'!66 RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI che si atteggiò a pretendente, per cattivarsi l'amore degli operai e servirsene di base nelle sue operazioni brigantesche, formulò in alcuni libri pomposamente intitolati « Idées Napoléo11ien11es " ( 1839) « De l'Exlintion du Paupdrisme » ( 1844), un intero programma di socialismo di Eglino protestano contro la concorrenza elevata dagli economisti ortodossi a propulsore unico ed onnipotente della fmomeno'rgia eco110111-ica, in nome della morale, in nome della compassione per le classi lavoratrici flagellate dalle miserie, strito'ate sotto il carro trionfale di stato, reclamando enfaticamente un monarca responsa- essa concorrenza. bile personalmente, il quale, circondato da intelligenze Sismondi domanda che lo Stato non se ne stia rinspeciali e non da capi-partito, governasse nell'interesse chiuso nell'indifferenza, ma intervenga nell'industria, nel delle masse proletarie, adottando ciò che vi fosse di commercio, nell'organizzazione del lavoro, nel regime buono nei programmi socialisti, per sottrarlo alla dvo- della proprietà territoriale. Esso deve sorvegliare senza luzione ed adattarlo all'ordinamento della società francese. tregua i rafporti delicati e fragili che intercorrono fra il 'Nel campo della letteratura economica il socialismo di reddito e la popolazione,fra la pr~dm._ione la consumastato incomincia, un pò vagamente dapprima, come ria- zione, onde far partecipare alla felicità la maggior parte zione contro il liberismo economico della scuolamausce- degli uomini riattaccando il godimento 111 lavoro, perchè ste1·ia11a. l'industria s;,int:t oltre i suoi limiti ba separato sempre Comunemente si considera Adamo Smith come l'ispira- più il la.-c:o dal suo godimento, ( 1) ciò che tradotto in tore, se non come il fondatore del nrnnscesterianis1110. una formub moderna e corrente significa: assicurare al li Rae osserva che gli scrittori tedeschi s'ingannano lavoratore il prodotto intero del proprio lavoro. considerando lo Smith come l'espositore di ciò che chia- Villeneuve-BJrgemo'.!t opina, che il problema cconomano la teoria del Rechtstaat, la teoria, cioè, che lo mico consista anzi tutto « in una più equa distribuzione Stato e principalmente il protettore del diritto, ma in delta ricchez-za. » I governi sono < i rninistl'Ìvisibili della realtà la dottrina dello Smith corrisponde strettamente provviden-zaperché banno lo scopodi assicurare a tutti i alla loro teorica della Kultur 1md Woblfabrtstaat, che membri detla societàgi11slizia,protqione, libertà. » (2) cioe lo Stato e un promotore della cultura e del be- Nell'economia cri.t.'ana del Villen~uve-Bargemont ciraessere. (r) • colano queste idee fondamentaii: appel!o ardente alIl De Laveleye, che si dimostra tanto apertamente l'intervento dello Stato, protesta continua in favore dei intervenzionista da indurre il Malon a porlo fra gli eco- diseredati della fortuna, attacco vivo, insistente contro le nomisti collettivisti ( 2), loda Adamo Smith per essersi classi favorite dalla fortuna. tenuto nel mezzo fra le dottrine estreme dell'individualismo Secondo Burèt il vero flagello dell'industria è la sepae del socialismo, non che per aver definito nel modo più razione crescente del capitale e del lavoro, la divisione chiaro e positivo le vere funzioni dello Stato moderno (3). del m?ndo industriale in classi ostili. Donde la necessità Difatti per il grande pensatore scozzese lo Stato ha che il la·,•oroco11quistai lmeno una parie nuche mi11ima -tre principalissime funzioni: difendere la società contro della proprietà degli strumenti che impiega. Ed è que~ta la violenza e l'invasione, proteggere ogni membro della l'opera dello Stato societa delle ingiustizie degli altri, fare ciò che i parti- « Che la leggefaccia, esclama il Buret, in favore del colari sono nel!' impossibilita di fare da sè medesimi, lavoro almeno la mela sola di civ che ha fatto contro di come per esempio i grandi lavori pubblici « percbè il esso, e la causadella miseria sarà. soppressa. » (3) profittonon 11erimborserebbele spese. » Lo Stato deve Fra i veri e immediati precursori del Socialismo di prender cura d'impedire la degenera-zione la corruzione Stato ricorderemo, trascurando i molti altri per amore totale del corpo della na-zionemediante l'istruzione. (4) di brevità, Augusto Comte e Dupont-Whi:e. Il pensiero sociale dello Smith non rassomiglia a quel li primo nel suo Cours de Sociologie, il secondo, nei 11icbilismoamministrativo, di cui i suoi discepoli e seguaci suoi libri, L'fodividu et /'Etat, 'De la Centralisation, si di questo secolo si son fatti paladini, e tanto rimprove- mostrano favorevolissimi ali' intervento largo, continuo rato dall'Huxley ad Erberto Spencer. dcli,> Stato nella politica sociale, considerandolo come Alcuni discepoli dello Smith però, come per esempio l'organo principale della civilrà e del progresso. il Ricardo, il Mac Culloch, non si dimostrano avversi Comte è fautor.: della concentrazione del potere in ad un certo interven-zionismo moderato. Il Mac Culloch, politica e dell'intervento largo, efficace dello Stato nelanzi, nella seconda edizione della sua opera: I principi l'ordine economico. di Economia Politica (1830) vi aggiunge un capitolo Stuart Mili, a proposito del sistema sociologico del speciale sui limiti dell'rngerenza governativa, in cui ri- Comte, diceva che " esso è il sistema più completodi depudia apertamente la dottrina nihilista del lasciarfare. spotislllospirituale e temporale che sia mai uscito da un L'opposizione contro l'ultra-ù1dividualismo economico cervello d'uomo, eccettualoforse da quello d' Igna-ziodi e politico si accentuò in Francia coi dissidentidell'economia: Loyola. » Sismondi, Buret, Villeneuve-Bargemont, il precursore del Ed a ragione Comte aveva ammirato Ja Santa ..Alcosi detto socialismo cristiano, chiamati da Blanqui gli leanza, proclamandola « uno dei bisogni reali e capitali " économistesociaux. » (5) dell'epoca. » Il suo temperamento autoritario lo trasci- ( 1) Il Socialismo Co11/emporaneo, trad. it. 2" ed. Le Monnier. Cap. XI, pag. 494. (2) Ma1111edl'Èco110111sioeciale. (3) Le Couvememw/ da11sla 'Démocratie, L. I. (4) 'l{_icchez.zdaelle 'Kazio11i, I. \' cap. 1. (5) Histoire de l'Eco110111Pieolitig11e, nava ad approvare la forza, sia ch'essa si manifesti nella (1) .Vouvea11x'Pri11cipcds'J;'co11ompieolitiq11e, voi. 11, p.257 e seg. (2) Eco110111'PieJ/ttiq11eC/1rétien11e. (3) De la Misèrc des classes /aborie11sese11A11gleterre et e,i Fra11cc.
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