Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 17 - 15 marzo 1898

RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI razionale e adattata alla richiesta dei mercati continentali. Le associazioni lavoratrici e indus riali potrebbero procurarsi le macchine neces~arie alla trasformazione dei t.::rreni e della produzione, e potrebl;ero provvedere direttamente al collocamento dei prodotti. Quando questa cassa sociale fo~se sotto il controllo diretto dello Stato, le associazioui si terrebbero fraternamente legate, sia per l'interesse comune, sia per la mancauza di una concorrenza privata. Dato un aiuto di tal sorta il lavoro equamente rimunerato non mancherebbe, e la popolazione non tarderebbe a rifiorire insieme con le condizioni generali dell'isola. Il risorgimento della Sardegna, fatto pos3•bile per opera precipua dei suoi figli e con l'aiuto della nazione, diventerebbe una vera open: di civiltà che potrebbe essere di esempio e servire di esperimento alle altre misere regioni d'Italia. P. SANSÒ. L'antisemitismo in Francia Tre interviste con Drumont,Nordaue Zola. Mr J. T. Stead, direttore della Review of Reviews, per dare ai suoi lettori una idea esatta del movimento an - tisemita al quale mette capo tutta l"agitazione che ha attratto l'interesse del mondo civile nell'affare DreyfusEsterhazy-Zola, svoltosi recentemente in Francia, ha fatto intervistare, da valorosi giornalisti, alcuni uomini eminenti, i quali danno della quistione le ragioni che hanno suscitato il deplorevole movimento che parve per un momento volesse rinnovare gli orrori della famosa notte del 24 agosto r 5 72, la tremenda notte di S. Bartolomeo. La questione conserva tutto il suo carattere di attualità perchè se il fermento è per ora sopito dalle precauzioni prese dal governo, non è, dolorosamente estinto. La '1{.eviewof Reviews pubblica una· prima intervista con Eduardo Drumont, il capo dell'antisemitismo in Francia, autore de La Frauce Juive e direttore della Libre Parole. La seconda porta il nome del più famoso ebreo parigino, Max Nordau e la terza contiene il giudizio di Emilio Zola sulla questione in generale e sulla parte che rigaarda lui stesso in particolare. Riassumiamo brevemente le tre importanti conversazioni attraverso le quali la grave quistione può vedersi in quella vera luce che le intemperanze plebee, la violenza soldatesca dei lraineurs de sabre, la partigianeria della magistratura e del governo ha no offuscata non poco. Il Pietro l'Eremita fin de siècle M. Gribayedoff, il brillante pubblicista americano andato a visitare Drumont, dopo aver descritto la casa del capo antisemita, continua : Ecco che si apre l'uscio e il signor Drumont entra. li gran sacerdote dell'Anti-semitismo ha nell'alta persona e nelle ampie spalle, l'aspetto di un T che è quello che conviene ad un Pietro l' El•emita fin d~ siécle. Invece della zimarra e del colletto pretesco egli veste un abito di velluto nero con una cravatta anche nera legata in un ricco nodo; e, invece della chierica sui capelli tosati, una ricca capigliatura nerissima e fluente gli scende sul collo poderoso, dandogli un 'apparenza leonina, indizio esteriore della superlativa forza fisica e intellettuale dell'uomo, dell'ascendente che il brillante pubblicista esercita sul pubblico parigino. Scambiate alcune osservazioni sull'opera degli ebrei in Inghilterra e venendo alla Francia M. Gribayedoff chiese: - Come credete che finirà questa agitazione ? - Mah ! - rispose Drumont stringendosi nelle spalle - che volete che io vi dica? È difficile affermare delle previsioni; ma, come stanno le cose, a dirvi il vero, io non vedo altra uscita dalla presente orribile situazione che non sia una rivoluzione generale, la quale spazzi via i nostri presenti padroni e li rimpiazzi con una forma di potere di un sol uomo - non necessariamente un imperatore o un re, ma una specie di dittatore - il quale metta fine alla supremazia degli ebrei e psrifichi le stalle di Augia del vizio e della corruzione. Que vo11lez-vo11ms onsieur ? Quando una malattia è avanzata come la nostra, soltanto i rimedii eroici sono efficaci. Prima del r 789 non vi era bisogno di AntiSemitismo e non ne esisteva. Perche? Perchè la Francia possedeva allora un governo stabile e bene organizzato. L'ebreo era giustamente consid~rato un nemico della società Ariana e Cristiana e senza essere sfruttato nè maltrattato, era tenuto al suo posto, soggetto a certe restrizioni necessarie che lo rendevano innocuo. Quali che sieno state le sue colpe l' ancien régime ebbe :.Imeno a cuore gl'interessi delle masse e le proteste contro le usurpazioni. I ladri del pubblico denaro e i predoni avevano invariabilmente quello che loro spettava; le finanze dello Stato erano bene amministrate. Invece con la rivoluzione del r 789 tutto cambiò. La Francia, da una società omogenea regolarmente costituita, diventò, come l'ha definita uno scrittore, una massa eterog~nea di atomi; con l'abbattimento dei vecchi idoli, col bando ai vecchi ideali, con la sparizione delle tradizioni, la società francese perdè ogni coesione. E quando l'ebreo venne in iscena, con le mani libere, affrancato, non intralciato da leggi restrittive, l'ebreo, con la sua meravigliosa coesione, con la sua perfetta organizzazione, con la sua solidarietà di razza, l'ebreo, ::on la mente disciplinata e l'intelletto acuito dalle annose battaglie con l'umanità, l'ebreo, dico, doveva necessniamente diventare il nostro padrone. E tait: divenne, vendicandosi. Guardate alla situazione presente : Non regola egli tutto in Francia, specialmente dal 70 in quà? La caduta dell'impero fu il segnale della immediata azione da parte loro. Non ebbero nemmeno il pudore di attendere che la pace fosse conclusa ; e proprio mentre la Francia si dibatteva nelle strette di una guerra crudele, l'ebreo Cre• mieux e la sua cricca misero fuori una legge che affrancava, non la valorosa popolazione araba di Algeria che aveva mandato i suoi giovani a difendere il suolo di questo paese accanto ai suoi stessi figli, ma gli ebrei di

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