RIVISTA POPOLAREDI POUTICA LETTEREE SCIENZESOCIALI Le continue provocazioni, le quali sotto una forma o sotto un'altra, si rinnovavano, anche dopo le inevitabili confessioni di aver asserito il falso, mostravano ali' evidenza che si voleva venire come svolgimento di un programma, ad ogni costo al due:Jo o a poter proclamare spavaldamente che il cavaliere della moralità aveva avuto paura. Cavallotti vedeva giusto; e chiunque conosce il velenoso linguaggio di certi abietti avventurieri, non potrà negare che i suoi nemici avrebbero cercato - e in parte sarebbero riusciti - di trarre partito da una soluzione pacifica della qu:ile si sarebbe detto e scritto : il Baiardo ha finalmente trovato l'uomo, che l'ha messo a posto! La visione chiara di tutto questo che ~arebbe avvenuto indusse Cavalloni, osser·vatore scrupoloso di regole c:ivalleresche, specialmente quando si trattava di difendere l'onore e la vita di coloro che a I ui si affidavano, a sorpassare sulla condotta della Gazzetta di Venezia, ch'erasi messa fuori delle cosidette regole cavaller<:sche e che dava non solo il diritto ma il dovere di rifiutarle ogni soddisfazione. Ecco tutto. E Cavallotti, toccato sulla sua generosita di cavaliere con apparemi atteggiamenti da vittima, non vide, o non volle vedere, cl~e HI quella generosità di cavaliere si faceva assegnamento per trascinarlo ad un nuovo fatto che concorresse all'attuazione di quel tale programma. Si ripete che in ogni duello c' è un assassinio legale. Ma affinchè l'assassinio in duello riesca meno odioso è necessario che tra i combattenti vi sia una certa parità di condizioni, parita che mancava assolutamente in quest'ultimo caso, nel quale non una era in favore dell'ucciso; tutte in favore <lel1' uccisore. Cavallotti era impetuoso e caldo come le sue convinzioni - Macola freddo, come chi non ha alcuna fede; Cavallotti inespertv nel maneggio delle armi, non ostante i suoi numerosi duelli - Macola espertissimo, non ostante la sciabolata presa da Bissolati; Cavallotti di piccola statura - Ma cola di altezza piu che vantaggiosa ; Cavallotti semicieco e che tante volte aveva mostrato di non saper scorgere dov'era la punta dell'arma dell'avversario - Macola nelle ordinarie condizioni d: vista ; Cavallotti inoltrato negli anni e che aveva perduto perciò tutta l'agilità <lei suoi movimenti - Macola sicuro della elasticità dei muscoli che potevano dargli i suoi venti anni di meno ........ Una sola di queste condizioni avrebbe reso impari il duello; tutte riunite danno il carattere di odiosissimo as assinio legale all'uccisione di Felice Cavallotti ....... Quali le conseguenze politiche della scomparsa dall'arena parlamentare del fortissimo atleta? Disparati i giudizii e diverse le previsioni. Ho sentito alcuni monarchici onesti rimpiangere amaramente la morte di Cavallotti come la distruzione di una grande e benefica valvola di sicurezza. Questi tali credono sinceramente che il bardo di Corteolona, in momenti di pericoli per la monarchia, si sarebbe adattato a farla da Odiloo Barrot fortunato. Essi sono in c:rrore e grossolano. Cavallotti, lealissimo uomo anzitutto, non avrebbe mai rappn:sentato la parte di Ruiz Zorilla nel senso volgare che si attribuisce - e ingiustamente - al repubblicano spagnuolo: questo è sicuro. Ma è altrettanto sicuro, che egli non avrebbe assu to mai la parte sciocca di Odilloo Barrot : conosceva troppo la storia e sapeva che i tentativi di salvataggio iu orticulomortis fallis·cono sempre. Se Cavallotti ass;;nse atteggiamento soverchiamente legalitario, oiò fece esclusivamente perchè diffidava dalla energia del popolo ; se lo avesse visto levarsi fiero e risoluto, anzichè sviarne l'azione per salvare istituzioni, che non rispondono più ai tempi dappertutto e non risposero mai alle speciali condizioni d'Italia, egli si sarebbe messo alla testa del popolo, per affrettarne la ,aduta. Chi diversamente pensa di lui, non lo conosceva. Lo affermo senza timore di smentita. Ma non tutti giudicano come questi conservatori onesti; che rimpiangono la scomparsa dell'uomo e del politico; altri, e non sono pochi - sarebbe sciocchezza e ipocrisi:i negarlo - sono festanti per la 010rte di chi, giustamente, ritennero loro implacabile nemi.:o. Alla Corte di Messalina la gioia è irrefrenabile e irrefrenata; i ladri, i reazionari, i putridi, i vili dì ogni risma, non sanno nascondere l'immensa loro soddisfazione. Essi si credono liberati, e quel che sentono racchiudono in una esclamazione eloquentissima : Finalmente! Scomparso Cavallotti essi credono ch1: sia arrivata l'ora definitiva della loro liberazione; ed a pieni polmoni respirano e ripetono stringendosi, la mano, sorridendo e ammiccando: FinalmenteI Oh ! gli stolti, e gli abbietti! Se le soni degli avvenimenti dipendessero dalla vità di un uomo, certamente non sarebbero mai mancati i Macola che avrebbero spento con un assassinio più o meno legale gli apostoli del bene. Ma per fortuna dell'umanità le cause giuste trionfano, - non ostante i ricorsi reazionari, non ostante le soste dolorose - anche quando scompaiono i loro piu valorosi propugnatori. Per convincersene, questi stolti ed abbietti, esultanti per l'esito fatale del duello Cavallotti-Macola, non avrebbero che da pensare ai risultati di due altri duelli-liberazione. Girardio ammazza in duello Armaod Carrel il grande nemico della corrotta monarchia orleanista; ma questa non sopravvive al suo implacabile avversario.
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