4- 'l{_IITISTA 'POPOLARE 'DI 'POLITICA LFTTERE E SCIENZE SOCIALC FRANCHEZZA MILITARE . Mentre l'~n. Macola, continuando una campagna ngorosa e smcera contro la democrazia, ha trovato modo di dichiararsi molto malcontento della soluzione dell'ultima cri ;i ed h.1 riaffermato le sue antiche simpatie per un colpodi Stato I da un altra .parte ci sono pervenute molte lettere, - anche da p~rsone che sono appena dei democratici all'acqua dt rosa - che se ne dichiarano addolorate o indigna_teper ragioni del tutto contrarie: perchè nella soluz10ne vedono una nuova ferita al regime parlamentare. Non poche di queste brave persone deplorano anche il contegno troppo remissivo del1' Etrema Sinistra - in tutte le sue gradazioni - dalla quale avrebbero sperato risoluzioni e discorsi più energici. L'uno - seguito da tutte le Gazuttacce dell'Alta Italia - e gli altri, a dir vero, sono al di fuori della realtà e non si rendono conto esatto delle presenti condizioni d'Italia. I monarchici, che vorrebbero spazzato il Parlamento e restaurato l'assolutismo sono semplicemente folli: non abbiamo la pretesa di curarli. Essi mentre offendono il Capo dello Stato, della cui lealtà non è lecito a nessuno dubitare, dimenticano con leggerezza inconcepibile che si mostrerebbero ancora più folli di loro quand alle apparenze vo- · lessero sacrificata la sostanza. E nella sostanza qua1e i~comodo dà la Costituzione? quale fastidio arreca 11 Parlamento ? Forse non si è fatto sempre tutto ciò che i ministri da alcuni anni in quà hanno voluto fare? Forse c' è stata una sola delle libertà, una sola delle franchigie che non sia stata impunemente. v_iolata? Via! il consiglio di. questi zelanti monarch1c1 non può essere preso sul serio : essi lamento, quando ancora la preoccupazione esiste negli animi, quando la serenità dei giudizi, turbata ancora dall'impeto della bufera passata, non può, malgrado ogni sforzo di volontà, esercitarsi dal legislatore. « E ne diede una chiara prova l'onorevole Villa nel suo d!scorso di ieri, quando ad una mia semplice interr~tzione (lui dt consueto cosi cauto e così calmo) rispose con impeto invocando Dio che mi perdonasse quelle parole. ' « Quali parole? L'~ver)o interro!to, allorchè egli parlava del popolo tumultuante dt Milano lanciante tegole e pietre col dirgli " ma non ferirono alcuno! ,, · ' « Come ! Siamo dunque ridotti a tale, nella sovraeccirazione degli spiriti, che non sia concesso nemmeno quì, in questa Camera, di poter fare una semplice constatazione di fatto nell'interesse .della giustizi~, sen~a che questa constatazione venga denunziata come delitto dt lesa patria ? « E quasi ciò non bastasse, !'on. Villa, accalorandosi rendeva più aspra la sua osservazione, ricordando di aver visto egli st~sso il sangue per le vie di Milano. « Una flCCe a sillislra. Non era vero: era a Torino. « Pantano. lo non so se fosse vero o no: valuto soltanto l'importanza mrrale della sua frase. « Ora !'on. Villa così sobrio, e così misurato nelle parole e nei modi, mi offriva ieri e mi offrirebbe oggi il destro ad una aspra risposta, se il sentimento di patria non fosse in me superiore al sentimento di parte; se il profondo desiderio dell'animo mio, di veder cancellate le più lontane tracce di quel sangue, non m'impedisse di analizzarlo. « Se un voto è qui concesso di fare, è questo e non altro: il voto che su questi tristi lutti cittadini passi l'ala moderatrice del tempo, e s'invochi dal Dio della p~tria una cosa sola : l'obli~ del sangue sparso; pe'. n_on ricordarci d'altro sangue che dt qutllo che fu vers1to ms1eme da borghesi e militari sui campi Ji b~ttaglia, e che ne ho fede tornerà ad essere versato nuovamente, occorrendo, per le supreme rivendicaziooi della gran patria italiana I (dvi app 'ai,;i). volendo distrutto quel comodo cuscinetto eh' è il sistema costituzionale in una monarchia darebbero delle responsabilità pericolose a chi no~ ne ha alcun~ e che ha _i1_wecea sua .disposizione dei gerenti responsabili col vantaggio che non vanno mai in carcere, come quelli dei giornali. Perciò il posto di gerente resp.onsabile, cioè di ministro è tanto ambiro: perchè mentre serve ad elimin;re le respons~bilità _a(trui, assi~ura. a sè _stesso la più completa 1mpumta, e soddisfa 111 pan tempo le passioni e la vanità. Questi monarchici più realisti del Re verrebbero a miglior consiglio, addirittura rinsavirebbero se ponessero mente: 1° alla massima costituzio~ale inglese, il Re non fa male; 2° alla brillante conferenza di Fer~inamlo Lassalle, nella quale vien ridotta al suo giusto valore l'essenzadi una costituzione, là dove esiste un esercito stanziale numeroso e disciplinato. Non richiesti, abbiamo dato consigli che crediamo _savi a~li a~versari nostri. D_aremorisposte che, tem1_am~,nusc1ranno amare agli am1c1. R1pet1amolo, perchè pare ce ne sia bisogno: se l'Estrema tal volta è fiacca, o sembra tale, la colpa o non è sua o non è tutta sua. Gli uomini e le istituzioni, gl' individui e i partiti, il paese e i suoi rappresentanti stanno in intima, strettissima correlazione; tutto e tutti agiscono e reagiscono reciprocamente tra loro. Ora nessuno dovrà srerare che gli uomini siano buoni quando le istituzioni ~ono ~a~tive; che gl' _individu(siano energici quando 1 partiti sono fiacchi; che 1 rappresentanti siano migliori del paese che rappresentano. Uomini, individui e rappresentanti, che hanno coscienza di alti fini da raggiungere di fronte al male ed agli ostacoli numerosi e p~derosi non si devono arrest~re; ogni loro opera devono porre nel rimuoverli e nel perseguire gl' ideali. Ma sar~bbe stoltez_za pretendere. da low miracoli, e pegg10 a1;cora nmproverare a1 rappresentanti del po· polo m Parlamento tutte le colpe, tutti gli errori tutte le debolezze che in grandissima parte son~ imputabili allo stesso popolo. Non ambmo sull'argomento far lunghi discorsi - anzi, aggiungiamo che i discorsi non ci sono ~onsen~iti lunghi, e mo\to meno chiari; perciò tutto il p~ns1ero nostro lo nassumeremo in questa conclus1one : un. Parlamento intero o i singoli suoi rappresentanp non possono correre alle decisioni vigorose, non possono provvedere nemmeno effi- ~acemente alla propria dignità quando sanno che 11paese non è con loro. E sarebbe inutile, anzi assai dannoso, il dissimularselo : il paese, nella sua maggioranza, ha in uggia il Parlamento e gridere~be: Bravo I a chi glielo togliesse dinanzi. Il 2 Dicembre il popolo di Parigi - che non era il popolo d'Italia dell'anno 1898 ! - lasciò massacrare il suo rappresentante Baudin sulle barricate erette in difesa della libertà e arrivò anche alla viltà di calunniarlo affermando che l'eroico deputato se la prendeva calda e si batteva per difendere .... il proprio stipendio di deputato. Oggi il popolo d'Italia - siamo sinceri - ha lasciato arrestare sei deputati tra i più popolari senza commoversi, Ii lascerà condannare e forse li lascerà deportare in
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