Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 23 - 15 giugno 1898

358 RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALl desche non sono ancora attive, ma il loro sviluppo, benchè generale, sembra sicuro, e l'occupazione di Kiao-Chan è una prova che la politica di colonizzazione sarà mantenuta in avvenire. Oltre alle ordinarie intraprese commerciali, i tedeschi hanno interfssi in un gr~n numerb di iutraprese industriali di altri paesi. Hanno costruita la ferrovia Kcoeh-Assuao, la maggior parte delle azioni delle f,movie Sud-Africane sono in mani tedesche, gl' interessi germanici nelle ferrovie americane non sono stimati inferiori a mezzo miliardo di lire. Nel Brasi!~, in . Anatolia, in Tur.:hia e nel Venezuela il capitale tedesco è stato anthe largamente impiegato ed i tedeschi hanno un dito anche in ciascuna delle più note grandi intraprese, come l'estratto Liebig, i nitrati chileni, le miniere sud-africane, ecc. La Francia si trova ormai a fronte non più l'antica Germania, con la sua ferrea disciplina militare; ma una nuova Germania commerciale, contro la quale la Francia deve combattere con le armi delfa pace, se vuol serbare il suo posto fra le grandi nazioni. ('l{evue des Deux Mondes). Carlo Cantoni: Leuniversitàtedesche. Bisogna studiarle colla scorta degli stessi professori tedeschi per vedere quali esse sieoo e se rispood0no alle esigenze moderne. Uno scritto del 1'aulsen di Berlino ci servirà di guida. Vi sono tre tipi di uni- ·versità: 1°. L'inglese: ha meglio conservato il' (carattere~ delle -università medioevali di corporazione libera con una base ecclesiastica. 2~• ..li francese: p.ura. istituzione dello Stato e da questo affatto dipendente. 3°. Il tedesco: sta fra i due ; non è una libera corporazione come l'ingkse, ma neppure uno stru• mento nelle mani· dello Stato; serve agli uffici di questo, ne dipende per vari rispetti, ma per altri ne è indipendente, sia nei fini che essa si propone, sia mi mezzi per conseguirli ; così _spetta all'Università e non al Governo concedere il dottorato e la libera docenza, fare le proposte. dei professori da nominare, ecc. I _professori qualche volta li nomina il Governo che viene con loro a trattati ve se sono delle celebrità. L'università teJesca fa principalmente tre cose : è anzitutto uno _strumento di. ricerca e di studio, un organo necessario del progresso scieµtifico; tramanda i risultati di qnesto progresso alle nuove geoerJzioni; procura ai giovani gli studi e la preparazione ·necessaria per esercitare le professioni liberali e adempiere agli uffici pubblici. La ricerca della verità ·non è possibile; .non è efficace se non le viene assicurata tutta la libertà. J.Jna piena libertà d'insegnamento, una piena libertà nel filosofare è una condizione necessaria per la prosperità dell' Uoiversità. Alla l,bertà d'insegnare nel professore, corrisponde nelle università tedesche la massima libertà di studio nello scolaro: nessuna influenza ufficiale agisce su di lni, anzi quasi neppure nn consiglio. L'università tedesca ha per suo primo scopo 4.uello di formare giovani indipendenti di pensiero e di volontà. Questa illimitata libertà dd professore e dello studente, dopo il 1893 ha subito qualche restrizione. In quanto alle tasse di iscrizione prima andavano a beneficio esclusivo dei professori. In Anstria però il ministro Gautsc!i fece adottare una rilorma importante: gli s1udenti continuarono a pagare una tassa di iscrizione per ogni corso al quale s'iscrivono; le t:.sse pagate per i corsi dei professori stipendiati dal Governo vanno alla cassa dello Stato; quelle invece pagate per i corsi dei priv.ti docenti e di quelli che, con qualunque titolo, insegnano senza stipendio del Governo, sono percepite da essi medesimi. Anche in Prussia si è adottato un sistema analogo, e si sono assegnati degli stipendi fissi ai professori. C' erano prima grandi ditfereoze nei lucri secondo I' università e secondo l'insegnamento; alcuni guad,gnavaoo appena 300 marchi; altri arrivavano a 20000 marchi. Ora gli ordinari hanno uno stipendio iniziale di 4800 marchi nell'università di Berlino e di 4000 J;1elleprovinciali; gli straordinari hanno 2400 marchi a Berlino, :zooo nella provincia Ogni quattro anni c' è aumento di 400 marchi, sino ad un certo limite. In generale i liberi docenti guadagnano poco. Le tasse d' iscrizione sono variabilissime: Jlelle facoltà mediche per i corpi clinici, ad esempio, pagano Gino a 60 ed 80 marchi per corso ; per i corsi teorici discendono a 5 e 3 marchi. Per essere ammesso quale studente oc. corre di regola la licenza di un ginnasio o di un ginnasio tecnko. Possono essere privi dell'una e dell'altra per certe professioni medie (agricoltore, chimico, farmacista, dentista, ecc.); Compiono i loro stuJ! dai 20 ai 25 anni: Le vacanze non arrivano ai due quinti dell'anno. Gli ,tudenti non vi,·ono più in collegi come in In~hilterra; ma_ hanno associ_azio~i di_vario genere e godono dt borse; cambiano sp. sso· d1 u01vers11à; la diligen1.a è discreta, non quale si decan,a. Hanno acquistato importanza i semi11ari, specie quelli giuridici. Gli esami sono di due specie : accademici e di stato. Coi primi si ottiene il dottorato e la libera doceaza; cogli altri l'esercizio delle proprofessioni. Nelle Commissioni per gli esami di Stato non entrano le autorità accademiche come tali, ma da qualche tempo prevale l'uso di nominarvi profes~ori di università. S'invoca l'unità degli s1t1diche rappresenta l'unità reale del sapere. per la q .,aJe tutte le scienze sono strettamente legate fra di loro da molteplici rapporti. Pochi ~tudenti mercè questa uniti lasciano l'università senza avere uditi dei corsi di filosofia. di storia, di fisica, di economia fuori delle loro facoltà. L'unità è il correttivo della soverchia specializzazione. In Germania le riforme scolastiche non s'introducono se prima non sono approvate dill'opinione pub~lica. (Nuova A11/ologia, 1• giugno). 'Dr. Matit11011: Sull'abortoe sull'infanticidio in China. Nelle strade di Pekino si trovano ad ogni passo degli annunzi che garantiscono l'aborto. Uno di questi annunzi dice: Soppressio11e della riproduzio11eP. illole protettrici della vita. Si aggiunge che il parto può mettere in pericolo la vita della madre e si conchiude: « Coloro che 1101v1otliono fare figli ve11ga110 in questa Jarmacia per comprarvi le pillole st,rilizzatrici. Uti pacchettocosta L. 2,50. Garantisco che per molti a1111Oi [[nifecondazione è impossibile. » Questi avvisi dicono come si pratichi apertamente l'aborto in Pekioo, benchè leggi severe lo proibiscano, o dovrebbero punirlo. Le levatrici sono molto abili nel procurarlo. Molte superstizioni nelle società chinesi corrono sull' infanticidio. Cosi qualche volta i fanciulli malaticci vengono esposti {iiori della casa e muoiono. I parenti credono, agendo in tal 'rtiodo d' impedire agli spiriti maligni di venire a tare delle nuove vittime presso di loro. Questa superstizione è radicata in tutte le classi, anche tra i chinesi cristiani. La pietà filiale, di cni si è tanto parlato a proposito della morale del chinese, permette benissimo l'infanticidio, quando questo ha per fine il facilitare l'esistenza dei genitori. Il Sa11toEditto - commentario ed amplificazione delle sedici massime composte dal celebre imperatore Kan-si - insegna che l'attaccamento egoista •alla moglie ed ai figli è un insulto alla pietà filiale. In un piccolo libro popolarissimo: Gli ottanta esempi di pietà filiale, noi troviamo, dice Smith, l'esempio seguente: Sotto la dinastia degli Han viveva un nomo poverissimo che aveva difficoltà a nutrire sua madre ed un suo figlio di •cinque anni. « Noi siamo « cosi poveri, disse alla moglie, che non possiamo far vivere « mia madre. Di più il bambino assottiglia il suo nutrimento. « Perchè non sotterriamo quest'ultimo? Noi potremo sempre « averne un'altro, mentre che per mia madre ciò ·non è pos- " sibile. » La moglie non osò opporsi e subito scavarono una fossa nella quale scoprirono ua vaso con una iscrizione che diceva, essere quello un dono mandato dal cielo per ricompensare un figlio, che praticava così bene la pietà filiale. (Archives de l'Anlhropologie C1·i111i11elle. 15 Maggio). M. Comisl,. Effetto della musica sugli animali. In un interessante studio intitolato O,feo al giardino zoologico, l'A. raccoglie varie esperienze sull'effetto dei suoni musicali su diversi animali, alcnne delle qual.i sono della maggiore curiosità. li suono del violino, provato su1la tarantola, non dette alcun effetto, mentre ripetuto presso un nido di scorpioni provocò una vi,•ace agitazione. Innanzi alla gabbia dei serpenti l'o:ffetto fu completo. All'avvicimirsi dd suono tutte le tesre si al1.arono agitando le lingue forcute: ad una stonatura improvvisa i serpenti indietreggiarono violentemente. Que,to, su per giù, fu l'effetto della musica su tutti i serpenti comuni. Gli enormi pitoni non mostrarono il più picee lo interesse oè meno indifferente apparve il boa; ma il cobra, che l' incantatore indiano vince col suono del suo piccolo zufolo dal noscoodiglio dietro un rudero, appena il suono del violino lo raggiunse, balzò immediatamente ~al let.1rgo che parea di morte. Dormiva profondamente nell'angolo più lontano della sua gabbia, ma udite appena le prime note del violino che si appressava, alzò istantaneamente la testa, fissando gli occhi dalla parte onde il suono giungeva e a misura che la musica diventava più distinta e più forte, si alzava lentamente sulla coda, ogitaodosi innanzi e indietro in armonia col tempo del motivo."Ogni cambiamento di tuono e di tempo produceva immediatamente un mutamento nel moto e nella posizione del serpente. Al tremolo il suo corpo si gonfiava e ad un cambiamento subitaneo, imitame il tuono della cornamusa, il suo cappuccio si allargava alla massima dimensione possibile, menfre una dissonanza improvvisa faceva raggomitolare la povera bastia come sotto un colpo violento. L'orso bianco si arrestava sulle sue gambe di dietro, per ascoltare più attentamente, passeggiando P"i su e giù e accennando un grugnito di soddisfazione. Nella gabbia dei leoni tutte le t,'ste si volsero alle prime note del violino e a misura che il suono diventava più forte sua maest:I. il re della foresta cominciò ad agitare il fiocco della sua coda come fa il gatto quando medita un salto. mentre la leonessa si di-

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