'I([VISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIAU I[ -prima e dopo pranzo - per stuzzicare l'appetito -e per favorire la digestione. È tutta una grande popolazione che si gitta quotidianamente in braccio all'ebbrezza cronica - avvelenandosi deliziosamente, senza uno scrupolo, senz1 un timore - non ignara delle minaccie e dei pericoli che pendono su di essa - ma forte di una cotal cinica mdifferenza. .Si beva, si goda e poi ver,ga pure il diluvio .. Ci sono delle plaghe della Francia così devastate dall'alcolismo da non potersene leggere senza orrore la descrizione. A Roue1i"c'è una popolazione di operai che chiamano i « Soleils,... Costoro guadagnano 5 lire al giorno: spendono iu media otto soldi al ;giorno per mangiare; tutto il resto consumano nel bere; non sono cattivi, sono imbecilliti. Si veggono lrascmarsi lungo i quais, con uno sguardo fisso e lucido come di spiritati, avvolti in orribibili cenci: lavorano seminudi, dimentichi dell'uso della biancheria più comune e non hanno che un desiderio, un sogno - bere e ubriacarsi - il tripudio idiotizzato dell'alcool! Coupeau trionfa! Ciò ridurrebbe forse la port.ita assoluta dell'opinione di cui il Colajanni si è fatto il pii\ forte sostenitore nel suo esauriente libro: L'alcoolismo:sue .conse1;11.'nmz.oerali e sut cause ( 1) - lodato anche dal Lombroso, contro del quale era diretto - che indica come fattore prevalente dell'alcoolismo quello economico. Evidentemente la popolazione parigina -che si alcoolizza così allegramente ed i Soleils di Rouen, che godono di un discreto salario, nè si possono ritenere oppressi da un lavoro eccessivo in guisa da dover ricorrere agli stimolanti per trovar le forze per farvi fronte, nè sono cosi denutriti da dover far ricorso alla mortale illusione di questo perfido pseudo ·alimento ricontortatore e neppure infine, può essere la mancanza di altri piaceri più fini. É per tanto da credere che almeno in questi casi entrino in giuoco, più complessi fattori antropo-sociali e antropologici puri, come l'imitazione, l'eredita, l'abito neuropatico, ecc. Intanto col crescer del consumo dell'alcool crescono le statistiche spaventose dei suicidio, dei criminali e dei pazzi. Un medico ha battezzato l'absinthe con felice ed impressionante stringatezza: llne grande vitessepour Charenton. (É noto che Charenton è la sede di un manicomio). Il dott. Legrain, fondatore della Società contro l'abuso delle bevande alcooliche, calcola che degli 80.000 alienati ricoverati, 20 mila debbono direttamente o indirettamente la loro sventura all'abuso dell'alcool; e :;opra 2950 prigionieri osservati da un capo carceriere d1 Santa Pelagia si è trovato che 2124 erano già designati -dalla polizia come dediti all'ubriachezza abituale. Anche è stato messo in evidenza, che la maggior pane dei genitori che torturano i loro bambini e crescono orribilmente 0gni giorno il martirologio dei piccoli fanciulli sono degenerati in cui l'alcool ha spento ogni favilla di amor per la prole. All'alcoolismo è pure indubbiamente da attribuirsi un grande influenza sulla sterilita che va spopolando 1t Francia ( con raccapriccio dei patrioti france,i che veggono invece crescere continuamente la popolazione della Germania), perchè, · $econqo fu giustamente definito, l'alcoolismo è una (1) Catania - Filippo Tropea. Edit. 1886. vecchiaia anticipata: esso inrenerisce precocemente l'organismo, accorcia la vita - e· aumenta la mortalità non solo perchè aumenta la morbilità e sceina la resistenza dell'organismo agli ass,1lti del male - maancheperchè è causa che siano triplicate le cosiddette moni accidentali: se infatti si deve credere alle statistiche delle societa ferroviarie francesi, i due terzi degli infortuni sulle ferrovie sarebbero dovuti ad amnesie, distrazi0!1i, negligenze, ecc. che avrebbero per cagione prima l'ubriachezza. Guglielmo Gladstone soleva dire che l'alcool fa peggio della fame, della peste e della guerra! Intanto è ceno che l'alcoolismo costa alla Francia co,ne tutti e tre questi fragelli. È stato infatti contato che la Francia spende ogni anno per ricoverare gli alienati dell'alcool 8.114.000 di fr.; per la repressione dei delitti dovuti all'alwol, 9.000.000 di franchi; per l'assistt:nza ai ricoverati nei pubblici ospizi, inabili al lavoro, cronici, ecc. 70.000.000 di fr.; le giornate di lavoro perJute in causa dell'alcool si valutano un miliardo e 140 milioni; cinque milioni vanno perduti nelle disgrazie accidentali: Somma tonda: L'alcoolismo costa alla Francia due miliardi e mez.z.odi franchi per anno. Come rimediare a siffatto disastro, economico, sociale, politico e - sopratutto·- morale:? Tot capita tot senntentiae. Ognuno crede di avere sottomano il rimedio sicuro, infallibile; in realtà i rimedi sono molti ma tutti, presi isolatamente, di assai tenue efficacia. Innanzi tuttO ci vuole una buona propaganda contro l'abuso dell'alcool : a questa prop,1ganda si debbono con assiduità indefessa applicare maestri, maestre, giornalisti, preti, uomini politici, tutti quelli che in qualunque modo dalla cattedra, dal giornale, dalla tribum possono dire una parola ascoltata e apprezzata. Gli industriali in questa campagna possono portare un buon aiuta, sia come influenza morale, preferendo sopra altre considerazioni gli operai sobrii a quelli che non sono tali; sia come influenza pratica, chiudendo, come molti di es<;i già hanno fatto, i cabareis che essi esercitano nel1' interno dei loro s~abilimenti. Il danno economico che risentirebbero da questa misura sarebbe ampiamente compensato d.t una proJuzione migliore, più abbondante e più accurata, fatta da operai non più intorbidati dai fumi dei pessimi alcool che vengono loro serviti. Sarebbe pure una buona misura sranziare premi e distinzioni per coloro che si segnalassero per l'abbandono delle viziose abitudini. In Francia tutto ciò che è « onorificenza » ha ancor virtù di toccare il cuore della gente. Assai commendevole fin qui è stata l'opera della societacotro l'abuso delle bevandealcooliche che conta 12,000 aderenti e 30 sezioni. Il governo potrebbe - e dovrebbe - aiutare l'opera mettendo impedimenti alla concessione di apertura di cabarets: ce n' è un numero sbalorditoio : ad ogni passo l'infelice è tentato dalla pompa sfacciata, lusinghiera ed insolente di un caffè, di una brasserie, di un liq•JOrista, ecc, dove un enorme bicchiere di absinthe è fatto pagare I 5 cm. ed anche 10 ! ! Che razza paurosa di veleni si deve in quei luoghi spacciare in luogo dell'alcool! - qua~i che l'alcool per sè non fosse abbastanza micidiale! È pure proposto di adottare il sistema seguito in Svezia e Norvegia per scemare i mali dell'alcoolismo. Questo sistema - di cui ho avuto oc-
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