Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 15 - 15 febbraio 1898

298 RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZESOCIALI tutti. Ognuno ha la sua ora di eroismo: un'ora sola! - E cosi parlando mi affretto a contentarlo: - Eroi dunque? Scegli ! Chi preferisce il signor poeta? Ale,sJndro, Cesare, Maometto? - Oh, risponde l'autore, così lontano ! Perchè non avvicinarti ancora un pò ?- Benissimo: Ravachol - Dio ! e la censura ? t troppo vicino questo. Non ne hai qualcuno che si trovi a mezza 5trJda? - Bon,1parte - Eccolo! grida il poeta pieno di gioia. Ecco l'eroe che sognavo terribile e grande - Io rido in silenzio. Egli crede, naturnlmente di rivedere Napoleone come lo si insegna ai bimbi delle scuole, con quel naso brutto, con gli occhi paurosi, col cappelio grigio, con la storica mano al petto : un monumento di terrore. Ma io, che so scoprire e conoscere gli uomini, anche negli eroi, • io, in\'ece, lo mostro in modo, che, il mio poeta, stupito, grida, e voi, spero, insieme con lui: - Questo è bello I Come va ? Questo gran BonapJrte .... ma sono io. Ma anche io son così! Quell'uomo che mi sembrava tanto lontano, è un mio fratello, mi somiglia, nella gioia, nel dolore! Questo è il significato della CommeJia, che io ho ispirato all'Autore: impari Egli, che le cose piò vitali dd mondo son le stesse per tutti gli uomini, imperatori e servi, saggi e stolti, granJi e piccoli, - poi che lutti sono uomini. E questo è il meglio ch'essi possano essere. Cosi io mi rappresento la vita; e, badate, non le Muse, io. Incominci la rappresentazione: udite. ve ne prego. La mia parola l'ho detta: a voi il resto. » (Die Z,it 2 5 decembre 97). ~~ "-./'---""""-/~'--/',._/ RECENSIONI GIUSEPPE SERGI: ..Africa. Antropologia della stirpe camitica. Fratelli Bocca. Torino 1897. L. 10. « Ari e italici attorno all'Ilalia preistorica. » IJ. 1898, L. 3. Dr. RIDOLFO L1v1: Autropomelria militare. Roma 1896. L. 18. Id. Dello sI•iluppo del corpo in rapportocolla professione e colla coudi:zionesociale. Roma. E. Voghera, 1897. Id. Saggio di geografia del militarismo in Italia. Ronx e Frassati. Torino 1897. L'ufficio del critico è molto ingrato specialmente quando deve dir male del prossimo; m1 il critico prova una singolare compiacenza quando si trova dinanzi a libri, che destano la sua sincera ammirazione. È il caso mio dinanzi agli scritti del Prof. Sergi e del D.r Livi ai quali vorrei consacrare un vero studio anzichè questi brevi cenni. Africa. È il primo volume di una Biblioteca di Scie::ize Moderne. L'a. riconrerma ciò che ha sostenuto nell'origine e diff11sio11edella ra~za Mediterra11ea e cioè che in Africa ha avuto origine la stirpe camitica o mediterranea, che ha popolato l'Africa Settentrionale, la Grecia, la Sp ,gna, l'Italia, l'Asia e ccidentale e che si diffuse nell'Europa occidentale sino nella Gran Brettagna ed anche ndla centrale ed orientale. Questa stirpe si deve riconoscere sopratutto dalla forma del cranio, È importante ciò che dice sulla persistenza dd tipo fisico, Questa persistenza è tale che in Egitto negli av,·enturieri bi. t,ciari si riscontra la faccia di un grao signore contemporaneo di Cheopes; una fdlahina pre,a a caso in un villaggio del Delta porta sopra le spalle la testa di un re anteriore agli Icsos e un qualsiasi signore del Cairo contempla con stupore al museo di Bulaq la statua di Chephron o di Seti I, che riproduce tratto ·per tratto a distanza di cinq.,anta seccli le somig"ianze di questi vecchi Faraoni. » In ..Arii e Italici vi è un caso di applicazione di ciò che l'illustre antropologo di Roma ha stabilito nelll precedente opera sull1 razza, che popo'ò l'Africa Questo scritto é semplicemente meraviglioso. Il Scrgi intende dimostrare coi dati antropologici - dopo avere messo in evi- <lenza l'impotenza dell'archeologia e della linguistica nel risolver.: alcuni importanti problemi sui primi abitatori dell'Italia - che Romani e Latini non furono Arii, ma Mediterranei, come gli abitatori della SardegnJ, della Sicilia, del Mezzogiorno d'Italia, ddla Gr?cia e di tutto il grande bacino del Mediterraneo. Coi suoi dati antropologici, il Sergi rifà la storia della prima civiltà in Italia per dirci che la ci viltà latina è dovnu agli Italici, che non furono Arii, ma mediterranei ; e che fu. rono Italici gli Etruschi, non gli Umbri. Ardite e discutibili sono le ipotesi accampate sui caratteri psichici degli A rii e dei Mediterranei - la socievolezza negli uni e l'individualismo negli altri ; ma l' A. non si nasconde menoma mente le d fficolti di cui é irto questo problema delle razze, che i giuristi e gli psichiatri risolvono con tanto allegra spensieratezza. La distinzione tra Arii predominanti nel Settentrione e Mediterranei nel mezzogiorno d'Italia e nelle sue maggiori isole trova largo conforto di prove nell'Antropometria militare del Livi, che è una pubblicazione, che fà grande onore ali' A. e alla scienza italiana. È un modello di statistica antropologica, altamente e giustamente lodato all'estero e in casa nostra; e che serve benissimo per ismentire i romanzi di Lapouge e di Hammond sulla superiorità dei dolicocefali. Altro pregevolissimo studio bio-statistico ed antropometrico è quello sullo sviluppo del corpo in rapportocollaprofessione e collaco11dizio1s1oeciale. Vi sono riassunte oltre 250 mila osservazioni per la statura e per lo si vluppo toracico. Gli osservati sono divisi in i 3 categorie di professioni: 1° Studenti e simili ; 2° Piccolo commercio e simili; 3° Contadini a. simili; 4° Fabbri e simili; 5° Falegnami e simili ; 6° Muratori e simili; 7° Smi, calzolai e simili ; 8° Barbieri e simili; 9° Macellai e simili; IO. Carrettieri e simili ; I 1. Fornai e simili ; 11. Braccianti e simili; 1 3. Professioni varie. La statura piò alta è negli studemi. I contadini dapertutto, meno il Piemonte sono sotto la media. La differenza tra studenti e contadini è maggiore nell'Italia meridionale e 'in Sicilia; minore nella Settentrion,ile e Toscan L Ciò deriva da due cause: 1° le condizioni di alimentazione e di ambiente dei contadini sono piò misere nell'Italia meridionale; 2° essendo la categoria degli studenti quella piu facilmente spostabile da un territorio all'altro, la statura degli studenti dell'Italia inferiore è resa piu alta di quella che spetten bbe loro per razza Jal fatto che sono tra loro mescolati elementi provenienti da altre provincie di statura piò alta. Se tutta !:i popola,ione si trovasse io condizioni di ambiente altrettanto buone come quelle degli studenti, la statura media generale dovrebbe alzarsi in Italia di due centimetri almeno. Nei contadini la statura è bassa oltre che per la insufficiente alimentazione, per malatt,e e cachessie. Il perimetro toracico è negli studenti dovunque meno sviluppato; lo è di piu nei contadini e in altre prcfèssioni che esercitano i muscoli all'aria libera. " È doloroso che le classi più culte e privilegiate della Società se sono, quasi loro malgrado, favorite dJlla natun per rispetto alla statura, siano poi così infelici sotto l'aspetto del perimetro toracico, e non per cause naturali, ma tutte artificiali. Aumentare nelle classi più elevate l'esercizio muscolare, sviluppare la passione per la campagna, per gli esercizi al-· l'aperto, ecco la via che porterl anche la categoril dei profes• sionisti e degli studenti a un sufficiente sviluppo toracico. Jt Non è meno importante, infine, l'ultimo scritto del Livi, piccolissimo di mole, nel quale si studia la tendenza al mili, tarismo nelle varie parti d'Italia, desumendola dal numero degli ufficiali e dei volontari che danno le singole region'. Conclusione: La ca·riera militare è rn•ilto p:u seguita nelle città che nelle campagne, molto piu nei grandi centri urbani che nei piccoli (Spostati?) Però si osservano anche variazioni affatto ind pendenti da questa l~g5e. In generale gli abit 111tidel Mezzogiorno d' Italia hanno minor tendenza alla carriera milirare dei settentrionali e tra i settentrionali coloro che la seguono I 1

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