RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI pre portare la maledizione per aver crocifisso Gesù. Il secondo articolo fu pubblicato più recentemente e diceva che gli ebrei non avevano il diritto di lagnarsi dell'odio e della violenza che esplodeva dovunque contro di loro, perchè la colpa è nostra soltanto, perchè noi abbiamo corrotto la cristianità. Come ho detto la nostra principale difesa sta nel fatto che, non potendoci costringere a portare un segno distintivo per designarci alla plebe essendo il nostro tipo faciale simile a quello dei francesi del mezzogiorno, gli aggressori esiteranno a colpirci temendo di uccidere un fratello. Intanto l'energica attitudine del governo c'ispira una certa fiducia. Ma lo sterminio degli ebrei è cominciato in Algeri e delle violenze in ogni angolo della Francia, e la ·chiesa può aspettare, patieus quia aeterna, finchè la triste opera, della quale essa ha dato il segnale, 00,1 sia compiuta. Emilio Zola Fin dal primo momento dell'agitazione antisemita, Emilio Zola l' ha attribuita all'opera di sobillatori interessati che mascherano sotto di essa una ipocrita forma di socialismo ed ha ritenuto questo movimento una cosa stupida perchè impotente. - Io non posso credere - diceva a M. Sherard che lo intervistava - che la Francia, la grande, generosa e illuminata nazione, tollererà, un secolo dopo la rivoluzione francese e .la dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, un movimento che ci risospinge indietro nelle tenebre del Medio-Evo. Quest'agitazione è idiota ed è fomentata da taluni che sperano ottenere, dal legare ad essa il loro nome, una notorietà alla quale non avrebbero potuto pervenire per nessun'altra via. Una volta si avev,i l'abitudine d'indirizzare la furia della plebe contro la Chiesa. li proletariato era invitato ogni mattina, in quei giorni - parlo di dieci o dodici anni fa - a divorare un prete a colazione e un altro a pranzo; il plat du jour odierno invece è un ebreo, un ebreo quanto più grasso e prospero i giornalisti sanno servirlo. Devo con dispiacere riconoscere che il movimento ha avuto gran presa in Francia; ma non ammetto che il popolo ne intenda il suo vero significato. Esso è accettato dalle: masse come la più recente forma di socialismo. Agli occhi degli ignoranti si son fatti apparire gli ebrei come i tutto-abbienti, i capitalisti, contro i quali i demagoghi hanno sempre aizzato le furie del proletariato. Invece di gridare come si gridava dieci anni fa: « Abbasso i capitalisti », al popolo s'insegna ora a gridare: « Abbasso gli ebrei. » I capi della campagna antisemita i quali lavorano in gran parte nell'interesse del partito clericale, hanno indotto il popolo nella credenza che tutti i capitalisti sono ebrei, che è il denaro ebreo quello che monopolizza il denaro della Francia, che tutta la nazione è vassalla della borsa dei Rotschild, e simili assurdità. Assurdità, si, le quali nondimeno il popolo si lascia trascinare a credere. Perciò il grido « abbasso gli ebrei » per la massa del popolo francese non significa nient' altro che abbasso il capitalismo. L' antisemitismo come si prestata oggi in Francia non è che una forma ipocrita di socialismo. Naturalmente è una menzogna che tutti gli ebrei siano capitalisti, che tutti gli ebrei non abbiano amore per altro che non sia l' accumular ricchezze col lavoro degli altri, e nessuno sa tutto questo meglio dei capi del movimento antisemita. E nessuno meglio di essi sa che se gli ebrei mostrano una meravigliosa superiorità nell'arte di far denaro, ciò accade perché vi sono stati preparati da una edncazione di mille e ottocento anni. - Ma è vero che vi sia un sindacato per salvare f?reyfus? - Non v'è nessun sindacato di ebrei in tutto il mondo per nessuno scopo. Che essi si aiutino l'::m l'altro, che fra i membri di nessun'altra comunità di fede religiosa v1 sia una così grande solidarietà, che un ebreo possa sempre contare sull'assistenza dei suoi compagni di fede,· è un fatto, e la causa principale di esso è che i loro le. garni sono stati, come ho detto, ribaditi da secoli di sofferenze comuni. La loro solidarietà, la loro reciproca assistenza sono dei bei tratti del loro carattere. Essi sono riusciti a realizzare una specie di massoneria universale che gli altri farebbero bene ad imitare. Chi può far loro una colpa di ciò? Naturalmente questi attachi contro la razza, se così posso esprimermi, non serviranno che a stringere più intimamente i loro legami. Nel mondo degli affari gli ebrei sono odiati perchè, per le ragioni che ho detto, sono più abili, in materia di finanza, dei cristiani. Quando io scrivevo L'Argent solevo andare alla Borsa ogni giorno per cercare di comprendere questa parte della societa, ed io ricordo un banchiere cristiano il quale mi diceva che i cristiani non potevano competere con gli ebrei in fatto di denaro: « Ahi monsiwr, diceva egli, ils soni bien plus forts que nousI Essi ci prenderanno sempre quello che abbiamo di meglio! » Se ciò fosse vero sarebbe assai umiliante pei cristiani, ma io non credo che sia vero. Io credo che col lavoro e con l'intelligenza i nostri banchieri potrebbero fare altrettanto bene che i banchieri che non sono ebrei, i quali hanno fortuna nelle loro intraprese e mostrano acume e giudizio nei loro affari quanto i loro rivali ebrei. - Credete che la condanna di Dreyfus sia niente altro che un successo di questo spirito di persecuzione di razza? - Assolutamente. È mostruoso, è mostruoso! Tutti, tutti vi dico, sanno che Dreyfus è innocente! Quanto a me io dovevo fare quello che ho fatto altrimenti la cosa sarebbe caduta e questo era quello che, come un fermo credente nell' innocenza di Dreyfus, io non potevo permettere. Più tardi la gente dira che il Governo inten· deva concedere la revisione del processo e che non v'era bisogno che il signor Zola facesse tanto strepito; ma sarà come quello che disse Luigi XVI quando scoppiò la rivoluzione, che cioè non vi era bisogno che il popolo agisse con tanta violenza poichè egli intendeva concedere tutte le libe1tà che esso chiedeva; ma se non fosse venuta la rivoluzione non sarebbero mai venute le libertà. Se io non avessi fatto nulla la gente avrebbe detto: « Ora la cosa è terminata; Esterhazy è stato assolto, non se ne parli più. » Io doYevo tener viva l'agitazione perchè nessuno che abbia senso di giustizia e di amanita può fermarsi finchè il terribile errore non sia corretto. Quanto alle conseguenze per me je 111' en moque. Non so e non mi curo di sapere quale conseguenza avrà il fatto sulla
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