'F,.JVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI sr un Sottoprefetto qualunque - peggio che militarizzarlo! - (Caso Santini nella lvtta di Cossato). Massima terza: sequestrare i giornali incomodi senza preoccuparsi dei processi e delle pos~ibili .assoluzioni. (Dis.:orsoPelloux nella Camera dei Deputati). . . . . . . Massima quarta: pacificare gli anum con tutti 1 mezzi, non e,clusa la giustizia. (7Jiscorso Pelloux .in Senaio). L'ultima m,1ssima è preziosa e dovrebbe essere illustrata affinchè il grande che l'enunziò venisse meritamente circonfuso di gloria ; sarebbe anche utile che lo fosse, perchè la granJe massa degli italiani potrebbe immaginare che una pacificazione degli animi. ~ttenuta senza giustizia f<;>ssuena cosa incomprens1b1le - almeno che non s1 volesse ammettere che tutti i mezzi possibili accennati dal Presidente del Consiglio si riducono a quelli effi- •cacissimi adoperati dal Generale Bava Beccaris. Ma noi non ci sentiamo da tanto da commen1:are il verbo del governo, e preferiamo invece ripetere che applicate queste quattro massime colla -dovuta energia si riconoscerà che non c' è alcuu bisogno di Colpi di Stat,) 1 nè di leggi nuove pi~ o meno restrittive della libertà di 5tampa, del diritto di riunione e del suffragio elettorale. L'onore di dare la sintesi delle massime sullodate venne delegato al generale Tarditi, il quale, col plauso e coll'ammirazione dell'udicorio, proclamò :solennemente, che da oggi in poi sarà consentita l'evolnzione economica - sin dove? fatecelo sapere, per carità! - ma che non deve mai più parlarsi di evoluzione politica. Questa è la massima delle massime. I bravi elettori di Fossano ebbero il piacere di ascoltarla per i primi; e la primizia servirà a compensarli della mancata continuazione di quel carnevale lucroso -che fu la precedente elezione. Si assicura ad ogni modo, che appena enunziata vennt.: telegrafata ~d Herbert Spencer - a questo screanzato che 10 nome della scienza e della storia ha scritto molti volumi celebri intesi a dimostrare che nel mondo tutto si muove, si evolve, si trasforma; tutto - non escluse le istituz·oni politiche, la cui tendenza è quella di divenire elettive. li filosofo inglese viene riconosciuto per un gran- <le uomo· ma certamente egli si ricrederà e rifoo- <lerà il s~o terzo volume della Sociologia - del resto detestabile per tante altre erèsie che contiene sulla evoluzione della proprietà, dello Stato e della famiglia - dinanzi :i.I nuovo dictatus. La filosofia, là scienza e la storia sono delle belle cose; ma <levono cedere il passo innanzi ad un valoroso generale che può imporre loro silenzio colle eloquenti parole vomitate Jai pezzi da cento. L'evoluzione politica ha avuro assegnate le sue colonne d'Ercole. Gl'increduli dicono che lo storia potrà sorpassarle come sorpassò il jamais di Rouher e il non possumus di Pio IX; ma questi asinacci non sanno· che la storia si sentirà costretta ad arrestar~i innanzi al verbo di Giosuè Tarditi (1). LA RIVISTA. (1) Al momento di andare in macchina la Ste{ani però annunzia urbi et orbi che questa volta - il mondo da un pezzo in quà si vede che gira ali' incontrario I - non Giosuè _ha fermato il Sole, ma gli elettori fossanesi hanno fermato Giosuè che pover'uomo, dovrà andare a far compagnia ai tanti candida~i bocciati che passeggiano per le strade d'Italia. MEZZOGIORNO E SETTENTRIONE D'ITALIA~ .... rertt"' cog11oscerecaussas ... . ... et vilam impmdere vero. Nel Settentrione d'Italia si va facendo strada, ogni giorno più, un sentimento verso l' Iralia del Mezzogiorno, che non è soltanto di _diffidenza ma di rancore; e, compresso talvolta, più spesso, se appena qualche cosa ac~~de che sembri_!egittimarlo, si palesa nella forma pm aperta e pm rud~. La rielezione del Crispi a Palermo è stata una d1 queste occasioni, e non occorre ripetere con quanto calore sieno state rievocate vecchie e nuove accuse, sieno risorti vecchi e nuovi disdegni. E il peggio è che questo sentimento ostile non mette capo a nessun proposito chiaro e ~eterminaro, che intenda, comunque, a trovare nme~i a un doloroso staro di cose o ad accettare le ulume conseguenze, quali che esse siano, di una condizione senza rimedi. Poco si guarda alle cause, meno a' rimedi, e meno ancora al caso di dover mettere fine ad una convivenza, non ritenuta più nè utile, nè piacevole. Questa ostilità cosi dichiarata sembra meglio attecchisca e più si spanda in quella parte del la borghesia, che più dice di tenere e più tiene probabil~ente a!l'unità d'~talia_; e tutto finisce cosi nel sospiro del! amante mfelice: Nec tecum vivere possum, nec sine te, e in un rifiorire d' ire e <l'offese, lievito di rancori sempre più profondi e sempre più sterili, o fecond! solo di male: Si aggiunga che, per un falso ab1t0 me~tale, s1 considera a una sola stregua un tratto d1 paese cosi vasto e distinto da tante e così caratteristiche· differenze; e, quasi che ciò non bastasse, ogni individuo viene riguardato come l'incarnazione immediata e completa di quel presunto tipo regionale, che sarebbe, in ogni caso, la risultante di un lungo processo di formazio?e e costituirebbe un'~strazion_e, realizzata e rispecchiata solo frammentariamente 111 persone vere· e reali e in determinati ambienti. È una specie di antisemitismo italiano, di cui alla loro volta Italiani del Sud e Italiani del Nord risentono poi l'ingiustizia e il danno, quando per effetto degli stessi 11;etodi vedono all'estero ;(as~unto il tipo del!' Italiano nelle forme e nel! indole del bandito tradizionale, e ad ogni Italiano, quale che esso sia, affibbiata quella caratteristica. A questo punto è più che mai necessario guardare alla situazione senza reticenze, e senza infin - giwenti per vedere in quanto sia giustificato e in quanto esagerato e dove sieno le cal!sc de' mali reali e de' sentimenti che vi cospirano, e se e quale via di uscita presenti mai questo stato di cose. Il Mezzogiorno, che è tanta parte d'Italia, col regime unitario può esercitare ed esercita un'azione non lieve su tutta la vita nazionale; sicchè a nes· facendolo presiedere e illuminare pubblicamente da • Questo scritto, che svolge un tema già trattato in una precedénte conferenza, fu mandato alla Rivista prima de' tumulti di Milano, un avvenimento di tale importanza da sugaerire molte altre osservazioni a chi avesse scritto dopo di esso, ~enza mutare tuttavia i criteri direttivi. Le osservazioni e le aggiunte le farà in oani modo il ltttore, salvo, da parte nostra, a fare qualche breve 0 richiamo a piè di pagina, se ciò sembri indispensabile.
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