Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 14 - 30 gennaio 1898

RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI però resta sempre il professore Wladimir Solovie-.v, la più caratteristica figura della Russia bizantina. È conosciuto per i numerosi opuscoli pubblicati, nei quali favorisce la unione, della Chiesa greco-russa con la cattolica; è più conosciuto ancora per la campagna che fece a favore dell'assassino di Alessandro II : lo voleva graziato. So/oview non è un cervello . molto equilibrato e stabile: sacrifica a parecchi altari. Ora si dice kantiano, ora mistico profonJo, ora anarch;co e nietzschiano completo. Cosi del resto accade a tutti e tr<: i sopranominati professori : hanno molto studiato, molto appreso, nu niente rappresentano da per sè stessi. Le opere di costoro, e dei loro proseliti, sono, in fin dei conti, di pura compilazione: non possono darci nessuna idea della moderna tendenza della filo- . sofia russa, che, in questo modo, ad un mare si potrebbe as~imilare, ad un mare irrequieto, che vien da lontano a frangersi nella riva, per ritrarsi d.iccapo e tornare da Il a poco. Ma cosi non è. Poichè insieme con questi scrittori officiali, un gran numero di autodidattici, di libri filosofici esistono in Russia, i quali, i sentimenti, i bisogni del paese esprimono. Ogni paese ha il proprio e speciale bisogno. E la Russia prima ancora di un largo sviluppo intellettuale aveva bisogno di uaa coltura filosofica, che non cominciasse col distruggere i sentimenti rdigiosi, ma, invee~, inalzasse l'idea della divinità, riducendoil n quel concetto ideale che un popolo deve avere di Dio, una coltura filosofica, che bastasse alla ragione, senza nuocere al sentimento, Ebbene, e' è un popolo, che è st.ito capace di tanto; ed è l'ebreo. L'ebreo, in Russia, po:rebbe, come inseg1unte di filosofia, dare dei grandi frutti, esercitare una in: flu~nza enorme e benefica nel popolo. Pochi campi gli sono aperti : commercio, medicina. Eppure ben altri conobbero i campi, cui dovrebbe esser chiamato l'ebreo, per la sua forza dialettica, per la sua alta genialità, I problemi filosofici e teologici so:i l'occupazione favorita dello spirito semita. Il russo al!a profonda capacità artistica accopp:a una primordiale rassegnazione: tutto vede attraverso il microscopio. Il semita invece ha la tenacia. L'entusiasmo della sua razza, una capacità meravigliosa di trasformare ogni sensazione in una idea concreta senza contare la indagine non superficiale, ma profonda e completa. Il russo e l'ebreo si completano a vicenda; uniti, la missione intellettuale che ciascun di esso si sforza inutilmente di compiere, sarà perfetta. E questo accadrà subito che alle catteJre di filosofia, anche agli ebrei sarà permesso concorrere. (Die Zeit 15 Gennaio 98). L. Occbfoi: La chimera dei neomistici. Uno de' più significativi e curiosi fenomeni del tempo nostro è I' inatteso rinascere del misticismo. Chi avrebbe mai detto pochi anni fa, quando il 11atura/is1110 impera,·a allontanando dal rtue, che questo azzurro e malaticcio fiore sarebbe novamente sbocciato sul nostro secolo, come uno smorto ciano tra le rovine ? Ma tant'è: la preoccupazione dcli' incomprensibile, (ch'é poi l'ignoto oltre la morte), costituirà sempre un tormento per l'umanità avida di rischiarare la penombra che piu da vicino la circonda, dopo trenta secoli di delusioni e di dubbi cosi inquieta 11ellc sue smisurate aspirazioni, nelle sue misterio e speranze. Nè forse oggi, di questo largo e improvviso fìcrire, sotto varie forme, dell'idea misticJ, la scienza positiva è stata l'ultima çausa inconsapevole. In faccia alla scienza tutti i giorni affaticata a rinnegare l'anima ununa, incapace tuttavia di penetrare il mistero della causa prima e di risol, tre gli ardui prob:emi che più interessano l'uomo, che non si appaga della sola parvenza delle cose, l'arte ha sentita vieppiù intensamente l'ù1fi11itavanità dd Leopardi, il senso vago di una infelicità immensa e, per istintiva reazione, ritornata poetica e ideai sta, è stata indotu a riprende, e sentieri più verdegg,anti. Il Visçoutc çlç Voguè può essere cons:dcrato l'apostolo di questa rifioritura di misticismo; iniziò l'opra sua presentando al pubblico francese il ro111a11rznosso, facendo conoscere il gigante Tolstoi, Dostoiewski, Turgueniew. Fu cosi possibile che, nel frastuono del nostro secolo, mercè l'opera di uno scrittore valente e delicato, il nuovo vangelo del bel sognatore di T, ula trovasse orecchie disposte a udirlo e cenacoli pronti .t farsene gl' interpreti e i propagatori. Il buon seme - si disse - avrebbe fruttificato. Il terreno parve adatto e non er:t. Ahimè i primi valli accesi entusiasmi per quel misticismo e comunismo di Tolstoi che, da Gesù fino a Gian Giacomo odi<: celle degli asceti dietro h: silenziose mura dc' conventi, ha sedotti tanti cuori lassi e addolorati ! I nuovi adepti, a lungo andare, si sentirono stanchi dd severo Maestro, usi a vivere in una società dove si trova comunemente più dilettantismo che convinzione profonda, gente assai mediocremente disposta a tradurre in fatti le teorie che professa, peggio poi a praticare l'esistenza evangelica eh' è tutta una rinunzia eroica al mondo, alla lieta gioventù e ai suoi piaceri, ed è in fonde,, come la chiamerebbe lo Schopenhauer, u,,a riimegaziom della vita. Cosi da quando un b. lga, l'incomparabile Maeterlinck, si fece a sua volta banditore di un misticismo più confacente allo stadio avanzato della nostra civiltà raffinata e decadente, egli divenne ben presto la ,·oce di tutti que' disptrsi sognatori, cui tormenta la coscienza del mistero e di tutti qui!' folli, in disaccordo coi più, che nel vangelo di Tolstoi avevano cercato invano un balsamo alle loro illusioni ferite, Appassionati idealisti, i neomistici - le cui teorie leggerm, nte si riguardano oggi come deliri di menti malate senza valore nella storia del pensiero, degni al più di trovare consid.:razione in una rassegna di Psichiatria - hanno compreso come l'umanità, il giorno in cui le sia dato di ben valutJre le forze divine che dormono nella sua essenza, debba necessariamente sentirsi sedottJ dal desiderio di vivere con dignità, di pregiare la vita che IJ dottrina cristiana e in fondo tutte le· confessioni religiose ci hanno abitu·tti '\ ritenere sin dalle origini maledetta e così amara. (Il :Marzocco. 16 Gennaio). 'P. 'N.,ico/ausGrot: Nietzsche Tolstoi. li compromesso tra l'ideale cristiano e la concezione pagana del mondo, che ha signoreggiato, sorto dalle ruine dd vecchio mondo, in Europa fin dalla Rinascenza, è finito. E noi tutti abbiamo bisogno di un nuovo ideale, amm:1lati di scetticismo, sentiamo la mancAnza di qualche C<'sa, sentiamo, innanzi tutto che lo stato presente non può durare. Le cons~guenze di questo, diciamolo così, disordine, sono tre : i O lona c,mtro la conc,:zione morale cristiana del mondo in nome dell'altra progressiva, positiva s-ientifica, pagana; 2° lotta contro la concezione pagana in nome del cristianesimo ; 3° bisogno di porre i due sistemi su basi differenti, più stabili, più sicure, E com.: dd primo rappresentante è Federico Nietzsche, del secondo è Leone Tols1oi. Entrambi protestano contro il presente ordine, contro la organizzazione dcli:! soci.:tà cristiana, che sotto la maschera della virtù, nasconde i più sozzi peccati, entrJmbi vogliono l.1 uma• nità libera da tutti i ceppi, che ne impediscono lo sviluppo intellettuale. Nietzs,he, però, fa __çlcriv.1rocgnJ n1ale ddlla morale religiosa del Cristianesi11w, Clii, come ostrica, sta attaccato l'uomo, Il malQ e una esterna ~ neeessaria n1anife<tazione del, l'individuo, che cesserà d'esser cattivo, solo quando eessuà di reput~rsi tale. La responsabilità n~l St!nso cristiano deve abo. lirsi, perchè l'unico scuso della vita umana consiste nel più grande sviluppo della individualità, nell'elevazione dd tipo uomo-bestia, fino al mper1101110, In altri t~rmini : ritorno alla coltura pagana. Per Tolstoi, invece, il male è causa della mancanza di leggi morali. - Meno male, più bene - è il motto dell'illustre filosofo russo, che trova la soluzione della questione sociale nella diminuzione dei bisogni artificiali, nella sempli-

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