Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 14 - 30 gennaio 1898

RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI Convenzione, nella dittatura rivoluzionaria del 93 o nel colpo di Stato del 1851. Lo Tsar e il Gran Vizir, secondo lui, sono solamente capaci di apprezzare i benefici della sua politica positiva. Nella sua concezione psicologica autoritaria Comte reclama l'energica preponderanza del potere centrale, e rifiuta di considerare lo Stato come un nemico accampato in meno at sistema sociale. Egli vuole che l'autorità intervenga nelle relazioni fra gli operai e i padroni, nelle relazioni delle diverse industrie fra di loro. Nelle formule del Dupont-White circolano tutte le idee principali del Socialismo di Stato. Egli dimostrò ampiamente la tesi a11ti-i11divid11alistica che lo Stato allarga e accresce le sue funzioni in ragione diretta dello sviluppo delh civiltà. Scopo della società è il progresso. Lo Stato è l'organo del progresso, unemacbi11deu progrés, come diceva Renan nel suo primo libro scritto nel 1843 : L' Avenir de la Science. ( 1) Moralmente lo Stato vale più dell'individuo; esso è la creazione di ciò cbe in noi bavvi di più puro, di più elevato, è un essere intermediario fra gli individui e la Pro11videm,a. (2) Nella sua sta/ofilia idolatrica Dupont-White si appalesa più entusiasta dei più entusiasti socialisti cattedratici: Wagner, Lorenz von Stein. C na società progressi va e progredita deve avere un governo più forte e più complesso d'una. società primitiva. Lo Stato adunque per la sua superiorità morale e materiale avrà la missione del progresso politico e :.ociale, del progresso morale ed economico. Le idee del Dupont-White si possono condensare brevemente così : confiJenza nell'azione della legge, considerata come sola capace di tra5formare le anime e i costumi. tutte le relazioni fra gli uomini ; preoccupazione di risollevare lo Stato dal discredito in cui l'avevan fatto cadere gli economisti ultra-individualisti. In fondo queste sono anche le idee principali del Socialismo di Stato in Germania. FRANCESCO MORMINA. CRONACA AZZURRA Sequestrato LenostrSecuoElelementari e la relazione Torraca Un documento, che non dovrebbe, come tanti altri, finire nella poi vere delle biblioteche e degli archivi ; e che la stampa dovrebbe far suo, meglio che le infeconde logomachie di partito; e deputati e ministri, quando si discutono i bilanci della pubblica istruzione, dovrebbero tenere sott'occhio, è la relazione del Comm. Torraca sulle condizioni dcli' istruzione elementare. Non già perchè essa scopra mali ignorati, e riveli fatti che nessuno avrebbe supposto; che anzi, se si raccogliessero gli articoli dei giornali didattici e politici e i .libri che si sono occupati, 11ocesclamautes in dererlo, dell'argomento, si tro\'erebbe materia più vasta e più grave di quella contenuta nella relazione : ma perchè questa ha un valore ufficiale, e credo sia il più sconfortante e più doloroso fra quanti documenti, usciti dal Palazzo dtlla Minerva, riferiscono sulla cultura e sulla educazione nazionale. La relazione Torraca é il riassunto fedele delle varie relazioni degli ispettori circondariali, sfrondate del superficiale e della ostentazione di sapere : i dati delle quali sono poi tradotti in cifre in alcuni quadri statistici. Tuttavia, per quanto non attinga che a una sola fonte, e non tenga conto del contributo che la voce pubblica gli avrebbe potuto dare, essa è, più che un' inchiesta, una requisitoria. La quale sarebbe ancor più grave se il Comm. Torraca avesse pensato, che non sempre gli ispettori scolastici riferiscono scrupolosamente, e, sia per riguardi personali, sia perché riconoscono ormai per prova la inutilità di ogni loro sforzo, spesso sorvolano sui mali che travagliano le scuole di loro giurisdizione, e si rifugiano ndla comoda scappatoia dei moduli stampati de' verbali di visita, fatti per sostituire alla verità formule generiche inutili. Chi ha visto dappresso in che stato si trovino le scuole elementari anche di città ragguardevoli ; chi ha visto come si fanno ordinariamente le ispezioni, e ha presieduto esami di proscioglimento e di licenza, cd ha, per suo conto, osservato, studiato, confrontato e giudicato, senza Yerbali di visita, pur troppo trova che le relazioni degli ispettori sono, in generale, incomplete; e che, se fossero come dovrebbero essere, spittate, il quadro delineato dal Comm. Torraca sarebbe ancor più umiliante per una nazione, che pretende un alto posto nel mondo. * * * lo non so quali siano gli interessi più grandi di una nazione civile : so bene, però, che la soluzione dei grandi 'problemi che la travagliano, e il funzionamento regolare del suo congegno politico e sociale dipendono dalla sua educazione : so che é vano preteudere nel popolo la coscienza dei suoi doveri e dei suoi diritti e la virtù di .sapersi governare, quando non gli si dà il modo di formarsi questa coscienza e questa virtù; so ancora che non vi ha terreno fecondatore di appetiti e disordini più atto dcli' ignoranza, che impedisce di discernere nelle te:1denze dtllo spirito le alte idealità, e di separarle e purificarle dalle p~ssioni e dagli odi civili. Abbiamo fino alla sazieta insegnato che unico fonda-

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