llIVISTA POPOJ,AHE Dl POUTICA l,ETTERE E SCIENZE SOCIALI 2tì3 Le prev1s1oni non si veriflca1·ono pel Jlassato; non potranno verificarsi pel futuro. « 1--fa di grazia, sarebbe egli vero, che una volta esauriti gli stanziamenti della legge 1897, nulla si debba piu spendere in nuove costruzioni, e nul:a rimanga a pagare sugl' imp.:gni presi negli anni precedenti? Anche la legge tanto decantata del 10 aprile 1891, che porta la firma degli on. Branca e Luzzatto scgna\'a per le costruzioni un limite di spesa di 70 111ilio11i nt:I corso dd biennio 1893-95, ma non andò guarì che dovè inter\'enire una seconda legge, che ele\'Ò lo stanziamento a 1-10 milioni, strettamente necessari a soddisfare gl' impegni mal concsciuti nel tempo andato, ali' infuori di nuove costruzioni ... » « GI' impegni che si deYono assolvere dipendono da cause diverse. Gli uni non si potranno a lungo tv1tare; gli altri saliranno a proporzioni piu o meno elevate, a se~onda delle deliberazioni che \'erranno adottate dal governo e dal Parla:nento. Dei prirui già si è dct:o e si potrebbe dir di piu, se ne fa,esse mestieri. Quando si sa che le contro\'Crsie coi cos!ruttor', e coi proprietari dli terreni e~propriati si conuno a centinaia, ed in attesa di provvedimenti riù efficaci, moltissimi capitoli del bilancio vengono semplicemente ri.:ordati p,r 1111·111oria, può facilmente Fem~ brare ardita l'affermazione che neanco 1111 cm/esi1110 (sic) rimarrà da pagare in fine del quinquennio stabilito dalla legge 1897, per costruzioni ferroviarie. Sappiamo di piu, che non sono ancora definite a !cune prnJenze dipendenti dalle costruzioni anteriori al 1879, e possiamo anche affermare, che vi hanno passività di riguardo tuttor.i insoddisfatte, in rdazione a costruzioni del tempJ in rni vw11e aperto il Cwisio. Nè si può e si de,·e tacere che crescono ad ogni anno gl' impegni della finrnza, m:rno mano che si costruiscono uuo,·e strade, col concorso chilometrico dello Stato ». « Come ognuno vede il signor ministro del tt>soro si è mostrato assai piu modesto del suo collega, e,l ora ex collega dei lavori pubblici. In luogo di venti, riduce a cinque so'i milioni (almeno) il beneficio della miuore spesa che iu un periodo1101l1uuio sentirà l'erario per effetto di econom·e nell'tsercizio; e questi 5 milioni andranno cogli 11 risparmiati ndle costruzioni, ad ingrossare il fondo di sgravio .... « ·~·-· Nessun dubbio pertanto, che finchè durano le Convenzio!)i, lo Stato non può da . questo lato sentire vantaggio di sorta trannechè riesca a rinnovare i contratti prima che vengano a scadenza, e le Società si mostrino disro5te a sperimentare i metodi econom1c1 suggeriti dal Go,·erno ... sapendo di correre i rischi e di abbandc-nare i profitti all'eruio ....... » Gli avanzi possibill clel bilancio devono anelare a benefizio clel Tesoro.« Appare gi.i Jal progetto di assestl• mento dtl bilancio 1898-98, che piu di tre milioni furono tratti dai residui passivi del conto consuntivo 1896-97, per soddisfare impegni venuti a scadenza posteriormente, ma questa risorsa di cui il Midstero si è valso, seco:1do la facoltà chiesta ed ottenuta dal r~rJa.,1ento, che in realta si risolve a danno dd tesoro, verrà meno anch'css1 in tempo molto prossimo, se pure non fu già usata a scapito del fondo delle costruzioni.... » « Senza animo di entrare in maggiori spiegazioni sul merito di qu~ste affermazioni, notiamo semplicemente: 1° che gli avanzi del bilancio risultano soltanto dai conti consuntivi; 2° che non possono essere adoperati a riti-• rare altrettanti biglietti di Stato, ed al tempo stesso come fondo di sgravio; 3° che gli avanii appartengono al Tesoro, allora specialmente che gli arretrati salgono, come avviene presso di noi, a somme tanto considere .. voli. .. » Il debito formidabile del Tesoro ... E non è bitta l:i verità ! « Questo \'ezzo m.tbugurato di coprire le spese di un esercizio cc i residui passivi dei conti consuntivi, risah: al 1887, ed h.t fatto scuola. Si anJò tanto oltre che i q o 15 milioni destinati alla costruzione degli edifici car• • cerari, indispensabili per la retta applicazione del Codice penale, furo?JO prelevati dal conto, e trasferiti nel bilancio della spesa per il mantenimento dei detenuti. E quest:t fu chiamata econo:nia ! Ora la regola vera è questa, che quando una spesa delib~rata nel tempo addietro cessa di esser necessaria, si deve radiar..: dal conto dei residui, con una corri~pon 1ente diminuzione del debito verso il Tesoro, c\te sale appresso cli noi alla cifra formf.. dabile aummziat.~ uffici,i,Jmente,cli 4:20milioni, rb.• 11011 è ancora !tt vera. Il Parlamento, che tutto può, è certamente libero di fare altrimenti, ma non può ugual-, mente nasconde re a sè stesso che c,rn ciò si aggrava l.t condizione del T~soro, mentre non ci facciamo scrupolo di radiare senza rimborso, le attività che diventano ine•• sigibili. ... » Come tlovrebbe costituirsi il fondo di sgravio. " Vi ha tllltavia un punto, che per molti e degni riguardi domanda di essere particolarmente avvertito e discusso, in quanto può conferire ad una giusta valuta. zione delle risorse, destinate nel concc.:tto del ministrn ad alimentare in più larg:1 misurn il fondo di sgr:tvio che si tratta d'istituire a benefizio dei piccoli contribuenti. Parliamo delle eco:iomie rni lavori pubblici, o meglio delle economie sopra le costruzioni, e gli esercizi delle ferrovie che entrano plT oltre metà a comporre il J,md,, di sgravio! Il fondo sgravio non potrebbe costituirsi anche platonicamente, che abolendo ogni nuova costrnzion;i fer1•oviaria. « No.1 fu detto, ma tacerlo non giova; non fu detto, ma è cosa egualmente certa, che d'ora innanzi, e, più precisamente, quando fosse deliberato con legge la co-. stituzione, anche platonica, di un fondo di sgravio a prt'I dei piccoli contribuenti, di nuove costituzioni non si do. vrebbe parlar più, nè poco, nè assai. Prima il fendo di sgravio; poi le strade ferrate.... quando se n'abbia di avanzo .... » Niente nuove ferrovie; ma si devono completaro le antiche e mantenere gli impegni assunti. « Siamo seri, una volta. È chiaro, o almeno dev'essere così, che non si può e non si deve metter mano a nuove costruzioni di ferrovie, quando la spesa è super ore all,J forze della nazione. Su questo punto si dol'rcbbe esser concordi tulli, ed i nostri ragionamenti sono fatti a bas~ di una situazione di finanza che r~nda possibile la spesa. Ma posta sempre questa premessa, potremmo noi dimenticare che si sono lasciate a mezzo talune ferrovie eh<! interessano in grado emi uente la difesa del paese ? E non è forse vero, che ve ne hanno, e non poche, che aspettano di essere ultimate con la costruzio:ie degli ultimi tronchi non ancorn appaltati? Sono questi gli im••
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