RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 1H9 Dr. 'R_icardHodgso11: Comunicazionaiutenticheconunmorto. Il Dr. Hodgson narra e illustra negli Atti della Società di ricera/Jepsicologiche il seguente fatto : Nel febbraio del 1892, un giovane, Giorgio Pdham, mori, per una caduta, a New-York. Era allora dell'età di 32 anni e, benchè avesse fatto i suoi studi per dedicarsi all'avvocatura, si era consacrato quasi esclusivamente a studi letterari e filosofici facendo delle pubblicazioni che meritarono non poche lodi da persone di incontestabile competenza ed autorità. Gli ultimi tre anni della sua vita dimorò in New-York, ma prima per parecchi anni era vissuto a Boston, dove avea conosciuto il Dr. Hodgson, segretario della società per le ricerche psicologiche. Giorgio Pelham era membro della società, ma non era, malgrado ciò, disposto per nulla a credere nella esistenza di fenomeni supernormali, benchè gli piacesse di partecipare alle ricerche. Lunghe discussioni avevano luogo frequentemente fra il Dr. Hodgson e Pelham su soggetti filosofici, e due anni prima della morte di questo avevano largamente disputato sulla possibilità di una vita futura. Pelham sosteneva che una esistenza oltre tomba non solo era incredibile ma assolutamente inconcepibilè. Alla fine del lungo dibattito, però, pervenne ad ammettere che fosse concepibile, ma persistè nell'escluderne la credibilità, dichiarando per altro che se egli fosse morto prima del Dr. Hodgson e avesse constatato di esistere ancora avrebbe fatto -il possibile di rivelare il fatto della continuazione della sua esistenza. Quattro anni prim I della sua morte egli ebbe una seduta col celebre medium, fa signora Piper, seduta che faceva parte di una serie organizzata da una commissione scientifica, nella quale era stabilito dovtsse porsi la massima cura perchè i nomi dei presenti fossero ignoti al medium. Dopo la seduta Pelham espresse l'C'pinioue che i risultati non dimostravano altro in fondo che la iperestesia del medium. Qualche mese dopo Pdham morì improvvisamente e il Dr. Hodgson ebbe una seduta con la signora Piper che non aveva mai conosciuto il Pelham. A questa seduta il dottore era accompagnato dal sig. Hart, intimo amico del Pelha1:1, il quale avea portato con sè degli oggetti t ià appartenenti all'amico morto, e questi furono conseg.nsti alla signora P1per. Dopo un certo tempo la Piper di~se che Giorgio Pelham era presente e che voltva parlare con loro. E per mezzo del 111ediw11 Giorgio Pdham dette per int<ro il suo nome, nominò l'amico che assisteva alla seduta, ricordando :.ltresi i m.mi e cognomi di molti suoi amici intimi noti sll'Hart, ricordando fatti assolutamente pcrsonuli che li riguard.vano. Oltre di ciò G. Pelham raccontò che sua m&dre aveva preso, dopo la sua morte, i bottoni della sparato della sua camicia e li aveva dati al padre per mandarli all'amico Hart, come narrò una conversazione avuta con la signorina Caterina figlia del suo amico Horwards e molti altri particolari della sua vita che non potevano esser noti ad alcuno e dei quali fu constatata poi la perfetta esattezza. In un'altra seduta Pelham chiese con granJe premura di vedere i suoi amici Horw.irds e nel!' 11 Aprile 1892 essi furono portati in presenza del 111edit1111 e potettero avere con l'amico defunto una lunga conversazione nella quale perfino il suono della voce era perfettamente quello di Pelham. Gli Horwards non si occupavano per nulla di ricerche psicologiche, ma riconobbero p.erfettamente che la persona la quale parlava con loro attraverso la signora Piper era Giorgio Pel ham. Il seguente estratto delle note prese durante la seduta mostra la naturJ)ezza della convtrsazione che Giorgio Phelam ebbe coi suoi amici : -- G. Pelham. - Giacomino, sei tu? Parlami subito, io non son morto; non credermi morto. Sono fdicissimo di vederti. Mi vedi? Mi senti? Salutami mio padre e digli che vorrei vederlo. Qui io sono felice, tanto più da che ho visto che posso comu 0 icare con voi. CompiangQ quelli che non possono parlare. Voglio che tu sappia che io penso ancora a te. Parlai a Giovanni di certe lettere, ... Io lasciai le mie cose in gran disordine, e specialmente i libri e le carte; ma mi scuserete, non è vero? - Horwards. - Giorgio che fai ? Dove sei? - Non posso ancor.i fare quasi nulla sono appena svegliato alla realtà della vita dopo morte. Era come il buio ; dapprima non potevo distinguere nulla. Le ore più buie come quelle che precedùnO l'albJ, sai, Giacomine-, io ero impacciato, con• fuso. Avrò presto una occupnione. Ora vi vedo, amici miei, posso p.1rla1 vi. lo distinguo la tua voce Giacomino col tuo accento e la tua anicola,.ione, ma mi suona come il grave rullo di un grande tambura. La mia dovrà giungerti come il più lieve mormorio. _ Allora I, nostr.1 conversazione è come SI! avvenisse at• traverso un td, fonc•, - Si. Un telefono a grande distanza. (Pelham ride). Non. sei stato sorpreso di trovarti vivo ? Precisamente, assai sorpreso. Io non credevo in una vita futura. Era al di là dei poteri del mio ragionamento. Ora mi è chiaro come la luce del giorno. Noi abbiamo un facsimile etereo del nostro corpo materiale .... Giacomino che cosa stai scrivendo ora ? - Saprà la gente di questa possibilità di comunicazione ? - Certo. È soltanto quistione di tempo. Io voglio che tutti sappiano quello che è accaduto a me. Il lungo resoconto del Dr. Hodgson continua nell'esporre le prove della verità indubitabile di questi fatti e di molti altri c~t; seg~ono raccai.ti in nun:ierose altre sedute nelle quali lo spmto d1 Pelham s1 è mamfestato attraverso la signora Piper parlando o muovendo la sua mano per scrivere. Il professore Hodgson conclude che quelle che si manifestano attraverso i mediums sono le vere personalità che affermano di essere, che hanno sopravvissuto al mutamento che noi chiamiamo morte e comunicano direttamente con noi che ci chiamiamo vivi attraverso un organismo in istato di catalessia. (Psychical Research). EMPORIUM Rivista mensile illustrata - Nel numero di aprile contiene: Artisti co11te111pora1M1eair:coCalderini, Paolo Lombroso. -11 sacro volto 11ell'arle, P. G. - Psiche, simbolo cristiano, Domenico Tumiati. -Arte retrospettiva: Alessa11dro B011vicini, detto il Moretto, Ulisse Papa. - Arc/Jeo/o<TiaC:opa11. La città misteriosa del/'Ho11duras. E. Lacordaire. - li 0 gittocodel calcio e il Foot-'Ball. I mezzi idraulici rnodemi 11el/oS"retolamentodelle roccie aunf ere. 0 ~'-,/~'-,/ ...._,,,, '\./'-./ _,,...._,,,,,..._,,'-./,/,,, RECENSIONI F. G. TENERELLI: L' azio11edelle imposteindirette sui consumi con particolare riguardo alla leaislazione italiana. T0rino Fili Bocca 1898. L 3." Ottimo intendimento questo del Tenerelli di studiare partitamente l'azione delle imposte indirette pei consumi ; e lo studio è venuto in un momento di dolorosa attualità. L'autore è un liberista; e noi che tali non siamo in economia non possiamo dargli torto su questo terreno. Egli crede di potere coi diagrammi dimostrare in ultimo la sinistra influenza delle imposte indirette sui consumi ; ma egli stesso non si nasconde che sono parecchi gli elementi che influiscono sui consumi. Può essere ekvato il prezzo di un genere e consumarsene molto in tempi di alti salari ; e vice,·ersa. Nel 1887 pel frumento si passa d•lla imposta di lira 1,40 al quintlle a L. 3 ; eppure si ha il consumo più alto del decennio. Dai diagram• mi risulta che negli anni 1885 e 1887 si ebbero i consumi più alti, e fu il periodo della maggiore prosperità italiana. Avv. F. ARMELANI: Umanesimo e socialismo. Pitigliano. O. Paggi. 1898. L. r. L' A. fa un apostolato instancabile in favore delle idee umanitarie. Il suo socialismo, nonostante le sue larghe cognizioni e.:onomiche, è prevalentemente sentimentale. Nè gliene facciamo rimprovero, perchè siamo convinti che il torto dei marxisti è quella di non aver tenuto alcun conto dei fattori morali. L'egregio Armelani respinge le esagerazioni della scuola antropo-sociolo 6ica, che accorda tutte le virtù alla razza ariana - di cui non si conoscono nè le origini, nè i caratteri di. distintivi - e cond,mna con leggerezza imperdonabile come inferiori tutte le altre razze S1Lvro VENTURI: Sul duello. Discorso pronunziato alla Camera dei Deputati nella seduta del 16 Aprile 1898. Roma. Tipografia della Camera. Non usi ad intrattenerci dei discorsi dei d<putati, per cento ragioni eh.: i no,tri ltttori potra,.no indovinare, segnaliamo qu.esto dd direttore dd Manicomio di Girifalco, perchè è veramente originale. Egli sic stantibus rebus, vuole mantenuto il Juello purchè circondato da maggiori garanzie. Noi non dividiamo le sue idee; ma non possiamo non ammirare la difesa brillante che ìl Venturi ne fa.
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