Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 19 - 15 aprile 1898

~78 HJVJSTAPOPOJ,AREDI POLITfCALETTERE E SCIBI\'ZESOCIALI è l'economista, Engels il filosofo. Incominciamo dalla teoria economica, cioè a dire col Kapital. Questa opera che 10cominciò a pubblicarsi fin dal 1859, contiene tutta la parte teoretica ed economie:,. del socialismo. In quel primo volume, si sa da tutti, si parla del valore, e del plus valore. Orbene con la pubblicazione del terzo volume è nata una forte disputa, che ancora non accenna a finire. Ha il ,\farx in questa terza parte modificato la sua dottrina? Engels, nella intro .luzione al secondo volume, dice che nel terzo si s1rebbc esposto come il plus valore si cambi, ed assuma altre forme concrete, ma i_n verità, di questo non parla il >1:arx. Basta osservare la modificazione apportata nella teoria del costo di produzione per conchiudere che la contraddizione esiste tra il 1 ° ed il 3° volume. II Prof. Sombart dice, per spiegar quella, che il plus valore è un principio regolati,·o alla Kant. Cosi Bèrnstein riconosce che Marx nel 3° libro ha modificato la sua teoria del valore, la quale, cosi come era, rappresentava un mare senza porto. Del re;to nello stesso primo volume non mancano le contradizioni. Nella terza edizione del medesimo, non mutò interamente l'a. le sue opinioni sulla produttività dtl lavoro immateriale? A noi questo preme constatare, che gli stessi socialisti, e specialmente i marxisti, nella teoria del valore trovan contradizioni. Passiamo ora alla tattica politica. I socialisti si son sempre detti un partito :-ivoluzionario. Nel 48 Marx diceva unico e sicuro mezzo il terrorismo rivoluzionario, e sulla rivolur.ione del 48 egli scrisse nel 5 1 e nel 52 un certo numero di opuscoli, consigliandone la continuazione. Engels, al pr!ncipio rivoluzionario, consigliava, sul finir dt:gli ano,, la tatuca politica parlamentare. Le idee di Engels sull.i inutilità della rivoluzi0ne trovarono fra i socialisti avversari e proseliti. Nè 1.: questioni di tattica mancano: ne sorgouo ?gni giorno, e. -:- questo è il più grave - non vengono ma, completamente n: solute. r ell'ultima guerra greco-turca una gran contr Jvers1a s, è dibattuta: gli uni (Bax) .:rano per la Turchia, gli altri per la Grecia ; gli uni dicevano, che le condizioni barb1re son preferibili alla civiltà capitalista, gli altri chiedevano in nome_della libertà e del pro<>resso la liberazione della Grecia. E la discussione per la part'::cipazione al La,,dtag prussiano? Negli ultimi tempi i socialisti hanno protestato contro gli assassi11i anarchici (Plechanov, Kautsky, Schmidt, Shaw, Deville). Il contrasto fra il marxismo e l'anarchismo è di vecchia data. Il par, tito operaio socialista tedesco nel 1887 al co11gn:ssodi S. Galle11, si è apertamente dichiarato contro la forza, che è un fattore tanto reazionario, quanto rivoluzionario. Gli anar.:hici furono esclu~i dal congresso di Zurigo (18<?3). Nel!J t<!oria ec,nomica entra anche il cosiddetto materialismo storico. Anche qui quanta discussione, quante tentazioni, quante idee ! Ora è Bax, che accetta la dottrina interpretandola in u11certo significato, ora è Kautsky che nega la impor:anza del materialismo nella spiegazione della storia. Dal materialism~ storico veniam? ali~ socioloo-ia marxista. Il marxismo, proprio nelle sue basi soc,ologiche: è deb ,le, e \a teori_asul progresso di Marx,.eJ_E~gels si mostra ogni giorno insuffic,ente. Secondo Eugels l 10C1v1hmento principia con lo stato di Atene. Civiltà importa, che la s~cietà si organizzi (stato, nazione). e riconosca la propriet~ privata, che la famiglia si costituisci sotto la forma monogam,ca. Cr~atore di questa civiltà è il e tpitalismo. In fondo, queste, altro non erano che le idee dell'americano Mor 6 an. Engds assegna grande importanza al matriarc,to, laddove mol:i socia~isti, oggidì, ed innanzi tntti il Cunow, sostengono che 11matriarcato non sia una istituzione originaria, ma un prodotto immediato del patriarc.to. Snl comunismo le idee di Marx e di Engels son molto, oggi, riJottc. Già gli s:essi maestri parlarono ~on molta riserva del comunismo. Non meno curios1 è la questione della n1zionalità. Marx ed Engels, ch'erano per l'internazionalismo, identificavano il problema slavo con il panslavismo, il che mostra abbastanza chiaramente ch'essi non intendt:vano la questione, e dividevano le antipatie tedesche per gli czechi e gli slavi. Passiamo alla filosofia. Il marxismo di Engels e Marx è immorale, perchè riduce l'etica alla lotta di classe. Epperò a poco a poco, gli odierni teoretici dd socialismo, impressionati del presente movimento morale si sono. riscaldati per l'etica. Lo stesso Schmidt viene a riconoscere la forza e l'importanza delle forze etiche. Il marxismo era ed è antireligioso. Epperò la question~ rel_ig_ios_oaggi interessa ( so_:ialisti. È . sapuw che gli opuscoli rehg1os1 van per le mam de, lavoratori, è r.saputo che la chiesa in America in Inghilterra è la migliore alleata dei socialisti. Più d'uno oggi ci domanda se il socialismo sia una nuova religione. Il partito socialista, è, senza dubbio, autoritario come la Chiesa, fondata sulla fede come la Chiesa, ed i socialisti hanno lo sguardo pieno di speranza, lisso ndlo avvenire, come i credenti nella vita futura. Ma lo svilupparsi, e l'estendersi continuo del socialismo cristiano in tutti i paesi è la prova lampante che il socialismo non ha ancora detto l'ultima parola sulla religione. Tutti questi fatti, in ultima analisi, significano che il problema del materialismo deve essere risoluto. E la lotta ferve accanita, tra Bax e Kautscky, il quale sostiene la idea essere una funzione del cervello, tra Schmidt e Stern, che vorrebbe leg-are il materialismo al monismo di Spino,a. Il fatto è che il materialismo di Mane e di Engels è una cattiva sintesi del panteismo hegeliano, del materialismo volgare, del positivismo, e dell'evoluzionismo. Questo rapiJo sguardo che abbia•no gettato è suffi-:iente a provare la crisi, di cui abbiamo parlato, crisi, che si rileva nella opposizione esistente tra le v.:cchie idee di M1rx ed Engels, e le nuove dei moderni teoretici marxisti. Codesta crisi importa che il SO· cialismo diventi più precis:,, più critico, e si avvicini sempre ancora alla filosofi1. Conseguenza logica: l'abbandono completo del materi~lis'l10, eh~ è il caput 111ortuw del marxismo. Questo dico, perchè. gli avversari del socialismo. non alzino la testa. Quand'anche il marxi;mo fosse messo da p1rte. dagli stessi nurxisti, il socialism:, non cJdrebbe. Questa crisi può divenire pel socialismo una grande forza, se lealmente, e liberJmente, i socialisti medesimi criticheranno, e rafforzeranno ciò che è dabole. Come ogni partito riformatore, anche il socialismo ha la sua sorgente nella incompiutezza dell'odierno sistema sociale, nella ingiustizia, nella immoralità, e specialmente. nelle necessità materiali, spirituali, morali dd popoli. (Die Zeit - 175, 177, 179). Jolm 'R_ae: Nuovi progressi dell'agitazione per le otto ore dl lavoro in Inghilterra. Pel passato il movimento per le otto ore venne guardato con diffiJenza dagli operai e dai padroni. Nel: l'ultimo decennio ha fatto considerevoli progressi; e non v1 fu estranea l'influenza dei risultati dell'Australia. Nel 1883 per la prima volta due imprese private e il Municipio di Hudder• sfield lè ado:tarono. Il congresso delle Trades U11io11s nd 1890 (a Liverpool) pure le adottò. Due volte nel 1892, una volta nel 1893 e nel 1897, venne fatta la prop0sta per l'afozione per legge nella Camera dei Comuni ; ma non approdò. Ma le otto ore vennero accettate nelle inrraprese alla dipendenza del ministero dell 1 guerra e della marina e in molte altre intra• prese private. Ora vi sono circa 500,000 operai che godono ddle otto ore e si può dire che tra breve saranno se non la regola univers1le. certo il sistema dominante nelle fabbriche e manifatture del Regno Unito. (.Arcbiv fiir saziale Gesetzgelnrng 1md St,1tistik. 18518, Fase. 1°). M. Panta'eoni: Esame critico dei principi della cooperazione. La conclusione cui si perviene dall'esame spassionato delle società cooperative di consumo e di produzione sono le seguenti: r0 Le cooperative non si distinguono ~er alcun principio speciale dJlle altre so;ietà economiche. 2 Le cooperative di consumo e le coop~rative di produzione sono sostanzialmen:e la ste;sa cosa. 3° Le cooperative quando hanno raggiunto il loro pieno sviluppo diventano monopoli. (Giomale degli Economisti. Marzo e Aprile). C. 'Ba/loti: La condizione economica della Russia. S1no es.tgerate le aspettazioni sull'avvenire della Russia. I prognostici tratti dalla estensione dell'impero sono sbagliati perchè i quattro quinti de\ territorio sono incoltivabili. I progressi industriali non possono essere maggiori perchè i giacimenti di carbon fossile e di ferro rappresentano una ricchezza inferiore a quella dell'Europa occidentale. Maggiori e più fondate speranze vi sono sulle miniere aurifere della Siberia. La zona a~ricola per eccellenza è qudla della cosidetta Terra 11era, eh' è d, una fertilità cerearia prodigio,a. Paò l'esportazione cerearia russa è da attribuirsi meno all'abbondanza assoluta della produzione, che alla deficienza del consumo alimentare interno delle clas;i povere. Per deficienza di alimentazione subito dopo la Russia viene l'Italia (r). (]abrbucb /111· Gesetzgeb1mg,Verwalt1mg 1md Volkwirt/Jsc/Jaft. F<1sc.r0 1898). Pietro Mazzini: Cavallotti. Una gran quantita di riviste estere hanno consacrato splenditi articoli a Fdice Cavallotti. È questa la migliore, la più eloquente risposta ai pochi miserabili, che hanno osato mettere in dubbio e attenuare il valo,e politico, intellettuale e morale della vittima della banda crispioa. Non potendo segnalare tutti que,ti articoli - f..,r;e lo faremo più tardi - segnaliamo quello del Diplomatie (5 i'-farzo), che acquista importanza dalla natura della rivista. Ci dispiace solo che il Mazzini abbia alterata la verità parlando della emozione del Macola quando apprese l'esito fatale del duello. Egli invece restò tranquillissimo. (1) Ln Hussiu sta ,·iciua au· ftnlia anche 11cll"aualfabctismo ! N. d. R.

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