Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 15 - 15 febbraio 1898

RIVISTA POPOLAllE DI POLITICALETTEHE.E SCIENZESOCIALI bella e meritevole d'incor Jggiamenti. Invitare coloro i quali soffrono ad esporre le loro sofferenze per studiare ed .escogitar.: gli opportuni rimc;di perchè i mali ce:;sino ed il benessere rifiorisca è un'opera che può essere f.:conda di eccellenti risultati nel campo della pratica. Io però mi permetto di fare alcune osservazioni sul questionario che è base dell'inchiesta, poichè, formulato com'esso è, mi sembra poco adatto al raggiungimento dello scopo prefissosi dagli egregi promotori. Il questionario pecca molto perchè tace in modo assoluto su un lato importantissimo del problema calabrese. Nessuna domanda esiste su quel complesso di fatti, che sinteticamente si comprendono nella formula: quistionesociale. Tutti i quesiti proposti sembrano improntati alla prrnccupazione di con•,- se.ere quelle cause che producono un males,ere nella sola classe borghese trascurando quelle che interessano la condizione delle classi basse. Si domandano le cause della crisi agricola e della deficienza industriale e commerciale, si fa una quistione sull'emigrazione, solo in quanto questa allevia oJ aggrava le condizioni economiche senza badare all'effetto suo sutle condizioni morali e dici:11110 pure politiche, si chiede se può fiorire qualche industria; ma nulla si domanda, che dirett::imente ed esclusivamente interessi le classi operaie. Ora come e perchè dimenticare i lavoratori i quali pre~tano l'opera loro dall'alba al tramonto riposando un'ora sola contro la mercede, certo non lauta, di 85 centesimi o di una lira al massimo? Perchè non domandare se la legge sul lavoro dei fanciulli è osservata, se l'altezza dei dazi comunali e governati vi sulle materie di prima necessità e di consumo popolare rappresenta o no una forte diminu • zione dei salari, se sono in fiore il truck ed il sweating system, se sia benefica quella spe~ie di emif;razio.ne interna, per cui i contadini spinti dalla miseria abbandonano i luoghi salubri per fabbricare laterizi in luoghi malarici ed in u 1a stagione in cui più impervers:i la malaria cioè nei mesi di luglio, agosto, settembre ed ottobre ? Queste ed altre quest:oni, che tralascio per amore di bn.:vità, dovrebbero occupare un posto eminente fra i quesiti di un'inchiesta seria ed imparziale. Noto ancora, che nell'inchiesta alcuni quesiti, che interessano in un modo diretto le classi borghesi, o sono taciuti o male formulati. Non si propone infatti nessun quesito sullo stato e sul concetto che si ha in Calabria del credito in generale e del fon• diario in ispecie, sull'esistenza o meno di una sicura, estesa, comoda e rapida rete per le comunicazioni eJ i trasporti, sulla pubblica sicurezza, sugli effetti del sistema protettore oggi vigente in Italia nei riguar<li dei prodotti calabresi, sul movimento comn:erciale ecc. Qualche quesito, poi sotto una parvenza di precisione, nasconde una forte do:;e d'indderminatezza. Così questo : Di quantole i111possfoenosproporzionate alla potenzialita del Comune? Come potere stabilire il quantum di sproporzione data la gran-ie varietà detl'aliquote e dell'imposte es:stenti in Italia? Di che genere d'imposte o sovrimposte s'intende parlare? Colla parola Comune si vuole indicare l'ente morale od i contribuenti in massa considerati ? In luogo di potenzillità economica si vuole forse significare capacità contributiva? Tutti questi sono dei dubbi, che possono facilmente sorgere nella mente non solo degli esperti ma dei profani delle quistioni finanziarie; mentre il pregio principale di un'inchiesta· è quella di proporre dei quesiti semplici, brevi, chiari e versanti su singoli fenomeni. Arrivato a questo punto non mi ft'rmo a rilevare altre imprecisioni e difetti del quistionario, cht natutalmente avranno la loro influenza sui risulta.ti dell'inchiesta, sicuro che quelli rilevati saranno sufficienti a persuadere gli egregi promotori di riformare ed allargare la base de 1 loro studio e delle loro ricerche. Le fugaci osservJzioni fa!te mi furono dettate dall'amore che porto alla mia terra nativa e dal desiderio che un'inchiesta sulla Calabria ponga nella vera luce le condizioni della regione, affinchè chi ha il compit_o di provvedere non si culli, come finora è avvenuto, nell'ignoranza e nell'equivoco. Dott. ANTONINO ScOPELLITI. §perimentalismo§ociale La Società Umanitaria di Milano ed i lavoratori dei campi. La Società Umanitaria di Milano, che come è noto, in seguito ali' ingentissimo lascito Loria fu eretta in ente morale fin dal 1893, nella sua sezione IV -- incaricata specialmente di studiare i provvedimenti e le riforme pel miglioramento delle condiz..ionimateriali e morali dei lavoratori dei campi - ha stabilito : 1. 0 Di promuovere ed aiutare la costituzione e lo sviluppo di Società di contadini, preferibilmente sotto la forma cooperativa, le quali assumano stabili in diretta conduzionf', specialmente quelli delle Opere Pie. Intento precipuo sarà curare che nei contratti d'affitto sia stabilito che l'utile delle migliorie introdotte vada in equa misura al coltivatore, e che nella costituzione di dette Società sia assicurato il contributo delle medesime per lo sviluppo delle istituzioni dirette al miglioramento intellettuale, morale ed igienico della classe lavoratrice. L'Umanitaria potrà anche assumere temporaneamente l'affitto degli stabili, ed, intervenire colle cauzioni, nonche provvedere le sementi, i concimi, le macchine, riservandosi di determinare caso per caso, la sua partecipazione nelle funzioni amministrative e tecniche delle singole Società.

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