'R_IVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 45 Un'ultima parola sul quesito in genere che concerne il nuovo indirizzo al quale si vorrebbe affi. dare lo svolgimento futuro delle nostre forz•~ idr auliche, nell'interesse del paese. La circolare del r 7 Giugno dell'on. Afan De Rivera provvede a risolvere l'arduo problema? ' No certamente : da questo punto di vista avrebbero ragion d'essere le critiche di coloro che, preoccupati non meno dell'avvenire delle nostre ferrovie che di quello dell'industria e dell'agricoltura nazionale, hanno sollevato un grido d'allarme sui pericoli a cui potrebbe andare incontro lo sviluppo economico del paese, ove si volesse paralizzare l'esplicazione delle sue forze idrauliche -in vista soltanto della loro futura, eventuale utilizzazione per la trazione ferroviaria. Ma la circolare dell'on. Afan De Rivera non ebbe, nè poteva avere altro obbiettivo che quello ,li impedire momentaneamente la possibilità di concessioni intese a monopolizzare le future risorse del l'energia elettrica derivata dalle forze idrauliche. Il suo articolo nella Nuova Antologia esplica e completa il suo pensiero, che si allarga dall'ambito ferroviario a tutto il vasto e complesso orizzonte del!' attività nazionale: orizzonte a cui mirano ezian - dio chiaramente le linee tracciate dall'on. Lacava alla Commissione incaricata di studiare la riforma della legge e del regolamento sulle derivazioni delle acque pubbliche. Nè poteva essere altrimenti. Il precipuo obbiettivo dell'applicazione dell'energia elettrica alla trazione ferrovi,.ria non può nè dev'essere che quello di aiutare la riscossa dell'economia nazionale, non solo con l'emanciparla dal combustibile estero, ma coll'imprimere, mercè la potenzialità e la modicità dei tra<;porti, un impulso poderoso a tutto il movimento commerciale ed economico del paese. Ora ciò sarebbe in flagrante contraddizione col fine stesso che si vuol r.iggiungere se, in vista di una siffatta utilità futura, si dovesse, per ciò stesso immobilizzare e paralizzare lo svolgimento di tutte le altre forze produttive dell'industria e dell'agricoltura, che attendono dall'energia elettrica alimento e conforto. lo ritengo che l'Italia, dotata com'è di uno dei più. importanti sistemi fluviali, possa ritrarre dalle sue forze idrauliche - sapientemente utilizzate non solo nei tronchi montani e nelle naturali cadute ma eziandio in pianura, presso le foci, vicino ai grandi centri di popolazion~ - tanta energia elettrica da bastae ai bisogni della sua agricoltura, della sua industria e dei suoi commerci. La qual cosa sarebbe assicurata meglio ancora dalla contemporanea utilizzazione dei suoi vasti giacimenti di liguiti e di torbe, per Lt produzione della stessa enagia, come ebbi ad accennare nel mio precedente articolo. Occorre pero affrontare il problema arditamente, con visiqne chiara e con propositi determin.ni in modo da collegare in un'armonia di intenti tutti i singoli interessi del paese che, csrnsto nelle vecchie fonti della sua ricchezza, non può nè deve trascurare questa insperata, preziosa risorsa della sua futura prosperirà. È necessario quindi ed urgente che la Commissione a ciò delegata dall'on. Lacava, compia rapidamente i su0i lavori e che ad essa si uniscano anche i rappresentanti del Ministero di Agricoltura, Industria e Comm, rcio onde il complesso problema venga studiato nella sua pienezza, facendo anche tesoro delle opinioni e dei suggèrimenti che quà e là /!Ìà si vengono delineando nella stampa tecnica e nell'opinione pubblica ( r) E' argomento cotesto su cui il Parlamento dovrebbe esser chiamato a pronunziarsi appena aperta la nuova sessione, abbreviando co;i la fase attuale, indispensabile è vero ma puramente transitoria, e che non potrebbe prolungarsi oltre misura senza grave detrimento dell'economia pubblica. Dr. EDOARDO PANTANO. GLI'NSEGNAMENTI D LLGAUERRA ISPANO-AMERICANA Chi non sacrifica al successo e manifesta le sue simpatie e le sue previsioni prima che si conosca l'esito di un dato avvenimento, a fatti compiuti può dar segno di vivo compiacimento quando alle une è stata data soddisfazione e le altre vennero confermate. Di questo com• piacimento potrebbe o 6 gi far mostra la parte democratica italiana, che non attese la battaglia di Santiago per fare voti calorosi in favore della vittoria degli americani nella guerra per Cuba. Eppure oggi essa non si abbandona alla gioia, perchè la vittoria della buona causa è amareggiata dal pensiero delle migliaia di vittime innocenti mghiottite dal mare delle Antille e dal dolore e dalle soffaenze di un popolo generoso, per quanto traviato e corrotto da tanti secoli di educazione monarchica e gesuitica,_qual' è quello di Spagna : popolo generoso, ma presso 11 quale è tanto il pervertimento morale e l'aberrazione .intellettuale, che la chiara visione della realt~ fu il dono di poche menti elette la cui V(?Cep, reannunziante la sconfitta e la rovina della Spagna, rimase perduta nella gazzarra militaresca dei fanatici e degli spccola~ori sulle sventure della patria. Ho nominato il repubblicano Py y J\'fargall e il socialista Pablo Ingle,ias. I voti della parte ctemocratica italiana non furono suggeriti dal prc,giudizio politico - dalla simpatia che si sentiva verso una repubblica - ma dalla bontà dei morivi che indussero il governo di Washington ad intervenire dopo lunghi anni di paziente attesa, di consigli leali e di proposte ragionevoli, di cui non volle tener conto la monarchia spagnola. Meno che agli altri potrebbe essere rimproverato questo pregio-dizio alla 'R_ivislaPopolare, che non esitò un istante a far conoscere ai propri lettori - quando nessuno in Italia se n' era occupato· - le brutture del Jellow l(idd, di quella stampa f!,ialla, rappresentata dal Journal e dal World di New-York, che con tante male arti aveva eccitato il morboso patriottismo - jingoismo - del popolo americano (Anno J° N. 22 ). Si può e si deve deplorare questo artificioso ed interessato eccitamento; si può constatare che gl' interessi economici degli Stati Uniti danneggiati graycmente dalla lunga guerra civile di Cuba hanno potuto influire sulle (1) Fra le varie proposte e pubblicazioni tecniche, alcune delle quali merit~voli di ser;o esame, che si son venute facendo in questi giorni rdativamente al grave problema che ci occupa menta di venir seg,ulata quella del sig. Raffaele Canevari relativa all.t costituzione di Cousor,.ì obbligatori cou l'intervento dello Stato; integrando la legge 2 febbraio 1888, nell'intendimento di armonizzare sotto una forma cooperativa l'uso delle forze idrauliche, per sottrarle ai monopolii parziali che con l'elevazione artificiale del prezzo di costo, anzichè un'azione benefica e stimolatrice, potrebbero esercitare un'azione deprimente sul mercato della produzione e del lavoro.
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