RIVISTAPOPOLAitEDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI paese dove gli editori esitano a malapena i volumi pensati e profondi di illustri scrittori italiani, e si diffondoPO i1wece, tradotte, le elucubrazioni di Guyot e di Lafargue, lontani per fede politica e sociale ma accomunati entrambi dalla spiritosa deficienza di ogni coltura che non sia quella raffazzonata coi dizionari e le enciclopedie ? Se la Sociologìa vantasse solo i suoi cultori fra i nomi che più spesso si vedono ricordati a titolo di lode dovrebbesi veramente disperare delle sue sorti. Per fortuna mentre gli improvvisati sociologi imba11discono ogni me8e una nuova teoria sulle Ol'igini e sulla evoluzione della società, pochi e modesti studiosi compiono lavori che sono destinati a lasciare tracce profonde nella scienza. Di uno di questi libri intendo brevemente parlare ai lettori della Rivista Popolare: Industrial Democracy ùi Sydney e 'BealriceWebb. I coniugi Webb, già noti per opere interessanti e suggestive sul movimento cooperativo e socialista nell'Inghilterra si sono da lunghi anni accinti ad un'impresa lunga e faticosa: la narrazione della storia e la esposizione della teoria e della pratica del Trade- Unionismo inglese. Tre anni fa comparve il volume che conteneva la storia delle Trade-Urions e fu, da tutti quelli che lo lessero, giudicato un esempio classico del modo con cui debbono essere narrate le vicende dei fenomeni sociali. Ora è stata pubblicata la seconda parte dell'opera in due volurr.i. Vi si descrive il funzionamento pratico e si tracciano le prime linee di una teoria dell'organi• mo trade-unionista. Ciò che colpisce a primo aspetto è la ristrettezza apparente dell'argomento. L'unionismo non è che una delle manifestazioni del movimento operaio e questo non è se non un aspetto della trasforma:~ione gigantesca avver,uta nella vita economic,1 e politica inglese nel nostro secolo. Eppure l'analisi anatomica di un fenomeno cosi singolare ed apparentemente ristretto è costatata ai coniugi \.Vebb sei anni di ri cerche e di ricerche molto costose, a quanto si può presumere cosi all'ingrosso dall'esame dell'opera. I metodi che permisero ai Webb di far risuscitare dinanzi ai lettori l'idea precisa di una Unione inglese contemporanea sono ricordati nella prefazione e meritano un accenno. I documenti sono la fonte prc:cipua per gli storici delle unioni come per gli storici dell'autichita classica e del medio evo. Nello stesso modo con cui le iscrizioni funerarie e le leggi delle dodici tavole sono guide preziose per chi voglia ricostruire la societa romana, così i bilanci delle Unioni, i rapporti dei segretari, i giornali di propaganda, le petizioni al Parlamento forniscono i mezzi migliori per intuire non solo l' organismo e,I il funzionamento delle Unioni ma anche i motivi nascosti che fanno agire e muovono le masse dei la\"Oratori organizzati. Dopo il documento l'inchiesta personale. Per sorprendere i costumi ed i sentimenti delle classi operaie la signora Webb h:1 lavorato come sarta, si è fatta collettrice di fitti per conto dei landlords di Londra, ed il signor \Vebb h:i preso p:irte :11movimento politico cd economico degli operai inglesi, ha assistitO alle sedute delle loro unioni, dalle più umili delle borgate al solenne Parlamento operaio annuo. Immedt'simandosi nella vi,a degli operai, e più ancora ascoltando pazientemente 1:iespressione sincern cd inavvertita dei loro sentimenti e delle loro vedute gli A. hanno penetrato addentro nelranima operaia cieli' Inghilterra contemporanea. Quando poi le inchieste parlamentari, i libri teorici, i documenti e le osservazioni personali aveano gia consentito agli autori di formarsi un concetto abbastanza esatto dell'argomentO, essi ricorsero all'ultimo mezzo di stud1o: le intervi~te. Abili nel far cadere il discorso sul punto voluto, astuti tanto da dar sempre ragione ali' intervistato. affine di scoprirne i pregiudizi, i desideri e le idee, i W ebb intervistarono efficacemente quasi tutti i Leaders, i segretari ed i gregari delle unioni e non trascurarono gli industriali, i capitani dell'esercito iodustriale capitalista. Il volume che è uscito fuori da questo processo complicato non è facile a riassumersi. Lo studioso delle forme politiche e l'uomo di stato troverarno ampia rpateria di riflessioni feconde nella prima parte che riguarda la struttura delle unioni. Il passaggio dalla democrazia livellatrice dei primi periodi alla organizzazioPe complessa attuale,. l'abbandono progressivo del voto diretto, del referendum, del!' iniziativa, la lotta fra la tendenza autocratica ed accentratrice di alcuni segretari strapotenti ed il parlamrntarismo prodotto dalla nect-ssità di un governo vigoroso e di un controllo efficace: tutti questi problemi nascenti e rinascenti nel piccolo mondo unionista sono quasi il riflesso delle identiche lotte combattutesi nel più ampio terreno delle nazioni e degli aggregati politici. La soluzione che le masse operaie inglesi diedero a questi problemi ardui e difficili fornisce dei curiosi indizi del mcdo con cui gli operai amministreranno lo Stato quando la ascesa incessante delle classi sociali lo aHa fatto cadere nelle loro mani. Quali siano gli scopi che gli operai intesero di raggiungere colle coalizioni, aumento dei salari e giornata minima di lavoro, condizioni igieniche e decorose di occupazione; quali i mezzi adoperati ad ottenere Io scopo, la mutua assicurazione, la reHrizione nel numero degli apprendisti, dei giovani e delle donne, la imposizione della regola comune : ecco la materia della seconda parte. Nella terza la trattazione diventa teorica e profetica. È analizzata, la mutazione avvenuta nel modo con cui gli economisti giudicano le Trade-Unioos: prima disprezzate come perturbatrici delle leggi eterne dell'economia politica ed ora proclamate come armi efficaci per l'elevamento della classe operaia e della società intiera. In un capitolo splendido intitolato Higgling of the market gli A. studiano la dinamica della economia moderna e nella sua tendenza irrefrenata al minimo dei salari ed al mini1110 dei profitti scoprono la caurn profonda ed in - sieme la giustificazione dei molteplici accorgimenti con cui capitalisti ed operai cercano di elevare una barriera contro l'abbassamento dei loro guadagni e la degradazione del loro tenor di vita. Il trade unionismo garentendo agli operai un minimo nazionale e professionale di tenor di vita non distrugge la concorrenza, ma solo la trasform:1. [ capitalisti non potendo più lottare per l'operaio meno caro, lottano per ottenere l'operaio più abile; e la politica tradeunionista si converte in un grandioso congegno per elevare le condizioni fisiche, morali ed intelleuuali delle classi più numerose della popolazione.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==