'RJVISTA 'POPOLARE DI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI giustizia militare degli stati d'assedio, con il soccorso della nuova legge sul' Jomicilio coatto! Il problema da complesso divent.1va estremamente semplice; tutto si riduceva agli eccitamenti compiuti, si noti, per ripetute dichiarazioni di tribunali, senza concerto, senza complotto, dai partiti socialista e repubblicano. Rimedio sicuro, antidoto unico la condanna a centinaia e migliaia di anni di reclusione di cittadini di ogni classe costituenti l'esercito, completamente disarmato, della voluta guerra civile. - E occorreva che questo concetto, con tanta sapienza e veggenza attuato dal Governo centrale e da' suoi plenipotenziari, avesse una rappresentazione sintetica, tipica, e l'ultimo processo di Milano, con la condanna di quello che il questore Minozzi chiamava il pontefice del socialismo, e dell'altro cui dallo stesso questore si affidava,almeno interinalmente, l'ufficio di capo del repubblicanesimo, doveva servire allo scopo. .. * * · Il Tribunale ha inteso di seguire nella sua sentenza del primo d'agosto il metodo ibseniano. I personaggi d' Ibsen - notoriamente - non sono individui ma personificazioni, ma simboli. Turati e De Andreis riassumevano e simboleggiavano i due partiti ribelli; il Colonnello Presidente la manomilitare, che contro di essi rivendicava i diritti dello Stato. - Prima che della sentenza converrebbe dir qualche cosa, del dibattimento durato quattro giorni, ma troppo odiosi· sono i confronti che esso · ritorna alla mente, troppo amare le parole ch'esso chiamerebbe alle labbra....... Vediamo i considerando della sentenza i quali meritano essl're con scrupolosa precisione riassunti. Motivi di responsabilità del Turati. Generici: collaboratore di giornali socialisti; condannato gia per la pubblicazione di un' articolo su De Felice e di u11'almanacco socialista. Autore nel I8y6 di un discorso elogiante gli studenti di Pavia che impedivano la partenza dei soldati per l'Africa e autore del!' Inno dei lavoratori; se non autore conoscitore (per induzione) di un manifesto ai lavoratori pubblicato ai 5 di maggio dai socialisti. Elementi di colpa specifica durante i tumulti: volendo raccomandare ai tumultuanti la calma, dichiarando che quello non era momento opportuno per il tumulto, . riusci ad eccitaremaggiormente; nel giorno successivo in un discorso privato con l'avvocato Cavalla, ma in modo da poter esseresentito da alcuni rivoltosi disse : i cadaveri sono le pietre miliari delleconquiste del popolo, più tardi alla stazione centrale si abbocco col ferroviere Mantovani, condannato in contumacia. Non una virgola di più. Motivi di responsabilità del De Andreis. Generici: opinioni republicane, istituzioni di circoli, discorsi republicaoi. Una volta a Parma commemorando Mazzini sostenne la necessità della rivoluzione. Nel cinquantennio dello statuto disse dwanti al monumento di Garibaldi che il popolo aveva per sè il voto e la carabina. Ai primi di maggio andò dorante i tumulti a Parma a Piacenza e Pavia per osservarvi quanto vi succedeva. Motivi specifici: a Porta Venezia si riferi da un reporter cl/egli protestasse contro le violenze del!' autorita. Due giovinotti andarono a cercarlo in casa perchè an- <lasse ali' Italia del Popolo. Sul Corso Garibaldi parlo in modo sospetto con varie persone estranee a quel quartiere. Al tenente dei carabinieri che gli raccomandò d' interporsi per far cessare i disordini rispose : ormai è tardi vi è sangue. Parole, dice la sentenza, che l'accusato spiega come dichiarazione d'impotenza e il tribunale ritiene essere di approvazione della rivolta. Questo con scrupolosa esattezza il contenuto della sentenza. E da questo la medesima deduce che entrambi tennero conferenze, discorsi, fecero pubblicazioni, con cui, e con la parte suddetta presa nei tumulti, commisero il fatto direttoa suscitare la guerra civile la dwasta;;ionee il saccheggio e la strage, con l'aggravante di avere ottenuto l' intenta perchè non potevano ignorare, e quindi vollero, le conseguenze dell'odio che avevano seminato fra le classi sociali ! .. * * Quelli che nei consi,lerando di una qualunque sentenza penale, anche della Papuasia, starebbero come i pregiudizi generi ci dimostranti - se mai - la capacità a delinquere degli imputati, in questa diventano l'argomentazioce principale per stabilire il commessoreato. Anzi, poichè parve impossibile stabilire una responsabilità di eccitamento alla guerra civile sulla base della presenza per le vie di lviilanonei giorni dei tumulti, o delle due frasi rettoriche, con due privati interlocutori, pronunciate dagli imputati, si sente la imprescindibile necessità di far consistere proprio esclusivamentein quei precedenti per i quali, o già vi era stata condanna, o nessuno aveva pensato mai di procedere la vera soitanza del reato. E ciò è luminosamente svelato da una considerazione contenuta nel dispositivo nell.t quale l' aggravante dell'articolo 252 (la pena da 10 a 18 se si consegua anche in parte l'intento) è· applicata nel caso, perchè gl'imputati volevano le conseguenze dell'odio seminalotra le varie classi sociali, opera lontana, non c..:rto commessa durante il 6 e 7 Maggio e nella quale consisteva dunqueil loro eccitamentoalla guerra civile! La sentenza deve passare sotto il sindacato del!;! Corte Suprema di Cassazione che ne conosce per i vizii di incompc::tenza e di eccessodi potere. Ora è lecito immaginare un caso giudiziario nel quale dai limiti dei poteri si sia ecceduto cosi da sconvolgere tutte le basi fondamentali del diritto di punire ? Ed è lecito fingere un caso più tipico di audace ribellione a ciò che in casi identici già la stessa Corte aveva sàncito per quel che riguarda la retroattività nella competenza dei tribunali militari? In materia di competenza straordinaria si è ammessa - e si è fatto un gran salto - una deroga al principio eterno della nonretroattività delle leggi penali. A Roma nel 1867 proclamatosi lo stato di assedio per i fatti di casa Aiani,· il Tribunale eccezionale di Montecitorio si dichiarava inrompetente a giudicare di qut:i cospiratori solo perchè il fatto avevano commesso ttn giornoprima dellaproclamazione dello stato d'assedio. E il governo dei papi era agonizzante, colpito al cuore! Nel!' Italia liberata e sicura di se questi scrupoli non hanno p:ù corso. Ma ad ogni modo alla deroga la Cassazione ha fis 'ati limiti precisi. Per esempio nel caso Gat-
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