchiesta compiut~ a sue spese e fatiche in tutti i comuni delle provincie di Treviso ~ di ,V en7zia sulle c~~se, caratteri, e conseguenze del! em1graz10ne. - _L1?g· ~e Torna, uomo· benemerito per beuefic~e oblaz10m de1la colonia italiana di Vienna, espone mentemeno che un censimento operato a su: spese di tu~ti gli Italiani resi~ denti nell'Austria-Unghena. Quand? ?I_ governo .~orra emulare l'opera di questo modesto 111d1v1duo ? -:- L ispettore del porto di Genova, Nicola M~lnate? sc11veper la Mostra Torinese, un breve opuscolo 111cui è con~ensat~ tutta la sua esperienza di tutore, da ben I 8 anm, degli emigranti che salpano_~al ~01to genovese. Forse le v~- rità piu amare, le_not!Zle p1~ esa~te e succose, I~ stati: stiche più parlanti sulla em1graz1one n~stra, .sm . suoi mali e sui suoi rimedi, pubblicate finora 10 Italia, s1 trovano nel breve opuscolo del Malnate. - li generale Palma di Cesnola un italiano che fa altissimo onore all'Italia sul suolo' americano invia la collezione dei suoi studi sugli scavi da lui operati a çipro e le ved_utedel Metropolitan Museum of Art, da lm fondat_oe. ?1retto a Nuova York. - Enrico del! ~equa, fors7 11pm_cor~g-: gioso principe mercante partlt? dall lta_ha negh ult1m1 anni per conquistare al le merci nostre 11grande_m~rca-: to sud-americ2110 manda la raccolta delle relaz1om dei suoi commessi vi;ggiatori. A me, m_entre kggevo i manoscritti del Dell'Acqua, sembrava d1 sognare, tanto profonde e tanto acute erano le osservazioni di quei viaggiatori sui commerci nel Brasile è nel!'Argen~ina, sulle cause della schiavitu, sulle conseguenze prossime e_remote della sua abolizione rispetto al regim,e ternero, alla prosperità del!' industrie e dei commerci. Basterebbe un centinaio di case come quella del Dell'~cqua, forti di commessi vi~ggi~tori alt~etta~to audaci e colti, per trasformare la s1tuaz10ne del! Itaha nel _co1:1mercio internazionale! - Non è un hbro quello d1Giacomo Cresta, ma una breve rassegn_adella Mostra ItaloBrasiliana da lui orga~izzata a Tonno; ma qua~_tenotizie si imparano dal libretto e della mostra sul! importanza crescente e sulla forza d'iniziativa degli italiani al Brasile ! - li libro dei libri però fra que~li occasionati dall'Esposizione _Torin~se ~ un vo)mn~ 1nt1to)ato Gh _italiani nell'Argentma. D1 mille pagme 10 fogho, con illustrazioni splendide, questo volume 11quale ha costato la bellezza di circa 100 mila lire italiane in spese di stampa e di edizione è un vero monumento elevato dagli italiani dell'Argentina, all'operosità, all'inizi_ativaed a! genio colonizzatore della nostra razza da tani! a torto ntenuta degenere ed invecchiata. Un art~colo apposito n?n basterebbe a riassumere anche rapidamente questo hbro (I) meraviglioso per 1:ardimento.~i ~hi. in ~ochi_mesi condusse a termine un opera sugh 1taham em1gra~1~he nessun governo sarà mai in grado di e_mulare 1 m_erav1gl_1opseo~la commozione intensa che suscita nel! ammo dei letton la dimostrazione documentata che noi Italiani siamo nell'arte della colonizzazione superiori di gran lunga alla piu gran parte dei popoli europei, meraviglioso ~nalmente perchè da esso si. sprigior_ial~ ~isione li1~p1dae chiara di una nuova ltaha, ampia d1ec1volte pm dell'antica emula sulle rive del Plata delle virtù pacifiche che ha~no condotto ali Stati Uniti contemporanei e gli altri paesi di razza a~glosassone al fastigio piu alto della potenza industriale, commerciale e colon'ale. LUIGI EINAUDI. ( r) Non si trova in vendita_i,:1a ~ stat? donat~ d:tl Comitato di Buenos-Ayr,s, alle pnnc1pahb1bhot~che1talta!3eU. ~a mia schematica bibliografiasar:ì pubblicata m uno dei prossimi fascicolidella Rifom111 Socia_le. S_ullostesso li~rov'è anche un articolo mio sulla Stampa d1Tonno del 27 Giugno 1898. Per cmnbiamenli d'indirfa:;;o dirigersi all'Amministrazione della Rivista Popolare in Roma, Via Sal'degna, 11. 22. Lo Zio Sam al biviol 1l La caduta della Spa~na e le vit~orie am~ri~ane nelle Indie occidentali e nell tstremo onente as1at1_cohanno costretto gli americani a discutere se convenga o no alla grande repubblica di avere ~ei po_sse~imenti·ultramarini. La questione pare_che sia decisa_1n senso ~ffermativo. Le stelle e le stnsce della bandiera amencana adesso ondeggiano alle isole S~ndwich ed a Porto Ric~o. Cuba è già virtualment 7 una d1pende~za d_ellarepubbhc_a e il destino delle Filipprne è nella bilancia. Pur nondimeno coloro i quali d1vidon~ i vec~hi _sentim_enti!che ooi credevamo essere comum a tutti gh amencam, non sono disposti ad abbandonare il terreno senza protestare, e noi troviamo un vigoroso articolo nella North .American Rewiew di Andrea Carnegie contro l'estensione del dominio americano al di là del continente Nord-americano. Carnegie pone la questione nei segu~nti ~ermini: La repubblicaeh' è l'apostolo della democrazia trionfante, del governo del popol~, deve_abb_andon11_1·e le _suecredenze politicbe e tentare di stab1l1re in altn paesi tl governo dello straniero sul popo!o e divenire l'apostolo del dispotismo trionfante ? . . . . Carnegie è contrario al dispotismo tnonfante. Eg!1 ntirne che l'India s;a un gran peso ed un grande pencolo per la Gran Brettagna e deplora la Frospettiva del(o ~io Sam che si addossi da sè stesso un impero as1at1co. « L'America, egli dice, non ha b;sogo? di col?nie .di nessuna specie, nemmeno pel commercio. Che !_Inghilterra possegga le sue colonie e ~na ~~ura rettonca; che le sue colonie la posse1;gono è p1u v1cmo al ve!o. li nostro impero coloniale è una gra~de frase; ,ma m 9uanto a brnefìci materiali la cosi è diversa. Cosi anche 11leale Canadà commercia più con noi che coll'Inghilterra. Al giorno d'oggi il commercio non segue la, band1e_ra;_esso fiuta il piu basso prezzo corrente. Non c e patnott1smo negli scambi ». Carnegie condensa colla abituale forza e lucidità gli argomenti cor,tro la politi~a, eh: s~mbra ~ssere stat~ rapidamente _accettat_adagli amen_can1e contmua: « Noi siamo al biv10. Abbiamo un contmente da popolare e da sviluppne; negli Stati Uniti vi sono v.:ntitrè. perso~e per miglio quadrato. L'Inghilterra ne ha 370, 11 Belgro 571, la Germania 250.. ~a decima part~ della spesa pel mantenimento del dom1010 sulle F1hppme basterebbe a migliorare le nostre comunic~zio1:1ai,quee inte\~e; a scavare i nostri porti; a costruire 11canal~ d1 N1~aragua_; a scavare una via acquea dall'Oceano a1 Grandi Laghi; un canale interno lungo le sp'aggie _dell'Atlantico; un canale attraverso la Florida che accorci di 800 miglia la distanza tra New-Y01k e New-Orleans; ad unire il Lago Michigan col Mississipi; e costruire un canale ~el Lago Eriè all'A'legheny River ecc. ecc. Tutte queste intraprese non costerebl:ero di piu al para_gonedella_s_om_ma necessaria per !\sperimento di domin10 alle_ F1hppme, 7000 miglia lontane dalle nostre coste. Se ~1v~ol~ rendere la nostra repubblka potente tra le nazl?DI Cl può essere dl.bbio sulla migliore politica da seguire? Essere potente in casa propria e il mezzo p'u sicuro per essere potente anche fuori.. Oggi la repubblica stende la mano a tntte le nazioni senza essere l'alleata di alcuna; essa non ha disegni ambiziosi sul territ_orio d_egli.St?ti di_u~ altro continente; essa non urta gh ambmos1 d1segm di nessuno, non solleva gelosie, non ispira timori; essa non e uno degli S1ati smaniosi di possessi; essa ?e _ne sta_a parte perseauendo la sua propria grande m1ss1one, msegn;ndo a "tutte l_e~azioni ~oll'esempio. Fate che es~a si annetta un terntono stramero e tutto questo cambia in un momento. WJI ~m~nolo di Zio 511111 e a~che quello di Ionat/Ja11 s! dà all'americanodel Nord ; come si designa con quello d1 Iolm 'lJu/1 l'inglese.

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