RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI una circolare colle istruzioni necessarie per certe malattie della pelle facilmente trasmissibili nei gabinetti di toilette. La circolare raccomanda specialmente: 1° di immergere subito gl' istrumenti di metallo in un vaso pieno d'acqua insaponata che abbia bollito almeno dieci minuti; 2° di rimpiazzare il più possibile i pettini di corno, di avorio, di cellulosio e simili con pettini metallici che si puliscono più facilmente; 3° di disinfettare le spazzole, le forbici, i rasoi etc. in una stufa riscaldata a 100°; 4° d'immergere i pennelli della barba nell'acqua bollente prima di servirsene; 5° di rimpiazzare coi polverizzatori a secco i piumini della cipria etc. etc. RIVISTA DELLE RIVISTE SenatoreH. D. Morrey: Il nostrodoverea Cuba. Bisogna ri• cordare che i ~ittadin_i degli Stati Uniti posseggono oltre a 250,000,000 d1 propnetà IO _Cuba! ed. ha1~no. mutui colà per una som_ma ug1;1a)e.Tutt? .c1~ è IO via d1 distruzione per la guer~a d1 ~te~mm10 che _1y1~1 c~mbatte. _Un 1;1ovimento commerciale d1 circa 42 5' mrhom ali anno mmacc1a di naufragare e, se la guerra continuas,s~, ~parirebbe del tutto. Il popolo cubano non accetterà che I md1pendenza. La torma di autonomia proposta da Sagasta e approvata dal Governo americano è stata cordialmente respinta tanto dagli spagnuoli dell'isola '_ cittadini e soldati - quanto dagl' insorti. Tutto il piano fu un insuccesso fin dal principio. Intanto, la politica di sterminio continua alacremente. La fame continua a fare l'opera sua prevista, ma troppo lentamente per i sanguinarii volontari spagnuoli che desiderano u1;11;1ezzo_didistruzione piii spedito·. Ho saputo da perso1fa d~gmssm!a d1 fede, che nell'anno 1897, 600,000 persone morirono d1 fame e delle malattie che essa proc~ra. Ogni giorno nuove mi~liaia. ne_ periscono. Il popolo americano chiede ora se la perct1ta d1 vite umane e di proprietà non è stata abbastanza. Ogni nuovo orrore è un nuovo squillo di tromba che invoca il nostro aiuto; ogni nuovo atto vandalico di distruzione, è un appello al nostro illuminato interesse per ciò che è nostro col.i. Noi non ammettiamo di dover considerar.: il diritto di qualunque potenza europea ad acquistare Cuba, o s;a pure ad avere un voto nella decisione d_ei suoi_ destini. ~r Everctt, qua~do era segrttario di stato, nfiutò d1 entrare Hl una convenzione con la Francia e la Gran Brett~gna che propo_nevano di assicu:are per sempre alla Spagna 11possesso d1 Cuba. Le sue rag10111furono: Prima, che gli Stati Uniti non avrebbero tollerata I' ingerenza di nazioni <:uropee in un affare puramente americano; secondo, che gli Stati Uniti non intendevano impegnarsi per patto a non acquistare gi~mmai I' i~ola. Jeffe_rso1e? Ad_ams?imostrarono lungo tempo addietro qualt vantaggi gh Stati Umti avrebbero ricavato dall'acquisto dell' isola, e quando nel 1820 la Columbia e il Messico meditavano la invasione di Cuba, Mr Clay allora Presidente del Consiglio, fece dichiarare dal nostro ministro che gli Stati Uni1i non avrebbero permessa « una guerr:. devastatrice in Cuba, perchè contraria ai loro interessi ». (Forum, Aprile). · .A. 9.<. Low: Il probabilepianodellaguerra ispano•americana. Il teatro della guerra sarà Cuba e non gli Stati Uniti. li piano di guerra, secondo quello che io comprendo, è il bombardamento di Avana e lo sbarco di truppe nell'isola, all'est della capitale, probabilmente a Matanzas come il punto più accessibile e conveniente per scopi militari. Tra la flotta che la bloccherà e l'esercito in terra, con l'aiuto degl'insorti, Avana sarà stretta in un cerchio di ferro. Nelle fortificazioni di Avana vi 1;0110montati pochi cannoni n.odemi; ma i piani di difesa in potere del dipartimento navale americano, lo persuadano che innanzi ai car,noni ddla Massaclmssets, della Jowa, e della Texas rinforzati dalle artiglierie di incrociatori più leggeri, al1'Avana è riservata la sorte di Aless,mdria. Presentcm<:nte la Sp,1gna ha soltanto due i1Krociatori prctctti nel porto di Avana, il VizC11y11 ,. l'Al111irw1.Otequendo, entrambi assai infi::rio:i ddle navi Americane della stessa classe. Un incrociatore più piccolo, Alfo11soXII, le cui macchine sono inservibili, e una nave ancor più piccola, la Lagaspi, costituiscono la squadra. D stribuiti lungo la costa vi sono numerosi piccoli incrociatori, il più grande dei quali non supera le 3000 tonnellate, e la maggiL r parte di essi non sono che delle cannoniere, utili per servizio di crociera ma di nessuna importanza come unità tattiche. Questa squadra sarà naturalmente rioforzata, e propabilmente le armi più efficaci della Spagna - se in mano di comandami esperti • saranno torpediniere. Queste costituiscono il gr,rnde elemento d'incertezza. (National Review. Apnle). lvanoe 80110111i: Molinella. Questa borgata spersa nella sconsolato rasura del basso bolognese annunzia un'epoca nuova : è il teatro di una delle lotte più epiche e più sintomatiche che il proletariato ricordi. Nello sciopero di Molinella non è io quistione il solo salario, ma anche il diritto dei lavoratori di trattare i loro patti di lavoro io nome della loro ccllettività organizzata. I padroni appoggiati dalla polizia negano questo diritto. I lavoratori affamati rispondono con una resistenza tranquilla, meravigliosa, tenace. E niuno diserta I In questo sciopero c' è una classe che si conquista per la prima volta il diritto di essere riconosciuta per una classe belligerante. La loro attitudine ha scosso dal sonnolento torpore i liberali di Bologna che se ne sono interessati. È una vera rivoluzione che si annunzia. Infatti i contadini non furono mai ritenuti per una forza sociale, ma solo come una grande riserva di carne da cannone per i conquistatori, un grande esercito di vandeani per tutti i reazionari di Europa. Il proletariato agricolo pareva inattaccabile alle idee nuove tanto ai rivoluzionari come ai conservatori ; anche la letteratura e l'arte hanno subito questa persuasione radicata come un dogma. Lo sciopero di Molinella distrugge la leggenda : il proletariato agricolo sta per prorompere come una forza viva nei conflitti sociali. ça-ira. ( Germinai, 15 aprile). J11g. F. 'N,icola: La ricchezzamobiliarenel bilanciodei CO· munl. L' imposta di Stato e di Comune perchè sia equa e proporzionata, deve pesare su tutte indistintamente le fomi della ricchezza individuale; qualsiasi eccezione, di esenzione o di minore prelevamento, al riguardo va annoverata e stigmatizzata quale privilegio di classe e, quindi, condannata. In Italia, di fronte allo Stato, tutti i redditi sono colpiti coli' imposta sui terreni, sui fabbricati e sulla ricchezza mobile; ma l'uguaglianza scompare di fronte al bilancio del Comune. Le imposte dei Comuni danno negli ultimi anni questi prodotti : 152 milioni per dazio di consumo; 1 30 milioni per imposte sui terreni e fabbricati e 6 milioni per tassa di esercizio e rivendita, che equivale alla ricchezza mobile. La sperequazione appare più chiara riducendo a cifre proporzionali : 53 °10 per i consumi; 45 °10 per imposta fondiaria; e 2 °[0 per tassa mobiliare. L' iniquità è enorme se si considera che i dazi di consumo gravano indistintamente non solo sui piccoli redditi, ma anche, e in proporzione maggiore, su coloro che non hanno alcun reddito. L'ingiustizia nelle imposte comunali cesserebbe se si ricorresse alla imposta diretta perso11alse111ltm1lrata e sulla spes1i come nei Comuni inglesi, svizzeri, belgi ed americani. Dalla necessità della riforma si parla in tempo di ele,ioni , ma poi si torna a dormire cd a subire una vera oppre,s'one di classe col sistema tributario comunale, perchè è il partito conservatore che vi ve di grossi redditi fondiari e mobiliari, che, in fondo, prevale sempre. (idea liberale. 15 Aprile). Dr. Leone Wi11iarski: L'antropo-sociologia. La pretesa scienza di Ammon e di Lapouge, secondo la quale la evoluzione e la qualità delle società umane dipenderebbero dai caratteri delle razze e che la razza superiore sarebbe quella coi caratteri seguenti : dolìcocefalia, colorito biondo e grande statura - non è che una fantasmagoria. Tutto ciò che si sa dalle scienze naturali e dalla storia la contradJice. Non c'è osservazione d'indole antropometrica, economica, intellettuale, _religio_seatc. portata da quei due autori a sostegno della propria tesi, che non venga smentita da altre osservazioni bene accertate in senso contrario. Se regressi quà e là e in ogni tempo si sono verificati, e se evoluzioni progressive dei pari sono sicure, gli uni e le alt~e si dev0no alh, selezioni sociali. Queste oggi sono tali da favorire la scomparsa dei migliori e la moltiplicazione dei peggiori. I privilegi tconomici e le selezioni n:tiliwi s<?no tra i più energici ed efficaci fattori della dcgeneraz10ne sociale presente. Ripeto: queste pretese leggi dell'evoluzione dei popoli che L3pouge crede di avere scoperto sono ddla fantasmagoria pura e della più ingenua. (Ltt devwir soc11tl, 111arzo). i. Marty : Sviluppofisicodei delinquenti. Comparati i delinquenti ai soldati, dal punto di vista fisico il peso dei primi sarebbe più forte e le proporzione delle costituzioni buone più considerevole tra loro. Questa superiorità del peso e della costituzione non deve essere considerata c0me uno spccialè carattere di razza. Sembra invece, che ciò si Jebba al fatto che nelle famiglie dei delinquenti i deboli soccombono più facil-
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