'l{_IVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 75 ogni misura; non popoio, ma plebe; ness m con-i Pll'asse ecclesiastico furono messi in vendita, contrasto di forze vive che si risolvesse in un' eleva-~ 1'corsero di solito ad allargare i latifondi o a crearzione intellettuale e morale; non resistenza aperta,~ 'ne di nuovi. ma adattamento divergente; e da tutto questo pro- I A mutarne la coltura d'intensiva in estensiva cesso degenerativo emergeva, naturalmente, come mancavano d'ordinario il modo e la capacità, più un fiore avve'enato, la camorra o la mafia, delitto spesso l'utilità e l'impulso. e rappresaglia, emula e vindice di ogni altro pa- La pastorizia, come si è detto, era diffusa, e corassitismo. stituiva un'intrapresa tradizionale, facile e fiorente. Citta _sit~ili, che _in_realtà potevon?. definirs_idal Il basso prezzo della mano d'opera escludeva punto d1 vista qualitativo mastodont1c1 borghi, _se- l'impiego della macchina, anche là dove la natura parate spesso dal resto del paese per la natura 1m- del paese lo rendeva possibile. La mancanza di pervia de' luoghi, n'erano ancor più separate da' ogni sbocco, che non fosse il limitato mercato lod~versi m?di di_vita,, dal sordo ran~ore e d_al ~e- cale, rendeva impossibile lo spaccio de' prodotti c1proco d1spre~10 ~h è_ tra il parassita e chi n è della cultura intensiva; e i prezzi della produzione r6so, dalla bona c1~tadma e dalla r_ozzezzacampa- cereale, regolati dal piccolo mercato chiuso ad imgnuola. Esse non s1 mantenevano m contatto con ponazioni straniere, riuscivano remuneratori nello le provincie che per trarne alimento. Non ne par- scarso e nell'abbondante ricolto. tiva nessuna ~orr~nte innovatrice; tutt'al pi~, ayatti, Dove quest'impedimenti non v'erano - come ioun_osbuffo d1 alito corr~ttor_e; e le prov1nc1e,. su torno a Napoli, a Salerno, nella Campania, dove il cui pareva che passasse 1llut1lmente1opera assidua suolo e le condizioni del mercatO favorivano la de' secoli, Yivevano di una Yita economica e mo- coltura intensiva - la terra si spezzettava, la coltura raie rudimentale e immutata, conservando come s'intensificava. Non cosi altrove, tranne che forse tratti caratteristici della loro produzione e della in una zona più immediata all'abitato. loro vita civile il borgo e il latifondo dimezzato tra li tentativo di creare o ricostituire un ceto di il pascolo brado e la _piccola_cultura. . piccoli proprietari con la ripartizione de' beni de - Quanto_ fiato ~on s_1 è mai. sprecato nelle mge- maniali, è pienamente abortito; ~ forse non solo nua fiduCJa che 11latifondo s1 potesse trasformare pe' metodi con cui venne messo m atto. e spezzare con buone p~rol~, dette o scritte ma- Appress~, quando la pastorizia, resa malagevole ~an som.,_fo•ma d1 leggi ! ~ c_ome esso ha durato d:11diffondersi del brigao:aggio, lllinata ed elirni1mpe_nernto a qnegli. assalti di vento e corn_e h~ nata dalla concorrenza straniera scomparve, o quasi, segu_1ta'.oad _allargarsi col fare sonnolento d1 cht e le vie aperte, e le stesse conseguenti nuove consbad1gh_ae distende 1~ mern?ra ! . dizioni del mercato de' cereali fecero sorgere l'im11 Nitzsch, lo ston~o de Graccl_u, 1~ V(_!dev~ pulso di trasformare la colture, non si era più a sorgere? quando, co1:1pmta la ~onqm st a d ~taha da_ tempo: i capitali a lungo tesoreggiati, dissipati ora Roma01_e ottenut~ ti 1;1o_do.dt alternare __ ! pascoli od investiti io acqui~ti di altre terre, non v'erano montam con qu_el_h:de_piani, !a pa st o~izia brad~ più, e \'ora incalzava, maturando ad ogni attimo trov_av~le cond1z10m d1 ,tutto il _suo sv1l~ppo e s~ ruine, e l'acqua saliva alla gola senza che si presost}_tl11va ali? coltuu de ~.erea!J, provv1st1 ornai seotasse via di scampo. dall 1mponaz1one sempre pm larga. Sotto questo . , . stimolo, il latifondo crebbe, :,i propago, si estese li p1~colo affitto! c_omeun surroga_to.dell _aottc~ sulle rovine e a danno del medio ceto, dando la sua ser~aggi? <\ al par~ d_iqu~st0.' ca_ratt~nst1CO di pa(_!Sl improntl e la sua fisonomia all'economia agricola. e di pen,odi_pov_en ~li capitali, divemv~ sempre_più, L'epoca feudale lo accohe, lo coosen·ò, lo immobi- se non_ 1 umco, 11 più diffuso mezzo di cult~ra, fin: Jizzò sotto forma di feudo e di fedecommesso; e chè, ~m?ato ess? s~es~odalla ~oncorrenza de cereali quando il feuJo e il fedt commesso scomparvero st r~men, 0 ~ 11 _ st 'e~i~a anch esso st remando, c~- dairordine poliùo e giuridico, il latifondo persi- stringendo i ,~on_radm_1a cercare scampo ,e sussistette mantenuto e favorito dallo stesso ambiente steoza, con I ern1graz1one, lontano, oltre I Oceano. econ~mico del paese. La mezzadria,_predicata e~ inculcata com~ 110 Quel genere di pastorizia cosi sviluppato, che mez~o dt_sal_vaz1one- quasi c~e le forme d1 CO?· ,,on ave\'a a sua disposizione gl'irrigui piani lom- tratti ag~1colt potessero ess_ereimporrate a proprio bardi e in mancanza di concimi chimici, rèinte- beneplac1t0 e non germogliassero dalle stesse congrava I; fecondità delle terre addette a coltura, dizioni ~ d~' t'l"od1 concreti di P:~duzione - la esigeva il latifondo che si stendeva a perdita di mezzadria. v1.faceva_qualcl~e appanz1one, ma spavista sul niaoo spesso malarico e su i mo:ni rive- ruta ; e 1~d1etre_gg1avaptuttosto eh~ avanzare, stiti di selve. scrollata e 1mped1ta dalla povertà det mezzadro, La citt:\ di tanto in tanto cominciava a fondere dalla m;;ncanza di quella cultura intensiva, che come un ~rogiuolo, il patri~onio di qualche ricc~ fornisce. al ~nezzadro un i~upiego -~ootinuo di laasse11teista, ma anche in tal caso il patrimonio mu- vor? e t! nst0ro delle. ripre~e; c10 _che appunto tava di nome e di padrone più che di proporzioni avv1~ne !n Toscana e v1 mantiene e diffonde quella e di natura· e in genere la famiglia costituita specie d1 contratto . . ' ' .._ , , :mcora su base patriarcale, conservava rigidamente Cosi il latifondo non solo perdura ma si fa più il patrimonio avito, con il celibato imposto a' cadetti triste, più desolato; deserto degli stessi animali che si traduceva poi in un concubinato, con l'as- che lo brucavauo, di quegli stessi animali umani sorbirneoto ora occasionale, ora prepotente di ogni che lo raspavano. Come una rogna malvagia erecampo che servisse ad arrotondarlo e ad ampliarlo. scono e si.spandono su di esso le ortiche ed i cardi, I corpi morali, la mano moria accentravano e am- e il mostro, torpido come uri idiota, inerte come pliavano da un altro lato ; e, quando i beni del· un paralitico, si crogiola al sole aspettando qualche
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