RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI !77 superorganica. Questa forza sociale non è un'astrazione, dicevo; anzi, aggiungo, s' impersona, di tempo in tempo, in una potente individualità, che, come si desume dal fin quì detto, non è, non può essere altri che il Genio. Hanno anch'essi, gli animali, certe rudimentali parvenze di vita sociale e possiamo anche dire col Virchow che, infine, è una società di cellule ogni essere organico. Ma le formiche, le api, i castori e cotali altri animali sociali non ci danno neanche lontanamente un accenno di quel che devesi intendere come societàe vita sociale. Sono gruppi di conviventi che han bisogno l'un dell'altro per vivere ; l'insieme di essi non oltrepassa ne' suoi bisogni la sfera de' bisogni individuali; son individui, anch'essi, questi gruppi, individui di struttura più complicata ; di esigenze veramente sociali non v' è in essi la menoma traccia e vane son le somiglianze che si voglian intracciare tra siffatti aggruppamenti biologici e i gruppi etnici umani, non dico quelli viventi vita civile, ma i più rudimentali e primitivi che pur ci si presentano come fase transitoria tra la vita organica e la superorganica. Forse vi si possono accostare soltanto - e con molte riserve - le tribù delle scimmie. Ed ora domandiamoci ancora una volta : è destinato il Genio a sparire nella civiltà avvenire ? Può l' indefinito aumento di coltura ne1le moltitudini darci quel livellamento degl' individui, che dovrà escludere ogni superiorità geniale ? E rispondiamo: no; quel livellamento è un fenomeno primitivo di vita ancor quasi animale, che non si ripete per il crescer della civiltà, ma, anzi, per il suo indietreggiare a condizioni più semplici. No ; perch' è contradittorio ed assurdo il tentar di mettere assieme nello stesso concetto l'evoluzione che è dìjferen1,inz._one e la quasi omogeneità a cui quel livellamento dovrebbe condurre. No, infine, perchè anche più assurdo è il concepire una ulteriore evoluzione di civiltà a cui mancerebbe il suo fattore essenziale eh' è la forza superiore, la forza sociale, cioè, condensata nell'energia mentale del Genio. E quale sara, presumibilmente, la condizione del Genio nell'avvenire? Quale la sua efficacia dinamica ed il rapporto di azione e reazione tra esso e 1·ambiente? La sua condizione sarà certamente molto migliore che non sia adesso e quindi molto più agevole lo svolgimento della sua funzione e il ricambio di azione fra esso e le moltitudini. E ciò perchè s' è vero che, fin qui, dovunque una potente genialità è apparsa seppe pervader l'ambiente e, ad un tempo, aprirsi alla sua efficacia, è d'altra parte anche vero che, per la quasi generale povertà di cultura delle moltitudini, queste esercitarono su quella un'azione antagonistica finchè essa non seppe vincerne l'inerzia e agitarle. Ma quando per l'aumento di energia psichica i molti saranno materia men sorda a rispondere, allora dal concorso spontaneo dell'u110 e dei molti - mi si permetta l'antica formola platonica - nasceranno effetti stupendi e meravigliosi nella storia dell'uomo, ai quali la nostra immaginazione non sa forse giungere se non per mezzo dell'estro d'un'alta fantasia romanzesca o poetica. Quel che, nei limiti di probabili induzioni, possiamo, fin d'ora, affermare. è questo: Che, eliminata (se e quando vi si giungerà) l_a lotta tra gli uomini, lotta non urna11a, cioè non imposta all'uomo' dalla sua natura, ma da condizioni a1tificiali della vita sociale destinate a modificarsi gradatamente fino a sparire, più tfficace, allora, e defi. tiva sarà la lotta degli uomini consociati contro gli ostacoli opposti dalle forze naturali. L'uomo ne diventerà, allora, pirnamente signore ; e le più pure e profonde, tuttora ignote, sorgenti di benessere sgorgheranno copiose a benefitio, non di alcuni soltanto, ma di tutti; di tutti coloro ( e sono l'immensa maggioranze umana) a' quali finora la vita è apparsa un tragico scherzo del caso e che non po,sono averne raccolto alcun frutto di godimento, che non sia stato inacerbito dal dolore ! E questa un'utopia? Sia pure: non per questo si riuscirà però mai a sradicarla dall'anima umana che la proietta fuori di sè e l'addita al Genio, meta suprema del laborioso avvenire. F. MoNTALTO. VARIETÀ L'albero che fischia. - In alcune località dell'Africa v'è un albero, che ha la curiosa particolarità di far intendere dei fischi prolungati. La spiegazione è semplicissima. Questo albero che vien chiamato dagli indigeni, lo Tsofar, produce una gomma, detta Gedaref, molto ricercata dagli ar~b! e più che dagli arabi da un insetto che la succhia per nutnrs1 e che quando non la trova naturalmente, se la procura perforando i rami da una parte all'altra. Cosi si spiegano i fischi prolungati specialmente quando il vento soffia impetuoso. Le lingue usate nella corrispondenza postale. - Nell'ultimo congresso postale di Washington si è rilevato che 2q delle lettere confidate ai servizi postali del mondo erano d1 persone che scrivono in inglese ad inglesi. La rivista Scimtific .American nota che sui 500 milioni di person~. che parlan? una delle ro o 12 lingue moderne: 125,_us~noI mgl~se, 90 11 russo, 75 il tedesco, 55 il francese, 45 litahano, 12 1.1.portoghese etc. Per l'inglese dipende anche perchè esso è p1u usato in commercio. . I:e fiamme sul ghiaccio. - Può parere strano che si possano produrre fiamme sul ghiaccio, eppure è un ~enomen~ che si verifica sul lago di Do11ipha,1 ne_lKansas. Se 1ll a!cu01 punti di quel lago, quando è gelato, si fa un ~uco n~lla crosta ghiacciata e si mette subito sopra un fiamm1fei:os, 1ha una fiamma dell'altezza di un uomo e che ha la durata d1 uno o due minuti. Ciò deriva dal gas naturale che si sprigiona di fon~o al lago. Il lago di Doniphan non esiste che dal I 891, epoca 1ll cui il Missouri lo formò scavandosi un nuovo letto. L:e previsioni del tempo in lnghilt«;rra. -:- _Daun rapporto ufficiale testè pubblicato resulta che _1!serv~z10me:e~ro: logico brittannico ha ottenuto dei resultau sodd1sfacent1ss1m1 dal 30 marzo 1896 al 30 marzo 1897. Per g)i avvisi pubblicati sui giornali le previsioni intieramente o parzialmente esatte furono 1'81 010, per quelle fatte nell'epoca dei raccolti 1'88010, e per le tempeste il 91,5 010, Il cammello nell'agricoltura europea. - In R~ssia il cammello va sostituendosi al bove e al cavallo. Il movimento di trasformazione è cominciato nelle provincie limitrot:e ~I ~ar Caspio ed al Mar d'Azow ed ora si trovano cammelli 1mp1egati nelle coltivazioni nei governi di Kiew, Poltava, Pensa etc. Il gran mercato è Oremburg,- e un cammello vi si ~ompra ~er 60 o 70 rubli, porto pagato fi.10a Kiew. li rublo, SI sa è 4 l_1re italiane. La sobrietà e la docilità del cammello sono conoscmtissime. Esso sopporta tutti i clima più diversi. Colla s~a~ana si fanno dei bellissimi tessuti, e il suo latte è apprezza11ss1mo. L'impiego del vapore negl'incendi. - Per lo_ttarecontro il fuoco il vapore e superiore all'acqua che ha 11 grande svantaggio di danneggiare gli oggetti che sfuggono a.li~ c?m • bustione, specie i cotoni ai quali reca danni rilevan_11ss1m1. È appunto per questo scopo che nel gran porto coto1;11eroam ericano di Galveston si è messo in servizio un basumento, la Cy11thia, che non impiega che getti di vapore quando in uno di quei numerosi depositi si verifichi un incendio. La cucina all'elettricità. - Sinora tutti gli apparecchi per far la cucina all'elettricità sono riusciti praticamente me~iocri, ma ora un nuovo sistema dei signori Le Roy ,e ~ide_t pare sia destinato a miglior fortuna. Essi - seco_nd?l_~ Vie sctet!II• fiq11e - operano a mezzo d1 piccole bocche di s1hcio _grafito1de che, sottratte all'infl,ienza ddl'aria, sono per mezzo di una corrente elettrica riscaldate fino a 800 e 1000 ° ciò che basta per cuocere un coscio di agnello. Queste piccole bocche div~o~ano incandescenti. La consumazione della corrente è debolissima, RIVISTA DELLE RIVISTE Dr. Prof. T/J. G. Ma;aryk: La crisi scientificae filosofica dell'odiernomarxismo. Lungo sarebbe voler esporre tutto il cammino fatto e la condizione odierna del socialismo. Se è necessario limitarsi ad una parte di qnesta trattazione, del marxismo dobbiamo occup1rci, poichè questo è il sistema socialista più importante, dappertutto. Scientificamente e filosoficamente il marxismo trae origine dalla idea di Marx e di Engels : Mant
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