iUVUHA .rOPOLAUEDI POLITICALETTERE E SCIENZE SOCIALI 203 L'on. Colajanni - di ritorno da Fi~enze dove aveva commemorato un avvenimento veramente g'orioso: la repubblica romana del 1849 - conoscendo gli umori della Camera non affrontò, come l'on. Ambrosoli, la quistiooe costituzionale; m.t si limitò ad una constatazione di fatto la quale era tanto evidente e sincera che i suoi c0llegni lo ascoltarono religiosamente, per quanto le cose dette da lui riuscissero ai più dolorose. L'on. Colajanni ebbe un richiamo dal Presidente della Camera, ed il richiamo fu ingiusto e inopportuno. Tngiust0 e inopportuno perchè non c'era alcuna offesa verso, !'on. Ministro di Grazia e Giustizia nella r~ccomandazione rivoltagli di non comprendere nell'annunziata amnistia i reati elettorali. Ma che davvero l'opera dei deputati deve circoscriversi alla deplorazione dei fatti compiuti? Non possono essi, niù utilmente, consigliare per prevenire gli errori? Più che per imoulso proprio, !'on. Colajanni rivolse la raccomandazione al Presidente del Consiglio per preghiera avutane d:1 deputati autorevoli di ogni parte della Camera. La opportunità della raccomandazione sorgeva evidente dai precedenti. I muletti, bricci)ni o idioti, leggano il Corrieredella Sera del 14-i 5' Febbraio e vi troveranno un telegramma da Roma, nel quale ricordavasi che altra volta l'on. Torraca. inascoltato, aveva raccomandato al Ministro Costa di non comprendere nell'amnistia i reati elettorali. Tanto il Corriere quanto l'on. Cola.janni, speravano e sperano che, Ministro Zanardelli, questa volta la raccorr:andazione non sarà vana. .. * * L'on. Colajanni fu ascoltato in silenzio quando affermò, che per lo Statuto Albertino oramai non feste commemorative dovevansi decretare, ma funerali, splendidissimi quanto si vuole, ma sempre funerali. Funerali e non feste perchè di quello Statuto non rimane un solo articolo non violato ; non rimane un solo articolo, tra quelli che interessano i cittadini, che non sia annullato dalla violazione continua e sistematica, e sempre impunita (r). Egli non discese alla dimostrazione dettagliata del sintetico giudizio, perchè era davvero superflua tentarla dove ogni giorno interpellanze e interrogazioni, fanno esaurientemente siffatta dimostrazione. (1) Avvertiamo il Fisco di Roma, grande :imico dei muletti, che ciò eh' è stato detto alla Camera ed è riportato nei re5oconti ufficiali non è sequestrabile. Lo avvertiamo anche che il monarchicissimo Corriere di Vapoli (N. 46) ha stampato s?nza essere sequestrato questo brano sanguinosamente ironico: « L'on. Colajanni quando afferma che lo Statuto fu parecchie volte e per parecchie disposizioni . La convinzione della quotilliana impunita violazwne era tanto nella coscienza dei deputati, che nessuno protestò. La protesta non poteva sorgere da c~lo_ro ~he sann~: non ~sistente la libertà di stampa, dt r!umone e d1 associazione; le imposte stabilite per decreto reale; violata la libertà e il domicilio dei .-ittadini e la loro vita esposta agli attentati omicidi della forza pubblica; abolita la guardia nazionale, che doveva essere la suprema garanzia della libe,tà; istituiti tribunali militari per sottrarre i cittadin: ai legittimi giudici; sciolta la Camera per soddisfare alle esigenze di un Ministro delinquente; tolto il diritto di voto a coloro che pagano la imposta in denaro ed ia san~n1e; stabilito senz'altro il domicilio coatto contro i soldati per delitto di opinione; avvilita e conculcata la maoi- . o stratura dal potere esecutivo ecc. ecc. ecc ..... Tutto questo i deputati conoscono e perciò non protestarnno contro le parole dell'on. Colajanni. E non p.rotestarono altresi perchè essi sono memori che: in qt.esti cinquant'anni di Statuto si compirono avvenimenti più gravi ancor,1 della violazione della lettera dei singoli articoli del medesimo. Tali avvenimenti, è bene ricordarlo agli immemori si chiamano : armistizio Salasco, abbandono di Milano alle orde di Radetzsky, Novara, bombardamento di Genova, proclama di Moncalieri, condanna di morte contro G. Mazzini, Aspromonte, Fantina, il bri• gamaggio napoletan0, il sordomuto Cappello, soffocamenti di Petralia, le ferrovie meridionali e relativi Bastagi, la demouslrat·ionsa11glante relativa torre Malimbeni con accusa di tradimento venutaci dalla Pruss1.1, Lissa e relativo processo Persano, inazione vergognosa di Mentana, proclama Mena brea, Reg\a cointeressata dei Tabacchi e rebtivo conto terzi, processo Lobbia e relative morti misteriose di testimoni, tentativo di trascinare l'Italia nel disastro della Francia, fucilazione Barsanti, Convenzioni forroviarie, Ban~a Romana, documenti falsi presentati al Parlamento per far votare leggi disoneste, do.:umenti fir111atissimi per giustifìca~e repres• sioni feroci, cordone Herz con relativa Abba Carima etc. etc. Tutte queste sono le glorie di questi ultimi cin• quant'anni e sono glorie intima:nente connesse colla s·oria della fase costirnzionale. La memoria di siffatte glorie e della violazione dei singoli articoli della Cart:i Albertina impose silenzio ai deputaci di fronte a chi la rievocava, come la conoscenza delle medesime glorie proviolato, egli è in buona compagnia. ):on foss'altro è in compagnia dell'on. Arcoleo. che ieri avrebbe quasi potuto prendere la parola per fatto personale. O non è sua la teoria dello Statuto di cui ogni Ministero abolisce un paragrafo, obbligando i professori di diritto costituzionale a ridurre in conseguenza il numero delle loro lezioni ? »
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