RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZE SOCIALI Henry Bereuger: La religione e le religioni(1). Pochi anni or sono si poteva credere eh' t:ra finita in Francia l' epoca ddle guerre religiose. Disgraziatamente alcuni avvenimenti contemporanei fanno temere che questa è un'illusione; e quel che è pe?.gio si è, che, prima si combatteva per una feJe, ora ci -si b,ttè 3ttorno ad un Testamento, che nessuno più crede autentico. Sa dovrà scoppiare la prossim:1 gut:rra religiosa, di rdigioso non avrà che il nome. Da qualunque lato si volo,, verso la folla o verso l'élite, la gioventù fr,111cesenon vede 0 che odi e divisioni nella coscienza nazionale. Oo-oi rdioione dt:testa e perseguita la rivale; e la scienza condfona le° rdigioni, che .alla loro volta scomunicano la scienza. Ma la religione e la scienza si esclndon esse radicalmcnt<! o sono ddle affermazioni entrambi inseparabili dell'anima um llla in faccia all'universo? Questo problema è il più grave che possa tormentare gli uomini di alta cultura moJerna e dalla sua soluzione dipende l'avvenire delle razze civilizzate. lo spero che la Francia lo risolverà con una delle sue geniali intuizioni. Che cosa è una religione? Per quanto difficile la risposta ad una quistione così complessa, si può dire che la religione è l'insieme delle credenze e delle pratiche che affm11ano il rapporto dell'uomo con Dio. Ma la rdigione è una rivelazione di Dio o una illusione degli uomini? Qualuuque sia la religione essa si basa, per i suoi adepti, sulla base incrollabile della co1111111icazio11e diretta co11Dio. La rivelazione, il miracolo, il dogma sono le furme storiche di questa comunicazione. Della rivelazione si trovano traccie presso tutti i popoli primitivi; ma la psicologia e la s:oria moJerna hrnno rovin,lto a poco a poco l' ed,fizio loro. La paura, il desiderio e l'ignoranza hanno suggerito agli uomi11i di altri tempi l'idea dell'azione diretta degli Dei. L'idea di miracolo 11' n resiste meglio all'amlisi; i progressi della sjenza, che h1 spiegato i fenomeni altravolta inintelligibili ha d,strutto i miracoli passati e li ha rt:si impossibili ndl'avvenire. Le profaie e i dogmi valgono ancora meno a giustificare le religioni. Lo spirito moderno arriva perciò a considerare k hasi divine di O"ni religione come basi purame,,te uman~. Ma la vita sfugo-e dalle tombe. Lo spirito religioso non è sepolto intero nelle ~digioni morte. Se le Chiese hanno torto a pretendersi infallibili e immutabili, la scienza positiva erra del pari negando l' avV<!nire della religione. Voler sostituire la critica inrellettale alla rivelazione dogmatica è passare da un errore in un altro, è sosti• tuire l'intolleranza della ragione alla intolleranza della reli<>ione. C'è un sentimento religioso, padre immortale delle reli<>ioni successive, che nè la metafisic;1, nè la scienza, nè la storia° possono colpire nella su1 essenza. Più profJnd,unente che l'IotelJigenza, creatrice ddla filosofia e delle scienze, risiede in noi l'intuizione, creatrice dell'arte, della mc1rale e della religione. Ma se l'intuizione religiosa è anteriore ad ogni forma intellettuale, e per conseguenza, al di fuori della sua critirn, essa non si realizza che attr.,verso alla nostra vita mentale. Le religioni non possono essere nè inrallibili nè immutabili, perchè esse sono simb.)]ismi imperfetti e temporanei. E bene che esse muoiano se la loro morte dev'essere una purificazione nuova ddl' atto religioso. Qu,rndo gli dei antichi spariscono, il Dio interno ne profiaa, il solo D,o che sia immortale e caro al cuore dell'uomo pietoso. A questa luce la storia si rischiara. Le contraddizioni tra il pJssato e il presente, trJ la ft:de e la ragi0nc, tra la religione e la scienza si dissolvono e svaniscono. Tutte le teorie della rivelazione, dd miracolo, della profezia, del dogma. false intanto che assolute, ritornano ver~ come relative. (Revue des Revues, 15 marzu). Dr. ]fori Pelers: La Germania in Cina. La politica tedesca ha rapidamente trionfato in Cina. La uccisione dei due missionari, con la presa di Kiaurschau, e l'azione diplom ,tica susseguita, lo provano a sufficienza. I pericoli d'altra parte non erano così meschini come si dice. Sta bene, i cinesi non sono dei soldati, - come è provato dall'ultima guerra avuta col Giappone; ma si dimentica che l'impero celeste conta una popolazione di 401.000.000 d'individui e più? E poi, l'avversario da temersi, non era il cinsse, ma l'inglese. - Senza consider.re, o meglio proprio considerando, che l'lnghilterra possiede le chiavi del Canak di Suez, che in una lotta navale la marina tedesca avrebbe la peggio, si d,ice che mai l'!llg/Jilterra dichiarerà apertamenteguerra, e sce11dera rn campo co11/rola Ger111a11ia. « Que• sta asserzione che io campi noovolgari si ripercuote con gran sicurezza, a _me fa solo r(dere. - li leone inglese ruggisce, ma non mangia. - Evv1a, bisogna essere ingenui per pa-lare in tal (1) L'illustre autore <li questo articolo e il clii-ettoro della Re- ·tuc lles 1·cvues. ci vorran110 perdo11arc la. lihcrtà 1ne.sa.ci di :--ostituirc t.JUCS~Otit.C,_l0 1 cùe del resto è cli Yictor Jlugo, a. qncllu che JlOrta.,·a Ol'lg1nariamcntc: fili 1·eli9io11c e la, _}'rancia,. 11 problema. della 1·cligionc ò uui,·crsalc. (N. cl. H.) modo l Io, che ho parlato con i rappresentanti di tuttt 1 ceti, qui, a LondrJ, io posso assicurare che dal Hestend fino alla City, a poco a poco si comincia a prevedere la possibilità di una lotta con la Germania. Irrequieti, della vittoria commerciale inglese, più d'uno profotizza lo scoppio del conflitto pel prossimo decennio. Come la Germania la sua flotta, così l'Inghilterra la sua fùrza terrestre fortificherà. Ed insieme con essa farà lavorare la sua diplomazia, sempre fedele al sbtema del!; bila:1cia europea, introdotto da Guglielmo III. Come finirebbe una simile lotta, n,ss_un_o può dire. Certo è, che per ora, fortunatamente, ad un simile punto, per la questione cinese non si è arrivati. Ora io mi domando se veramente dei risultati ec_onomici po~sono ottenersi, dalla nuova politica seguita in Cma, dJlla mia patna. 1 essun dubbio, cht: la Cina sia matura per il capitalismo europeo. Ecco il tempo delle grandi opere. Certo, possedendo un porto li, la Germania parte attiva prendeva a codesto movimento economico. Ecco il guada"uo poichè, ~utto. il resto è illusione. La Cina non è un p';ies~ per colo111zzaz,one tedesca, essa, che a mala pena, ha la forza di nutrire i suoi abitanti. Dal lato commerciale nemmeno meglio stan?o le cose, perchè sembra che l'Inghilterra ha già posto l'assiom_a, che nessuna. nazione debba aver privilegi in un porto della Cma. Gl'tuteressi commerciali tedes:hi in Cina sono molto _meschini: l'lnghilterra assorbe !'So 0 1 0 dd commercio, e su ciò ~he r~sta (2000 Pfund) noi veniamo dopo l'America, L~ maggiore mflueoza, nel futuro, sempre, l'loghilterra l'avrà massin1ctmente poi, s'essa sola, assume in tatto, la garanzia del prestito cinese. Quindi si rassegnino coloro che per lo meno con la presa di J<iautschau credevano di trovare un El-Dorado'. Benefici st: ne po::.sonoricavare, e si ricav~rannocon un savio orJioamento, con sa~gi dirt:ttori, con un saggia politica. » (Die Zukunft 5 Marzo 1898). L' Ei\'IPOHJU:\I - il magnifico giornale illustrato di Bergamo - nel :\ 0 di Marzo contiene: Artisti co1.te111poranei: F1a11zStuck di Gino Rebajoli. Lellerati contemporanei: Gustav Falke dd Dott. U. Orteusi. Cente11ariFiorent111i: 'Paolo Dal Pozzo Toscanelli e A111erigoVespucci di l'ittro Gori. Mo1111111enti ~'azio11ali: La rotr11dadi 'Brescia di Arturo Mtrcanti. Il Gabi1zeflo11azionaledelle stampe a 'R_oma di Romolo Artioli. _\Tote Scie11tifi,he.Miscellanea ecc. EDIZIO~I VOG:I-IERA L'editore E. Voghera di Roma spiega una lodevole attività· ci dà molti libri e buoni sotto tutti gli aspetti. ' _No!iam_o _an~itutto: Al polo nord in pallo11e dal giornale di viagg10 d, Ennco La Chambre e A,.lessio Machuron. Coloro che conoscono Fra gbiacci e teuebre di Nansen non potranno che accogliere con simpatia questo lavoro ricco di avventure e splendidamente illustrato. Nel momento presente è di dolorosa attualità perchè 11 protagonista del viaggio in pallone è l' Andrée che a quest'ora non è più. Egli h t lasciato la vita certamente nell'altro viaggio ardimentosissimo intrapreso molti mesi or sono e che suscitò tanto interesse nel mondo civile. L'opera si pubblica a fascicoli che costano centesimi cinque per uno. Se un viaggio ai poli ha un carattere scientifico e piace ai lettori _per_la narrazione delle peri~ezie e dei ptricoli che presenta, 11 1-erro e fuoco 11elSudan d1 Rodolfo ~latin Pascià ha importanza anche maggiore perchè richiama l'attenzione dicoloro che amano le avventure della politica coloniale e vogliono conoscere l'Africa tenebrosa. Slatin Pascià vi narra tutte le lotte sostenute nel Sudan dal 1879 al 1895, la sua prigionia e la miracolosa fuga dalle mani dei Davisci. In Germania il libro è arrivato all'ottava edizione ed è stato tradotto in tutte le lingue. Il volume, che arriva a tempo veramente opportuno - quando gl'Inglesi riprendono la loro campagna contro Osman Digma - dal punto di vista artistico non è inferiore a quello precedente. perchè r_icco di bellissime incisioni e di carte geografiche. Dovrebbe rncontrare fortuna; ma temiamo assai che il prezzo di lire dodici, benchè si tratti di circa 700 paoine, non lo renda accessibile alla borsa di molti italiani. 0 Si raccomandano invece pel loro buon mercato e per la loro eleganza civettuola i v?lumetti della Piccola collezioneMargherita, che costano una hra per uno e sono anche illustrati. . Per ora diciamo di due. U11bacio i11 tre di Manteg,tzza cont,ene tre studi diversi e interessantissimi. O"Di uc.mo che ha figli leggerà il primo e il secondo con vera c~imnozione, tanto bene sono re;e le gioie della paternità e l'indfabile dolore di una madre poverissima, cui la morte strappa la creatura adorata. li più lungo intitolato Nell' 011mib11es nel marciapiede contiene osservazioni psicologiche che sono di nostro gusto.
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